Capitolo 2

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Tornata a casa, sudata come un non so cosa, mi sono tuffata nella vasca e ci sono stata per quasi un'ora.

-È ora di pranzo- si sente urlare mia madre dalla cucina.

-Arrivo subito- ero io che blateravo ancora in bagno.

-Un'attimo mamma- disse Josh, che stava parlando al telefono con la sua morosa.

Lui pensa che noi siamo totalmente indifferenti al suo comportamento e che non lo notiamo affatto; ma in realtà io sono a conoscenza di tutto ciò che fa e addirittura di ciò che non fa.

-Bene, cosa abbiamo per pranzo?- disse mio padre arrivando dal garage.

-Zampone con purè- rispose mia madre.

-Ottimo- aggiunse Josh. Sembra proprio che mia madre azzecca sempre quando c'è la scelta del cibo. Per me tutto va bene, basta che non siano zucchine.

Finito il pranzo, ognuno di noi si faceva i fatti propri, c'era Josh che studiava diritto, mia madre che lavava i piatti, mio padre che guardava un film in TV ed io che ero in camera mia a finire un'ultima tavola di tecnica.

Finita quella tremenda tavola (che non so neppure se ho fatto giusta) mi sono preparata lo zaino, dato che non ero più in vacanza altri giorni, iniziava la scuola!

Nonostante tutto però, non mi dispiace affatto tornare a scuola, lo so, direte, non potrò più svegliarmi alle 10.00, fare la colazione a pranzo, non fare niente dalla mattina alla sera, ma tuttavia ragazzi, si torna alla vita normale. Si torna agli amici, alle verifiche, alle interrogazioni, ma il bello è che si ritorna alla routine, dove l'inaspettato accade, in tutti i sensi.

Tutto il resto del pomeriggio ho ascoltato musica e ho riflettuto sulla mia vita.

-Non male- pensai.

Forse dovrei essere più positiva nella vita di tutti i giorni, dato che la mia vita è più che perfetta, ho tutto ciò che ho desiderato, non mi manca niente. Perciò, sorridete! La vostra vita non è fatta di cose, ma di persone che vi sono vicine, da ricordi meravigliosi, da nuove amicizie e da emozioni e sentimenti.

Dunque, mi sono stiracchiata sul letto e ho messo la musica ad alto volume.

Feet don't fail me now,

Take me to the finish line

All my heart, it breaks every step that I take

But I'm hoping that the gates ,

They'll tell me that you're mine.

Don't make me sad,

Don't make me cry,

Sometimes love is not enough

When the road gets tough

I don't know why.

È un pezzo di una delle mie canzoni preferite, Born to die di Lana del Rey, poiché sarebbe una cosa stupida dire una delle sue canzoni più belle, quando tutte sono stupende.

Ok, la sera tardi mi ha raggiunta mentre studiavo storia, nonostante non c'era tanto da imparare. La mia mente era confusa, pensavo a LUI. Questo ragazzo che conoscevo appena era perennemente nella mia mente, nei miei pensieri, nel mio cuore.

Sembra che sia un ragazzo dolce da ciò che mi racconta, perciò è meglio essere cauti, è più grande di me, ha quasi 18 anni. Vive ad una decina di chilometri da me, non ci siamo visti nonché una volta, un paio di anni fa, ma è come ritornato, lo sento molto vicino, ma si sa, un ragazzo che fa lo sdolcinato, o è così o è stronzo e io ho grandi dubbi sulla prima, perciò mi tocca scegliere la seconda variante. Vabbè, quella sera è andata così.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2016 ⏰

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