The Tribes

I.

- Ti voglio bene mamma. Ci sentiamo.

L'avevo chiamata solo per dirle che ero arrivata e lei aveva iniziato a elencarmi tutti i rischi che correvo stando in questo college. Quando avevo detto a lei e a papà che volevo andare in un'università Naturale avevano cercato di farmi cambiare idea perché era troppo lontano da casa e perché "Noi non siamo come loro Bailey. Siamo di tribù diverse". Ovviamente quando hanno scoperto che era la Flora's Uni, aperta a tutti i clan, hanno dato di matto. Dopo qualche mese però, hanno accettato la mia decisione nonostante, ogni volta in cui si presentava l'occasione, cercassero di farmi notare quanto fossero meglio i nostri college.

Qui finalmente ero a contatto con tutte le diverse classi. Questo era uno dei pochi (forse l'unico) college a non avere studenti di una sola 'specie'. Non è corretto però definirci tali: ciò implicherebbe una qualche differenza sostanziale, mentre noi siamo tutti uomini anche se, da tribù a tribù, alcune caratteristiche cambiano, ma la maggior parte dei poteri è comune a tutti.

Andai nel dormitorio e incontrai la mia compagna di stanza: una ragazza bionda, con gli occhi azzurri. Si chiamava Alyssa, ma mi disse che potevo chiamarla Alys.

Entrambe non conoscevamo nessuno, quindi andammo insieme a fare il giro del campus.

-Tu di dove sei? Non sembri aggressiva e quindi non dovresti essere un'Ardente, ma io ho conosciuto un'Ardente che era molto tranquilla quindi non è del tutto fuori discussione. Non mi sembra che tu abbia le ali ma potresti averle nascoste, anche se non credo tu sia un'Area - mi stava fissando concentrata per capire da dove venivo. Parlando così velocemente che mi fece sorridere.

- Stai sorridendo! Quindi non puoi proprio essere una Gelida, ovviamente se quello che dicono di loro è vero. Se dico qualcosa di scortese avvisami perché non voglio offendere, davvero. Quindi potresti essere una Naturale o un'Acquatica, sempre che le altre possibilità siano escluse. Allora un aiutino me lo dai? - mi guardò con un'aria supplichevole che non riuscì a trattenermi dal ridere.

- Hai parlato così velocemente che non mi hai dato neanche il tempo di risponderti. Comunque sì, sono un'Acquatica.Tu invece? Non mi sembri un'Acquatica e, da come parli degli altri, si direbbe che sei proprio una Naturale.

- Hai azzeccato! Però sono una frana... Non fraintendermi, mi piacciono molto gli animali ma credo che il sentimento non sia ricambiato.

Le sorrisi incoraggiante: -Tranquilla magari hai solo bisogno di tempo.

Eravamo divisi in sei tribù: gli Ardenti che potevano controllare e creare il fuoco rimanendone immuni. Erano molto utili durante l'inverno. Vivevano in città nei pressi di vulcani o all'interno della terra. In genere avevano un carattere molto violento, impetuoso e spesso rabbioso.

Gli Aeri che potevano controllare il vento risultavano di grande aiuto quando delle regioni erano a corto d'acqua, muovendo le nuvole. Avevano le ali e non risentivano della pressione o delle temperature presenti ad alcune altitudini. Vivevano in città sospese, raggiungibili solo da loro e da pochi altri di cui riuscivano a fidarsi e ciò era molto difficile. Gente per lo più solitaria, calcolatrice, perlopiù senza veri e propri sentimenti.

Gli Acquatici (come me) che avevano potere sull'acqua. Riuscivano a trovarne persino nei deserti. Erano provvisti di branchie (che però erano capaci di nascondere sulla terra) e, quando entravano in acqua, le gambe si univano in un'unica pinna. Vivevano in fondo al mare in varie città subacquee. Avevano un carattere molto espansivo ed erano quelli che più sapevano come divertirsi.

I Gelidi (cugini degli Acquatici) che riuscivano a creare il ghiaccio o sprigionare un gelo tale da congelare qualsiasi cosa colpita. Aiutavano durante l'estate assieme agli Arei per rinfrescare il clima. Vivevano in prossimità dei poli non essendo minimamente colpiti dalla morsa del freddo. Erano gelidi persino nel carattere, cinici, pessimisti, pronti a pensare a tutte le cose negative possibili.