1° Capitolo - Giornata Di Merda

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-Jessy svegliati è tardì.- cavolo mia madre ci rompe ogni mattina.

-Si! Sono sveglia!- mi alzo controllo il cellulare, cazzo le 7:37. Vado a farmi un doccia.

Mezz'ora dopo:

-Oh cazzo! Le otto passate. Mamma, sto andando!-

Oggi è una giornata di merda,mi tocca correre, uff. Devo entrare a seconda ora.
Ci dovrebbe essere a seconda ora filosofia, che palle.
Le ore passano in fretta, già sono le 15:15.

-AH! Finalmente sono fuori!- Voglio solo andare a casa e dormire.

-Buongiorno Famiglia!- finalmente sono a casa.

-Jessica, per il tuo compleanno puoi invitare le tue amiche, io sto invitando Lorenzo.- I miei 18 anni devono essere perfetti.

-Grazie papà. Ma chi è Lorenzo?-

-Il mio migliore amico.- Ah perfetto, un vecchio decrepito.

-Vado a dormire, sono stanca-

Due ore più tardi:

-Mamma sto uscendo!- ho voglia di andare al bar, chiamo melissa così parliamo della festa.

-Ciao, Jessy- Melissa mi saluta con piena felicità

-Ciao!- Entriamo al bar.

-Meli, penso che questa giornata sia una merda, a parte la fes..-

Sbatto contro un uomo.

Mi sporca la maglietta di caffè... Cosa avevo detto! È una giornata di merda.

- Mi dispiace, non volevo scusa.- guarda come mi risponde questo qua. Alzo lo sguardo, uh... è carino.

- Si! devi scusarti! Guarda qua, la mia maglietta preferita!- Se ne va, molto velocemente. Ci farei un pensierino erotico.

-Minchia Jessy! Che culo! Almeno potevi chiedergli come si chiamava.-

-Si, certo! Lasciamo perdere, passiamo a casa mia che mi cambio- chissà chi era quello.

-Meli, aspettami qua.-

Mi cambio ed esco subito.

-Andiamo a fare shopping per il tuo compleanno.-

-Ottima idea!-

Dopo aver comprato un sacco di vestiti, decidiamo di andare via che è tardi. Ci salutiamo, e me ne vado a casa.

La settimana passa in fretta, oggi è il mio compleanno.
Erano le 5:00 di pomeriggio e mi inizio a preparare, fra tanti vestiti che ho comprato, ho scelto un vestito, secondo me il migliore di tutti. Aveva la scollatura a cuore, il colore è blu notte. Mi metto anche i tacchi. Mi trucco e dopo 2 ore ero pronta.

Suona il campanello di casa, scendo subito giù andare ad aprire.Apro e mi trovo davanti il ragazzo del bar, non sapevo cosa dire, fu lui il primo a dire qualcosa;

-Ciao, ti ho già visto al bar, per caso?-

-No! Tu saresti?- risposi così velocemente, sono rossa come il peperoncino...

-Lorenzo.-

-Ah! si, entra per ora non è a casa mio padre, fra un po' arriva.-

-Grazie- lo faccio entrare e accomodare nel divano. Non posso stare a guardarlo.

-Scusa, devo andare di sopra.-

-Si, okay. Aspetta, ma come ti chiami?-

Ero arrivata a meta strada e non gli risposi.

5 minuti dopo, suonano al campanello, scendo le scale e vedo Lorenzo seduto ancora nel divano.
Apro la porta, sono mio padre e mia madre.

-Ciao papà! C'è il tuo amico Lorenzo.-

-Mi ero scordato che veniva prima.- entra e va da Lorenzo.

-Lorenzo, penso che tu e Jessica vi siete conosciuti.-

-Si certo...amichevole tua figlia-







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@giulia_tomaselli_

Innamorata Del Migliore Amico Di Mio PadreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora