Genn

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Riflettei tutta la notte su quella frase che aveva detto Genn... Non riuscii ad arrivare ad una conclusione, così decisi di sfogare tutto il mio stress in alcolici, sapevo che prima o poi mi sarei sentita male ma il dolore che provavo per la situazione che si era creata era più forte di qualunque altro dolore fisico.
Passata la notte a bere, mi preparai e andai allo studio; avevo due occhiaie e sapevo che avrei reso poco, ma cercai di restare concentrata.
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Una volta finite le riprese vidi genn e Alex insieme e decisi di aggregarmi.
"Hai da fare stasera?" Mi dissero.
"No" risposi.
"Allora ti portiamo in un bellissimo bar di Somma Vesuviana a prenderci una cioccolata calda"
Mi sentii lusingata, non capivo il motivo di quel gesto, ma accettai se ciò mi permetteva di vedere Alex...
e genn.
Arrivata la sera ero nel panico più totale "COSA MI METTO" mi ripetevo costantemente. Alla fine optai per dei pantaloni aderenti con i soliti stivali e non badai a cosa mettere sopra perché pensavo che comunque stando in un bar non c'era bisogno di togliere il cappotto.
Arrivai fuori casa loro e fuori c'era genn che mi stava già aspettando.
"È Alex?" Chiesi subito.
"Calma, sta arrivando. Ho cercato di uscire prima io per tranquillizzarti che questa uscita l'abbiamo organizzata a tre solo per non far sentire Alex a disagio, sai com'è non voleva andare solo con te."
"Grazie, sei così dolce a preoccuparti di Alex"
Ci facemmo tutti e due rossi e ci scappò un sorrisetto.
Mi girai e vidi Alex scendere per le scale, era così bello... ma una bellezza indescrivibile, non come quei ragazzi fighi e bellocci, lui era bello dentro.
Mi salutò con un bacetto sulla guancia e insieme ci incamminammo verso questo famoso bar.
Camminavo tra Alex e Genn, senza sapere a chi rivolgere la parola, ero imbarazzata. Da una parte avevo l'amore della mia vita, dall'altra un buon amico su cui contare.
Ad un certo punto mi sento come un pugno allo stomaco, un bruciore in petto, cado a terra e sento la testa battere sull'asfalto.
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"CHIARA, CHIARA!" mi sento chiamare, è Alex.
"Hai battuto forte la testa, ti abbiamo portato in ospedale, hanno detto i dottori che hanno scoperto tracce di alcolici... Chiara dimmi la verità!"
"E a cosa servirebbe la verità, beh si, io bevo, bevo perché mi fai soffrire troppo, tu, Eleonora e tutto il resto, non riesci a controllare i tuoi sentimenti, ma cosa sei!"
Sentii una rabbia scorrermi dentro, era una sensazione che non avevo mai provato prima...
"Vattene via..." Dissi.
Gli scese una lacrima sul viso, non lo avevo mai visto piangere, mi sentii in colpa.
"Scusa, davvero, non so che mi è preso"  mi scusai con un filino di voce.
"No, tu hai ragione. Io non riesco ad accettare il fatto che io ti amo chiara, io ti amo!"
"Anche io ti amo" pensai di essere come in quel film, era tutto così perfetto, ma stavolta eravamo nella realtà, finalmente. Alex aveva scelto me.
Mi accorsi che Genn aveva assistito a tutto sbirciando dalla porta, gli era scesa una lacrima, ma non capii se era una lacrima di commozione o di dolore, era difficile capire i suoi sentimenti.
Sembrava tutto risolto, una volta uscita dall'ospedale io e Alex decidemmo di fidanzarci ufficialmente, ed Eleonora non sembrava molto soddisfatta.
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Una mattina mi ritrovai a passeggiare per le strade da sola, quando vidi la sagoma di una ragazza arrivare verso di me, sempre più veloce...
Una volta messa a fuoco l'immagine vidi che era Eleonora e aveva un coltello in mano.
Capii subito la situazione e mi misi a correre il più velocemente possibile, ma lei mi raggiunse, mi scaraventò a terra cominciò ad affondare il coltello... Mi colpii per ben 7 volte sulle braccia, fin quando qualcuno si accorse della scena e mi soccorse chiamando la polizia ed un'ambulanza.
Mi portarono di nuovo all'ospedale.
"Se mi dicevi che ti piaceva stare in ospedale ti affittavo una camera"
Aprii immediatamente gli occhi a quella voce, era Genn, lui mi aveva soccorso.
"Te l'ho detto che quella ragazza non mi era mai piaciuta, ora che ha fatto del male a te la detesto proprio"
Mi diede un bacetto sulla guancia e se ne andò.
Lui fa sempre così, lascia tutto in sospeso, come se tu dovessi comprendere il perché delle cose che fa, era questo che di lui mi affascinava di più.
Alex si precipitò all'ospedale e venne da me.
"Non posso mai lasciarti un secondo sola" disse con un tono preoccupato
"Chiara... Tu, non sei più al sicuro e non lo sarai mai se Eleonora è ancora in libertà... Grazie a te ho scoperto che è una psicopatica, se ci fossi rimasto insieme chissà che fine avrei fatto."
Gli presi la mano, non gli dissi niente, ma parlammo con il linguaggio degli occhi.
Una volta tornati tutti a casa, dissi ai miei che mi sarei trasferita da loro, e non fecero difficoltà sapendo che sarei stata al sicuro. Preparai i bagagli e mi precipitai a casa di genn e Alex, non stavo nella pelle!
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"Chiara, Eleonora è in un ospedale di sanità mentale, per il momento sei al sicuro."
"Menomale, allora vado a disfare la mia roba in camera"
Mi piaceva l'idea di stare con loro, poi avevo una cameretta  tutta mia ed era bellissimo il fatto che abitassi nella stessa casa del mio ragazzo, com'era anche un po imbarazzante che ci stesse genn...
"Bene allora stasera pizza, film e divano!" Esclamò Alex, sembrava felice, non lo avevo mai visto così, mi faceva piacere di aver portato un po di gioia nella sua casa, nella sua vita.
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SALVE GENTE❤️ SCUSATE IL RITARDO MA IN QUESTI GIORNI SONO STATA MOLTO IMPEGNATA, MI RACCOMANDO SEGUITEMI SEMPRE PERCHÈ NEL PROSSIMO CAPITOLO CI SARÀ UN COLPONE DI SCENA😂 SPERO NON MI MANDIATE A QUEL PAESE DOPO AVERLO LETTO, PERÒ DAI COMMENTATE SEMPRE E DATEMI CONSIGLI PERCHÉ MI FA PIACERE MIGLIORARE❤️ GRAZIE A TUTTI💕

Feel locked in a jailDove le storie prendono vita. Scoprilo ora