Il risveglio

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Mi accorsi che ero stesa sul divano con le coperte e patatine sparse dappertutto , mi girai sapendo di trovare Alex al mio fianco, pronta a baciarlo.
"Ehi, non si tradisce il tuo ragazzo"
Mi allontanai subito, nel buio avevo confuso genn con Alex, il che è strano.
Ad un certo punto mi alzai e non c'era traccia del moro... Ah e poi c'era un'altra novità...
Alzai le coperte e... Sotto eravamo completamente nudi.
Capii la gravità della situazione e che probabilmente la sera prima avevo bevuto molto ma il bello era che non sapevamo dove fosse Alex.
Ci alzammo tutti e due imbarazzati, io amavo Alex non Genn... O forse tutti e due... Ero confusa.
Ci vestimmo in fretta e andammo a cercare Alex.
"Allora?" disse Genn
"Allora che?" risposi
"Insomma, cosa pensi di noi, di quello che abbiamo fatto, di Alex..."
Avevo 3082838 concetti in testa, avevo tante cose da dirgli è quello che mi uscì da bocca fu "Non lo so"
"Adesso che Alex non c'è, io devo parlarti, devo dirti una cosa"
Il mio cuore batteva troppo forte ma cercai di restare calma
"Ogni notte dall'altra parte della stanza sento Alex che piange e dice Eleonora, lui prova ancora qualcosa per lei, non accetta il fatto che se ne sia 'andata', capiscimi"
"Certo, capisco, deve essere stato un brutto colpo" dissi
"Ecco, non vorrei che tu per lui fossi solo un ripiego, una ragazza che usa per non soffrire, non credo che ti ami veramente" fece genn
A quelle parole mi sentii il mondo crollare addosso, un colpo al cuore, io sapevo che Alex ci teneva a me e non volevo accettare la teoria del biondo, così decisi di cambiare discorso in uno peggiore...
"Ti ricordi cosa è successo stanotte?"
"Per ricordare, non ricordo. Ma i nostri corpi sotto le coperte dicevano tutto."
A quelle parole sentii un brivido che mi percorse lungo il corpo, un brivido piacevole però, una sensazione che con Alex non avevo mai provato.
Genn non mi faceva soffrire, stavo bene con lui. Ma io amavo Alex, anche Alex.
Per trovare il moro andammo prima alla casa della madre Pina, ma non sapeva niente ed era preoccupata per lui; poi andammo alla sua vecchia scuola di musica, ma niente anche lì.
Ci incominciammo a preoccupare davvero.
"Non pensi sia andato..."
"No, ti prego, dimmi di no"
Ci capimmo in un solo sguardo, corremmo  subito verso la clinica di sanità mentale dove era Eleonora, aprimmo la porta della stanza e...
Alex ed Eleonora si stavano baciando.
Questa volta la mia reazione fu insolita: non piansi, non mi sentii crollare il mondo addosso, semplicemente me ne andai, impassibile.
Alex mi rincorse "No, aspetta chiara non è come sembra!"
"Dimenticati di me, il mio numero di telefono, il mio indirizzo, il mio nome, la mia esistenza"
Pronunciai quelle parole con un'assoluta freddezza.
"Perché la fai soffrire così, io non ti riconosco più, non sei più quello di una volta..." Disse Genn.
"Vai, rimani in questo posto con Eleonora, forse è il più adatto a te".
Insieme ce ne andammo, delusi, tristi, vuoti, spenti.
Il cielo non era più lo stesso, le strade, le case, pensai a tutto quello che mi era successo in così poco tempo, al film, ad Alex, a quei baci, all'ospedale, a Genn...
Come era possibile che quel ragazzo "troppo bello per me" era diventato il ragazzo per me.
Allo stesso tempo mi sentivo vuota perché come disse Genn "non sei più lo stesso", era morto Alex Iodice, ma non fisicamente, la sua personalità, il suo sorriso, la sua anima, lui.
Eleonora lo aveva corroso, fatto il lavaggio del cervello e lui ora non c'era e non sarebbe mai più tornato.
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Comunicai al regista che Alex iodice non avrebbe recitato più, al posto suo venne uno di nome Nando, credo era suo fratello, più o meno simili, non si sarebbe notata la differenza. Ma d'altronde, non essendoci più scene amorose non mi importava tanto del protagonista.
Girammo alcune scene e il regista ci comunicò che ancora pochi giorni e tutto sarebbe finito, il che mi rendeva felice, almeno una cosa buona stava succedendo.
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Ci trovammo io e genn soli nell'appartamento, eravamo vicini, ci guardammo negli occhi
"Cosa sta succedendo..." Disse
"Non lo so"
Ancora una volta mi uscirono quelle parole, lui mi faceva questo effetto, mi scordavo tutto con lui, non sapevo più nulla.
"Credo di amarti, Chiara"
"Lo credo anche io"
Si avvicinò per baciarmi
Io lo respinsi.
"Cosa c'è che non va?" Domandò
"È che è successo tutto così in fretta, non sono ancora pronta per una nuova storia... Scusa davvero" scoppiai a piangere
"Ehi, ehi, non preoccuparti, quando vuoi, io ci sono sempre"
Ci abbracciammo, le sue mani toccarono i miei fianchi e le nostre teste di appoggiarono l'un l'altra, era così romantico, ero così contenta ma allo stesso tempo mi sentivo mancare, come fosse venuta meno qualcosa, avevo sempre un vuoto che non riuscivo a colmare, era Alex.
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Genn ed io decidemmo di scendere a fare due passi, parlammo di tutto, tutta la nostra vita, scoprii lati di lui che no. Sapevo esistessero. Scoprii anche che gli piaceva cantare e suonare. Dopo aver bevuto qualcosa al bar continuammo a camminare al chiarore di luna.
Sembravamo una vera coppietta, ma eravamo estraniati dal mondo, dalla gente, camminavamo spaesati, vuoti, ci mancava Alex.
In quella città sembravamo due stranieri urbani.



















SALVE GENTE❤️ NON HO IL CORAGGIO DI RILEGGERE CIÓ CHE HO SCRITTO PERCHÉ SO CHE FARÀ SCHIFO HAHAHA🙈😂💕 E NIENTE SCUSATE IL RITARDO E SAPPIATE CHE HO SCRITTO QUESTO CAPITOLO MENTRE ASCOLTAVO "RIVER FLOWS IN YOU", SE MAGARI VOLETE POTETE ANCHE RILEGGERLO ASCOLTANDO QUESTO, RENDE MOLTO DI PIÙ
COME SEMPRE COMMENTATE E FATEMI SAPERE TUTTO, A PRESTO❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 27, 2016 ⏰

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