Il nome giapponese di Light, Raito, si scrive con l'ideogramma 月, che vuol dire "Luna", ma viene esplicitamene inserita la pronuncia in hiragana "Raito". Nell'opera originale quindi è voluto che il nome sia pronunciato Raito invece di Tsuki, in modo che, trasponendolo in caratteri latini e diventando Light, il concetto originario a cui richiama non venga modificato. Anche leggendo al contrario il nome in giapponese da 夜神月 a 月神夜, si ottiene una seconda chiave di lettura, cioè "divinità notturna".