Capitolo 2

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Il giorno dopo
- Andiamo dai bambini ci stanno aspettando per la lezione di canto - mi dice Chiara
- Si arrivo finisco di cambiarmi e vengo, te intanto avviati -
- Okey -
Intanto, mentre Chiara si incammina, io mi finisco di vestire, mi infilo la nostra solita divisa: gialla con due strisce rosse davanti e il grembiule rosso. Anche se stavo andando a dare delle lezioni di canto a dei bambini dovevo comunque indossare la mia divisa da cameriera perché subito dopo avevo un turno al bar del college.
Sto attraversando il corridoio che porta alla sala di canto con in mano il fascicolo con tutti gli spartiti.
- Ahh - impreco.
- Ops!! Scusa - sento una voce maschile veramente travolgente.
Prima di alzare lo sguardo sul ragazzo contro la quale mi ero scontrata guardo per terra e vedo tutti gli spartiti sparsi.
- Noo! - dico iniziando a raccoglierli.
- Oddio scusa. Stavo guardando il telefono e non ti ho vista - dice il ragazzo aiutandomi a raccogliere gli spartiti.
Io alzo lo sguardo verso di lui e mi perdo nei suoi occhi verdi. Un po' imbarazzata accenno una specie di sorriso dicendo - No, non ti preoccupare.-
Nel momento in cui lo dico realizzo chi è la persona che ho davanti: Harry Styles dei One Direction. Per un momento rimango incantata a guardarlo, spero non si sia accorto che lo sto praticamente fissando, ma torno nel mondo reale quando sento dire - Tieni.-
Abbasso lo sguardo e vedo che mi sta porgendo una pila di spartiti, io arrossendo un po' per la timidezza, porgo la mano; in quel momento le nostre mani si sfiorano e io sento un brivido lungo tutta la schiena, vorrei che questo momento durasse per sempre!
- Grazie.- dico un po' imbarazzata.
Lui mi scruta un po' e dopo dice, porgendo mi la mano - Piacere, io sono Harry.-
- Si...beh...lo so.- Dico accennando un sorriso.
- Già..- dice accompagnando questa parola con una risata che sembra quasi uno sbuffo. "Come se essere così famosi fosse una disgrazia!" Penso tra me e me.
Lui interrompe i miei pensieri chiedendomi - Tu invece come ti chiami?-
- Vanessa.- 
Mi squadra da testa a piedi per qualche altro secondo e poi dice - Perché sei vestita così?-  indicandomi con l'indice della mano destra.
Io lì per lì sarei per dirgli una bugia, però la voce nella mia testa mi ricorda che io sono una delle cameriere che dovrà "servire" la band quindi mi riconoscerebbe subito; decido di dirgli la verità.
- Perché il mio lavoro richiede un'uniforme. Sono una delle cameriere a disposizione per la tua band.- dico accennando un sospiro, quasi di vergogna.
- Ah - Questo è tutto quello che riesce a dire? Poi aggiunge - Allora credo che questo significhi che ci vedremo spesso - sentenzia con una specie di ghigno sulle labbra. Io in risposta gli sorrido. All'improvviso sento la voce di Chiara che dice - Vanessa?!? Vieni è tardi i bambini ci stanno aspettando! -
- Si arrivo! - dico. Subito dopo si sente un'altra voce maschile che dice - Harry vieni che ci portano a fare il giro del paese, sennò facciamo tardi! -
- Si arrivo! - dice Harry copiandomi la risposta.
- Beh devo andare...e a quanto pare anche tu quindi ci vediamo.. - Mi dice lui.
- Ehm.. Sì perché no! - Dico un po' imbarazzata.
- È stato un piacere conoscerti Vanessa! - Dice lui porgendomi la mano, con un sorriso sulle labbra.
- Anche per me Harry - dico anche io con un sorriso, porgendogli la mano. " Il suo sorriso è molto contagioso, e poi con quelle fossette..." Penso subito appena vedo il suo sorriso. " Anche le sue mani sono così morbide e calde..."
"Smettila!!" Dice la voce dentro la mia testa. " Non puoi pensare a lui in quel modo, per lui sei e resterai sempre la sua cameriera. Che cosa può volere uno come lui da una come te!"
- Ciao! - la sua voce mi riscuote nuovamente dai pensieri.
- Ciao - lo saluto con la mano e mi giro dirigendomi verso la sala canto.

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