Ragazzi e provocazioni.

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-ssssh stai calma piccola, questo vestitino e cosi carino..- dice mettendo una mano sull'orlo del vestitino. Io la caccio via senza pensarci due volte e poi mi avvicino di poco alla sua bocca e gli sussurro -sei solo un pervertito-
-hahahah ma chi io?-
-stronzo ti piace di più?-
-hahaha piacciono a te gli stronzi o mi sbaglio? Hahahha- continua a ridere.
-a me non piacciono gli stronzi-
-e io che sono!?-
-stai dicendo che mi piaci?-
-lo stai dicendo tu adesso.-
- a me piacciono quelli senza cuore per poterglielo strappare non quelli senza palle come te caro- risi alla mia battuta e mi accorsi che durante la nostra conversazione arrivammo ai divanetti. Ali mi guardò arrabbiata e anche gli altri e poi decidemmo di andare anche perche erano le 2 di notte.

Salutai tutti e lui per ultimo. Poi mentre mi alzavo dalla macchina qualcuno si accorse che avevo il vestito un po più sopra della coscia. Ma di poco eh. Andai via sotto le sue risatine.

Il giorno dopo.

Mi alzai intorno alle 10 e mi andai a lavare e vestire per andare al mare.
-Han, tutto bene li dentro? Ci sei da tre quarti d'ora..-ali.
-si si sto uscendo-uscii e andai a prendere il mio costume nero con i bordini giallo fosforescente.
-ieri ho passato una bella serata con Emily-
-si e fantastica non e vero?-
-si e vero, mi piace.-
-si anche a me piace.-
-no Han, smettila e fermati di cercare le scarpe-mi fermai e mi sedetti sul mio letto.
-a me piace Emily ma non in generale-
Oh merda! Non posso crederci.
-non sapevo che ti piacessero le ragazze.-dissi
-sorprende anche me-
-quindi?-
-quindi cosa?-
-quindi posso andare a prendere le scarpe e i pantaloncini in bagno?-rise e io pure e andai a finire di prepararmi.

Arrivammo al mare. C'era Alison Emily Toby Melissa Ezra. Anche se eravamo di più di 5 con me entrammo lo stesso in macchina. Arrivammo sani e salvi. Quindici minuti dopo mentre stavamo giocando a calcio noi ragazze e i maschi ci insegnavano arrivo Caleb. Perfetto. Ecco cosa mancava. Scusate. Chi. Mentre mi abbassavo per mettere il pallone sulla punta del piede per palleggiare mi sfiora il fianco per non dire il culo. Poi ridendo va nella tenda fatta da noi. Io lo seguo e lascio i ragazzi continuare a giocare. Entro con lui e si accorge che sono qui.
-ehii bimba, devo cambiarmi-
-prego..- metto una mano sul lembo della sua maglietta e gliela sfilo. -vuoi anche che ti aiuti con i pantaloni?- ridevo a crepapelle perche era scioccato con quanta sensualità avessi tolto la maglia. Si tolse immediatamente i pantaloni guardandomi con un ghigno e poi mi prese in braccio, per 'in braccio' intendo che avevo le gambe intorno alla sua vita e le braccia sul suo collo, bene. Usci dalla tenda con me in braccio correndo. Si correndo. Verso il mare. Il mare ghiacciato. Si ghiacciato. Oh merda. Era per quello che non volevamo ancora entrare. Sento tanto sbalzo di temperatura che finisce in un millesimo di secondo quando nuota verso l'acqua più alta e io avvinghiata a lui come una cozza. Perfetto.

Riemerge dall'acqua e anch'io.
-non tocco qui, riportami alla riva sento freddo-
-hahahhahaa si sta da dio, e poi non parlare lo so che ti piace stare cosi- mi guardava perverso riferendosi alla mia posizione. Cazzo. Hanna. Riprenditi. E rispondi come solo tu sai fare.
-emhh..

Uno Strano Incontro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora