Kara era accanto a me e aveva una mano poggiata sul petto.
Risplendeva ancora una luce rosa.
Ci sedemmo. Stando su dei pezzi di un ala di un aereo dovevamo stare molto vicini, ma a me non dispiaceva per niente. Anche quando dovevamo dormire eravamo praticamente attaccati, anche perché di coperta ne avevamo una a disposizione, le altre erano zuppe d'acqua.
«Ti ho sognato»
«Anche io» Le dissi.«Ma quello non era un sogno.» L'avevo capito perché sul polpaccio della gamba destra c'era un bel taglio che sanguinava. E la gemma splendeva ancora.
Me l'ero fatto inciampando e cadendo su un ramo affilato.
Allora mostrai a Kara la ferita e lei spalancó gli occhi.
«Oh cavociccio!» esclamò e subito dopo strappò un pezzo di stoffa dalla sua maglia, lo inzuppó d'acqua e lo legó stretto attorno al polpaccio.
«Grazie! Eh...e che cosa vorrebbe dire Oh cavociccio?»
«É un'esclamazione personalizzata da me.»
«Ah! Mi piace! Mi sa che te la rubo! Oh cavociccio!»
Scoppiammo a ridere. Era un po' che non ridevo così. Anzi, non credo di aver mai riso così. Mio padre non era mai a casa, e quando c'era beveva e picchiava chi gli passava davanti.
Dopo un po' decisi che mi sarei fatto un bagno. Quando mi tolsi la maglia Kara rimase quasi paralizzata.
Sorrisi. Non erano stati poi così tanto inutili gli allenamenti in più in palestra!
Ci trovavamo spesso in acqua, ma se uno doveva svestirsi faceva voltare dall'altra parte l'altra e viceversa. L'aveva decisa lei questa regola. Anche se io non ero molto d'accordo...Mi tuffai e la invitai facendo segno con la mano di venire.
«Eh no! Io la maglia non me la posso mica togliere!»
«E perché?» chiesi con il mio solito sorrisino che faceva sciogliere Kara.
«Mhmmm...forse perché non sono un ragazzo?»
«Ma hai solo la maglia?»
«No.»
«Dai vieni! Cercherò di non guardare.»
Kara sbuffò ma poi si sfilò la maglia e si tuffò velocemente.
Era tutta rossa in viso. Era bellissima.
Lottai contro tutto me stesso per non cambiare direzione del mio sguardo, ma per sbaglio notai il suo reggiseno ricamato con del pizzo nero.
Spalancai gli occhi e mi girai dalla parte opposta imbarazzato.Giocammo per parecchio tempo come dei bambini a schizzarci.
Kara era molto brava a nuotare. Ed era anche molto veloce.
Così iniziammo a fare gare di nuoto per gioco. Ci allontanavamo un po' dalle nostre minuscole dimore provvisorie e chi le raggiungeva prima vinceva.
Dopo un po' ci fermammo e ci appoggiammo con i gomiti ad uno dei pezzi d'ala.
Avevamo il respiro affannoso dalla stanchezza. Per un altro attimo infransi la promessa che avevo fatto a Kara prima che si tuffasse. Poi però distolsi subito lo sguardo perché lei mi stava guardando con occhi di fuoco e aveva incrociato le braccia al petto.
Allora guardai i suoi occhi. Quegli occhi cioccolatosi che ti scioglievano. E lei guardò i miei. Eravamo così vicini...
Non resistetti. Dovevo farlo.
Le circondai la vita con un braccio e l'attirai a me. Con una mano le scostai una ciocca di capelli bagnati dal viso e le accarezzai una guancia.
In quel momento la stavo letteralmente sciogliendo con il mio sorriso e mi guardava con occhi da cerbiatta.
Continuai ad accarezzarle la testa.
Poi avvicinai lentamente il mio viso al suo, mi piegai un po' di lato con la testa e appoggiai le mie labbra alle sue con delicatezza.
La-stavo-baciando.Nella mia mente:
Io«Aaaaaaaah! Ce l'ho fatta!»
Neurone «Capo, c'é un sovraccarico di gioia e amore nel cervello. Rischiamo di prendere fuoco.»
Io:«É tutto sotto controllo.»Tornando sulla terra...
D'improvviso l'aria attorno a noi divenne più leggera e fu come se il mondo fosse solo un ricordo lontano. In quel momento c'eravamo solo io e Kara. Avevo mandato all'aria tutti i miei discorsi programmati, ma così era decisamente meglio. Dai nostri petti si sprigionó una luce rosa che ci avvolse. Era la luce della gemma.
No, non mi volevo staccare da Kara. Era una sensazione bellissima. Sentire le sue labbra, il profumo di mare, quella magica luce misteriosa...dire che era fantastico non bastava.
«Kara, io ti amo.»
«Anche io.» Quando me lo disse mi sentii un milione di volte più leggero.
Le sorrisi sulle labbra e l'abbracciai forte forte. Volevo che fosse solo mia. Per sempre.
Avrei fatto sparire quel demone dalla nostra vita.Scusate, non sono molto brava a descrivere i momenti romantici...<3
STAI LEGGENDO
Noi in un incubo
RomanceCosa può succedere se a causa di un incidente imprevisto cambiasse l'incredibile e oscuro destino della vita sulla Terra? Questo libro narra di una storia d'amore ostacolata da un duro cammino verso una guerra contro il male, e a raccontarvela saran...