Rossi chiamò subito Hotch per riferire l'intuizione di Morgan e poi chiese come stava andando con i fascicoli
:-Sono in alto mare. Ti chiamo appena riesco a capirci qualcosa-: disse Aaron attaccando la telefonata e mettendosi le mani in fronte. Decise di chiamare Garcia per sapere che cosa era riuscita a scoprire
:-Chi è che vuole una delle mie magie?-: rispose lei con il suo solito fare
:-Garcia a che punto sei?-: chiese Hotch stanco e diretto
:- Non ti so dire molto, da qualsiasi posto abbiano inviato il video non aveva una buona connessione, chi ha rapito il piccolo genio ha usato file craccati e roba complicata, deve essere uno molto pratico di informatica-:
:-Riguardo la stanza che mi sai dire?-:
:-Non si vede molto a causa del buio, ma deve essere uno scantinato o una cantina, una cantina molto grande e con molti scatoloni e altra roba rettangolare non meglio identificabile-:
:-O un magazzino-:
:-Come dolcezza?-:
:-Garcia puoi cercare le varie librerie che si trovano vicino le abitazioni di Reid e delle due vittime-:
:-Mi umili così, li cerco e poi te li invio sul telefono. Bye bye-:
Garcia spense la telefonata e Hotch si concentrò di nuovo sui fascicoli
:-Ragioniamo-: disse a sè stesso :- le vittime sono state trovate in dei vicoli poco frequentati dalla gente o vicino a cassonetti della spazzatura, ciò denota, come ha detto Reid, che quest'uomo si vuole far notare, vuole attirare l'attenzione su di sè; le vittime vengono abbandonate nude, in una posizione casuale, col corpo pieno di ferite curate e disinfettate, con segni di sperma sulle mani, in bocca, sul inguine prima e dopo la mutilazione degli organi sessuali e nell'ano(se non hanno ancora trovato l'assassino significa che è incensurato); l'SI ha provato a pulirli dal liquido seminale, li ha fatti mangiare, a differenza degli altri serial Killer cerca di tenere le sue vittime più tempo possibile, ma allora perché ucciderle?-:
Aaron buttò di nuovo gli occhi sui fascicoli
:-Non vuole ucciderli!-: esclamò illuminato :-Vuole torturarli, ma non vuole ucciderli!-:
Hotch chiamò JJ per avvisarle che il profilo era pronto.
Mentre gli amici cercavano di tirarlo fuori da lì, Spencer osservava il suo rapitore: aveva preso una cintura. A quella vista iniziò a tremare intuendo a cosa potrebbe servire. L'uomo iniziò a frustare il pavimento e la sua gamba per fare paura al ragazzo riuscendo nell'impresa. Spencer iniziò a essere frustato, il suo viso venne graffiato più e più volte, cercava di girarsi, di evitare i colpi, ma più ci provava e più veniva colpito;le fruste gli strappavano i vestiti e gli facevano male, iniziò a piangere, a gridare, a chiedere aiuto, a implorare pietà. Voleva che la smettesse, voleva morire piuttosto!
Le lacrime riuscirono a fermare il boia che si intenerì, lo slegò e lo distese dolcemente a terra vedendo che non poteva muoversi dal dolore, poi prese una cassetta di pronto soccorso, gli tolse piano piano i vestiti e curò le sue ferite dicendogli ogni tanto parole dolci e calmanti. Questo fece tremare ancora di più Spencer che non riusciva a smettere di piangere. Dopo un po' l'uomo gli propose di mettere qualcosa sotto ai detti e lui accettò sentendo la forte fame, allora il rapitore gli legò di nuovo le gambe e i polsi e lo aiutò a mangiare un panino che aveva conservato.
Spencer mangiò e poi volle conversare un po'. Parlando cercava di capire com'era fatto il suo interlocutore, com'era la sua mente, perché agiva in modo così violento e dolce, ma soprattutto perché aveva scelto lui; dopo un po' il rapitore si scocciò di conversare e iniziava a guardare con occhio malizioso il corpo del piccolo genio che si spaventò molto.
:-Sei una persona molto particolare-: gli disse toccandogli i capelli, poi il corpo e le mani legate :-Sai, sembri molto delicato, delicato come un fiore-:
Spencer non sapeva se prendere quelle parole come un complimento od una presa in giro e nel rispondere fu molto goffo, cosa che fece sorridere l'uomo. Lui gli toccò con il pollice le labbra, ne studiò il contorno e la morbidezza e poi le baciò mentre si sbottonava i pantaloni. Si alzò staccandosi dalle labbra del rapito, si calò i pantaloni e dopo aver aperto a forza la bocca del ragazzo vi buttò dentro il membro gonfio