"Ragazzi, oggi conoscerete la vostra nuova compagna di classe... Puoi entrare Bianca.." disse la professoressa della mia nuova classe....

"E fu così che magicamente mi buttai dal balcone" pensai.

In' effeti se fosse stata quella la mia magia non avrei evitato di usarla in questo momento...l'imbarazzo è enorme..
Nuova scuola, come d'altronde ogni anno succede...ma il mio non è il semplice imbarazzo che prova ogni nuovo alunno...quello sarebbe niente in confronto!

Io, ogni anno e per tutta la durata dell' anno, devo sopportare le persone che hanno "paura" di me, per non parlare degli sfottimenti...

Tutto per questi stupidi capelli...

Ma non è tanto il problema i capelli quanto gli occhi!

E tutti voi starete pensando

Ma colorateli e mettiti le lentine!!

E io vi dico:

Un cavolo !!
Non si può!, i capelli respingono le colorazionini e le e lentine si vaporizzano come acqua sulla lava!

Perciò si.

Ogni anno la stessa storia.
Arrivo, divento l'attrazione del momento, mi prendono di mira, mi mettono in imbarazzo...e cazzate varie.

Minchia odio!!!

E scusate la finezza, ma è la verità!

"Può entrare signorina!!"
Ripete la professoressa

E così faccio...

Mi reco dentro la classe..
Appena metto piede dentro lo sguardo di 29 alunni si sposta verso di me, una classe troppo numerosa...
Li guardo tutti lentamente...
Uno per uno..
Con il mio sguardo gelato..
"Bene, puoi andarti a sedere Bianca." disse la professoressa.

Vado a sedermi accanto ad un ragazzo alquanto carino per i miei parametri, o tradotto per i comuni mortali " un dark"

Ecco una cosa che non vi avevo detto.
Sono quella che viene definita "emo" dalle persone che non sanno cosa sia un' emo

Per quelli che lo sanno invece sono... Bè... Strana.

Perché se non sei come me non puoi capire.

Così non mi accorgo di stare continuando a guardare quel ragazzo.

"Cazzo vuoi?" mi chiede senza guardarmi "niente, scusa..." mi giro di scatto e la collana che porto al collo, quella dei multifandom, mi arriva nell'occhio e caccio un gemito.

" sei pregata di masturbarti altrove gra....." si è girato verso di me e vedendo i miei capelli e gli occhi si sarà spaventato...
"Wow, che figo! prof ! Mi scusi, mi sa che la signorina dovrebbe darci delle spiegazioni sul suo aspetto...è parecchio inquietante.." dice questo tipo che ancora non mi ha detto il suo nome.

Lo maledico mentalmente.
E mi alzo

"Con permesso professoressa.
Vorrei chiarire una cosa,
Okay?" Sbraito "certo signorina" dice

Mi avvicino alla cattedra e mi volto verso la classe, tutti mi guardano, dal più secchione alla più troia.

" okay, ciao.
Io sono Bianca Devrine.
Questa è la diciassettesima volta in diciassette anni che cambio città, ho vissuto in Italia, in svizzera, in Francia, in Spagna, e in tanti altri posti.
Puntualmente un anno ed un giorno in ciascuno.
Tra un mese compirò il mio diciassettesimo compleanno.
Ma a voi non ve ne fotterà un cazzo"

vengo interrotta dalla prof "moderni i termini signorina!" mi dice

" sta zitta megera! Sono arrivata da meno di mezz'ora e già mi stanno scassando! Lei compresa!
Dicevo? Si
A voi non ve ne fotte un cazzo di tutto questo.
A voi fotte solo di questi"

e indicò occhi e capelli

" bè ecco, sono veri, nessuna colorazione ne lentina!
È un gene che viene tramandato dalla parte di mia madre, ogni donna da parte della famiglia di mia madre possiede occhi e Capelli dello stesso colore fra loro,
Ma non tutte le hanno bianchi. Io sono l'unica.
Mia mamma li aveva verdi, mia zia rosa, per farvi capire....io sono un' eccezione !! e non scassatemi mai più per questo, potrei spaccarvi la faccia con una semplice mossa! Okay? Okay...‼‼‼‼‼‼‼ "
Ritorno a sedere.

E vedo il coglione del mio compagno di banco guardarmi

"Mi sei piaciuta Bianca, piacere, sono Stefan "dice guardandomi intensamente

Bianca Come Il LatteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora