Chapter One.

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Mi sono sempre chiesta se mai ci sarà un momento della mia vita in cui non sarò in ritardo, perfino oggi, giorno della mia partenza per New York, sono in ritardo. Ebbene sì sto per andare a New York, la grande mela, il sogno della maggior parte delle ragazze ma non il mio, cioè non è che non ami New York ma il mio non è un viaggio di piacere  bensì un viaggio di studio. Sto raggiungendo la mia migliore amica Hanna che è lì già da un anno, per frequentare finalmente insieme il collage. Per quanto riguarda me mi chiamo Cecilia Garcìa e sono originaria di Buenos Aires, sì nelle mie vene scorre sangue latino per questo sono una tipa molto forte e determinata, ma vivo da quando sono nata in un piccolo paesino dell'America. Sono figlia unica e anche se io non ho mai chiesto più di quello che avevo i miei genitori mi hanno sempre viziata e coccolata come se vivessi in una campana di vetro, e per loro è stato veramente dura vedermi andare via stamattina.

Ho conosciuto Hanna quando mi sono trasferita in America, era la mia vicina di casa, da lì siamo subito entrate in sintonia e siamo diventate migliore amiche. L'anno scorso si è dovuta traferire con la sua famiglia a New York ma dopo poco tempo ci è venuta questa brillante idea: mi sarei iscritta al collage qui a New York così avremmo potuto ritornare a condividere tutto.

Quindi eccomi qui all'aeroporto di New York dove sono appena arrivata, dove spero che Hanna non abbia fatto tardi.

La cerco tra la gente ma proprio non riesco a trovarla così decido di chiamarla.

"Hey Hanna dove sei?Io sono appena arrivata all'aeroporto."

"Girati!"- grida dall'altra parte del telefono e quasi non mi perfora un timpano.

Mi giro di scatto e me la ritrovo spiaccicata addosso che mi abbraccia o meglio che mi soffoca.

"Hanna non riesco a respirare...."

"Scusami,è che mi sei mancata così tanto."-mi dice ed è così carina con le sue perfette onde di capelli neri che li circondano il viso.

"Anche tu mi sei mancata tantissimo ma adesso possiamo finalmente passare tutto il tempo che vuoi insieme."

"Sì ovvio,solo che c'è un problema..."-non sono neanche arrivata e già ci sono dei problemi, bene non è cambiato nulla.

"Ehmm che succede?"

"Sai che ho preso una camera al collage per entrambe ma fin quando non iniziano le lezioni non possiamo andarci quindi per adesso devi stare a casa mia. Ti prego non uccidermi."

Ah ho dimenticato di dirvi che Hanna ha un fratello di alcuni anni più grande di nome Chris. Quando ero piccola ero completamente innamorata di lui, poi lui è cresciuto ed è diventato uno stronzo di prima categoria ed ha giocato quella carta a suo vantaggio prendendomi sempre in giro e per questo io e Chris ci odiamo.

"Cosa???No io non vengo a casa tua, ringrazia i tuoi genitori ma vado a dormire in un Hotel."-gli dico uscendo dall'aeroporto.

"Daii Cechu non posso lasciarti dormire in un Hotel e poi manca solo una settimana all'inizio delle lezioni, dopo di che andremo al collage.."-mi dice seguendomi fuori dall'aeroporto.

"Sì ma vivere una settimana con tuo fratello equivale a dire vivere una settimana all'inferno con il diavolo"-okkei forse sto esagerando un pochino ma il concetto è quello, più o meno.

"Ti prometto che non ti darà fastidio."-mi dice ed io mi limito a sbuffare.

"Eh vabbene ma se solo quell'essere inutile di tuo fratello dice qualcosa giuro che prendo le valige e vado via".

"Promesso! "-mi dice lei tutta pimpante.

Abbiamo preso un taxi e dopo mezz'ora siamo arrivate a casa di Hanna. Avevo  visto casa sua solo dalle foto ma dal vivo devo dire che è proprio un'altra cosa, qui lei e la sua famiglia si sono sistemati proprio bene.

Appena apre la porta vengo travolta da un caloroso abbraccio della mamma di Hanna, Ashley, ora capisco Hanna da chi ha preso, ed insieme al marito mi assillano di domande: com'è andato il viaggio? come stanno i tuoi genitori ? tu come stai ? sei stanca?  hai fame? Sono sempre stati così e sono sempre stati una sorte di seconda famiglia per me ma tutte queste domande mi stanno confondendo e non riesco a capire niente, ed inoltre mi sento particolarmente a disagio.

"Hey la migliore amica qui è mia non vostra quindi se permettete avrei tantissime cose da raccontarle."-così dicendo  Hanna mi prende con la mano e mi trascina nella sua stanza.

La sua stanza è da mozzare il fiato, è enorme, ha un letto matrimoniale, una grande scrivania con un computer, un balcone che fa il giro della casa e rullo di tamburi una cabina armadio.

"Uaoo Hanna non mi avevi detto che la tua stanza è praticamente grande quanto un hotel"

"Eh sì e tu starai qui con me, tanto lo spazio nell'armadio per i tuoi vestiti c'è. "-mi dice ridendo mentre si siede sul letto ed io la seguo.

"Allora raccontarmi qualcosa: com'è New York? Cosa mi aspetta ?"

"New York è fantastica. Domani ti porto a visitarla, così facciamo shopping e ti presento le mie amiche di qui, te ne ho parlato un po' per videochiamata. Anche se a volte sai mi manca la vita che avevamo prima e soprattutto mi manca Cody..."-abbassa lo sguardo e noto che è triste. Cody era il ragazzo di Hanna che ha dovuto lasciare quando si è trasferita.

"Hey non essere triste. So che ci tenevi molto a lui e so anche che era davvero un bravo ragazzo, ma chissà forse troverai di meglio."

All'improvviso qualcuno sbatte la porta e appena capisco chi è non posso fare altro che sbuffare e alzare gli occhi al cielo.

"La mia piccolina arriva a casa nostra e nessuno mi dice nulla?"-E' Chris, solo lui potrebbe chiamarmi "piccolina" perchè sa quanto mi da fastidio. Mi giro, indossa un jeans grigio chiaro ed una t-shirt nera che mette in evidenzia i suoi muscoli, credo proprio che abbia iniziato a fare palestra non ricordavo fosse così. Se ve lo state chiedendo no, non lo trovo bello, attraente o qualsiasi altra cosa ma lo trovo solo stupido, egoista,  e ripugnante ed uno come lui non lo vorrei mai nella mia vita. Noto dietro di lui un ragazzo appoggiato alla porta che soghigna. E'alto più o meno come Chris, ha i capelli neri ed degli occhi color ghiaccio, molto carino devo dire ma se è amico di Chris sicuramente sarà stupido come lui.

"Chris-dice Hanna alzandosi dal letto ed avvicinandosi a lui-ti prego non iniziare."

Lui si limita a riderle in faccia e poi va via.

"Scusa davvero, non sapevo che sarebbe arrivato così."

"Hanna non fa niente, ormai conosco tuo fratello, spero solo che questa settimana passi in fretta. Chi era quello con Chris?"

"Chi ? Ian? Un totale cretino come mio fratello."-dice e noto un leggero rossore sulle sue guance, strano visto che Hanna non arrossisce per nulla e per nessuno.

"Mhh però è carino a differenza di tuo fratello."

"Ti prego Chechu tutti ma non Ian, davvero se lo conoscessi non penseresti queste cose di lui, e poi mio fratello non è brutto e solo stupido, semplice. Dai ora riposati che hai fatto un lungo viaggio."-mi dice alzandosi dal letto.

"Grazie di tutto Hanna."-le dico mentre lei esce dalla stanza ed io mi stendo sul letto.

Non so con sicurezza cosa mi aspetta e sono molto emozionata al sol pensiero ma con Chris nei paraggi sono praticamente all'inferno.






Fear of loving. ||CHRIS WOOD||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora