Mi svegliai nella tuta che utilizzavo come pigiama, abbracciata ad una Camila seminuda. Dopo quattro anni, mi chiedevo ancora come facesse a dormire in intimo senza congelare.
Le lenzuola profumavano di lei, e i suoi capelli mi solleticavano il volto.
Quella fu l'ultima volta in cui io e Cam dormimmo insieme. Da allora uscì con Dylan sempre più frequentemente, tornando troppo tardi la notte per trovarmi sveglia.
Le uniche volte in cui restò a casa di sera, ed io provai ad avanzare l'idea di far qualcosa insieme, sviò il discorso e poi si chiuse in camera smettendo di rispondermi.
Se mi mancava? Certo che sì. Sentivo la sua mancanza fin dentro le ossa. Non riuscivo ad essere felice, se lei era distante.
Poi, un giorno, portò Dylan con sé a casa.
Io stavo mangiando dei popcorn in cucina, indossando semplicemente una canottiera e gli slip, quando sentii la porta d'ingresso aprirsi.
"Cam, sei tu? Credevo saresti tornata più tardi" dissi ad alta voce, per farmi sentire.
"E invece eccomi qui" rise lei entrando, seguita da Dylan, ma si pietrificò quando mi vide in quello stato.
Il suo sorriso si freddò e i suoi occhi vagarono sul mio corpo così poco coperto, e sulle mie gambe. Aprì la bocca, ma non riuscì ad emettere un suono.
Perché diamine aveva reagito così? Lei si spogliava davanti a me molto spesso, prima che cominciasse ad uscire con Dylan. Forse era proprio questo il fatto, era infastidita dal fatto che fossi in quel modo davanti al suo ragazzo.
"Oops" feci, mordendomi il labbro inferiore e arrossendo. "Ciao, tu devi essere Dylan. Ora scusatemi ma vado a mettermi qualcosa di decente" finii, passando loro accanto per andare in camera. Sentii Camila voltarsi e guardarmi andar via.
Mi misi una maglietta decente e dei pantaloni, poi tornai in cucina.
Loro erano dentro la stanza, e stavano bisbigliando qualcosa.
"Forse non è stata una buona idea venire qui" stava dicendo Camila.
"Non preoccuparti amore, ti assicuro che non mi interessa il suo culo."
Strinsi quasi con rabbia la maniglia della porta e la aprii, facendo la mia entrata.
"Eccomi di nuovo qui! Dove eravamo rimasti?" esclamai, fingendo un sorriso.
"A-alle presentazioni" rispose Camila, evitando il mio sguardo, visibilmente a disagio. "Dylan, lei è Lauren. Lauren, lui è Dylan."
"Così tu sei la sua migliore amica" mi fece Dylan, passandosi una mano tra i capelli e sorridendo.
"Già. E tu sei il suo ragazzo." Raccolsi tutto il coraggio che possedevo e aggiunsi: "Ti conviene non ferirla, o te la vedrai con me."
Ma lui non si mostrò intimidito. "Ti prometto che non le farò mai male" promise invece, portando una mano al cuore.
Ma naturalmente era un maschio, e avrei dovuto sapere che non avrebbe mantenuto la sua promessa. Eppure, per il bene di Camila, in quel momento gli credetti.
-
Dopo un mese dall'inizio della relazione tra Camila e Dylan, realizzai che stavo troppo male. Passavo i sabati sera a casa da sola, guardavo con malinconia tutte le foto di me e lei, e mi era addirittura passata la voglia di guardare dei porno!
Così, un giorno in cui Cam era via, presi il telefono e digitai un numero che ormai avevo imparato a memoria a forza di rileggerlo per l'indecisione.
"Lauren?" mi rispose una voce sorpresa.
"Ehi, Brad" lo salutai, mordicchiandomi le labbra. "Come va?"
"Meglio, adesso che mi hai chiamato" fece lui, ed io finsi una risata.
Brad era un ragazzo che avevo conosciuto un paio di mesi prima durante uno stage in una casa editrice (che sfortunatamente si era concluso con il mio licenziamento).
Era sin da subito stato gentile con me, e mi aveva dato il suo numero esortandoli a chiamarlo, ma io a quei tempi non ero interessata ai ragazzi. Sinceramente, non lo sono nemmeno adesso. Ma con Camila via, sento il bisogno di qualcun altro nella mia vita.
"Stavo pensando... quell'invito che mi avevi fatto è ancora valido? Andiamo a prendere un caffè insieme?" domandai, un po' nervosa. Non ero mai stata una persona molto estroversa.
"Certo!" esclamò lui, e sembrava davvero felice all'idea.
Io no. Ma lui non poteva saperlo.
-
Uscimmo insieme. Mi prese la mano. Ci baciammo. Salimmo nell'appartamento che io e Cam condividevamo e ci mettemmo nel mio letto a pomiciare.
Se mi piacque? No. Un grande, enorme, stratosferico no. Ogni secondo che passava mi ricordava quanto io fossi dannatamente lesbica e totalmente non attratta dai ragazzi.
Ma stare tra le braccia di qualcuno può far piacere delle volte, anche se quel qualcuno non rientra nei tuoi gusti sessuali. Brad era carino e dolce, e questo per un po' poteva bastarmi.
Non facemmo sesso, non sarei arrivata fino a quel punto. Ci addormentammo insieme, abbracciati, e la prima cosa che pensai appena sveglia fu "Non è lei".
Ci mettemmo in cucina a fare colazione, ed è a quel punto che arrivò a lei, di ritorno da una notte a casa di Dylan. Entrò in cucina e si bloccò, vedendovi entrambi assonnati e coi capelli scombinati.
"B-buongiorno" balbettò, facendo scorrere lo sguardo da me a Brad. Sembrava strana, più pallida, sorpresa negativamente dalla presenza di Brad.
"Buongiorno, tu devi essere Camila" fece Brad, tendendole la mano. "Lauren mi ha parlato molto di te."
"Sì?" fece Cam sorpresa, guardandomi sottecchi. "Beh, mi fa piacere. O-ora vado in camera mia."
E così dicendo uscì dalla stanza, lasciandomi perplessa. Odiavo vedere il suo bel viso sconvolto in quel modo.
"È strana, non trovi?" feci a Brad, guardandolo. Lui mi guardava a sua volta.
"Quando pensavi di dirmelo?" mi chiese con calma.
"C-cosa?"
"Che stai insieme a lei."
La cosa mi sconvolse totalmente. "Noi due non stiamo insieme" ribattei.
"Beh, non si direbbe, dal modo in cui vi guardate" rise amaramente.
Se ne andò, e da quella volta non provò a richiamarmi, nè lo feci io. Non uscimmo più insieme, e credevo di aver imparato la lezione.
Solo... le sue parole continuavano a perseguitarmi. Cosa intendeva dire? In che modo io e Camila ci guardavamo? Io la amavo, ma lei? Insomma, lei era indiscutibilmente etero. O no?
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She loves her; Camren [os]
FanfictionAmavo tutto di Camila. Il suo sorriso, il suo seno, le sue labbra. Il problema? Lei era indiscutibilmente etero, ed io ero la sua migliore amica. [One Shot Camren, divisa in tre parti. Conteggio: 3117 parole]