Il treno delle 13,14 diretto verso la Stazione di Colleferro era particolarmente affollato quel giorno. I passeggeri, visibilmente stanchi, si reggevano come potevano agli appositi ganci, tentando di non cadere ogni volta che il treno faceva una brusca frenata. Nonostante fosse arrivato Ottobre, il caldo si faceva ancora sentire.
Amanda, mentre leggeva, alzava di tanto in tanto lo sguardo e lo rivolgeva verso quelle persone. Era un gioco che faceva spesso e che non la stancava mai.
Le piaceva osservare di nascosto le persone e cercare di capire quali fossero le loro storie.
Si domandava, per esempio, dove fosse diretta quella donna che indossava uno strano cappello blu elettrico o con chi stesse parlando il ragazzo con il borsone seduto proprio davanti a lei, che muoveva freneticamente i polpastrelli sul display dello smartphone, o ancora a chi fosse destinato il pacco regalo che un uomo anziano teneva stretto tra le mani, quasi timoroso che qualcuno potesse prenderlo da un momento all'altro.Improvvisamente il treno fece una brusca frenata e Amanda distolse lo sguardo tornando alla sua lettura. I libri e il cinema erano le cose che amava di più. Quando leggeva un libro o guardava un film, Amanda si immergeva con tutta se stessa in quelle storie cosi fuori dal normale, cosi imprevedibili. Per un paio d'ore si ritrovava catapultata in un altro mondo, circondata da altre persone e finalmente riusciva a dimenticare, anche se solo temporaneamente, di quale fosse la vera realtà. Le piaceva andare al mercatino dell'usato vicino casa sua, alla ricerca di qualche occasione. Adorava passare tra gli scaffali e sfogliare le pagine consumate di qualche libro, o cercare tra tanti titoli, qualche film che non facesse ancora parte della sua collezione. A casa gli scaffali erano sempre più pieni, alcuni si erano addirittura inclinati sotto tutto quel peso. Sua madre la rimproverava spesso per questo.
'Non abbiamo più spazio in casa' le ripeteva ogni giorno. 'Comprati delle scarpe nuove piuttosto' aggiungeva poi rivolgendo lo sguardo alle sue converse rosse decisamente consumate.
Ma come poteva spiegare a sua madre che quelle storie la facevano sentire bene, non avrebbe capito. Ogni volta che Amanda le faceva vedere un film, lei lo faceva superficialmente, senza lasciarsi trasportare dalla magia del cinema.'Ti è piaciuto?'
'Carino'
'Si ma hai visto che bella la scena in cui ballano nel planetario? Da sogno!'
'Bah, non capisco come si possa volare in un planetario e mettersi a ballare tra le stelle, non è molto realista.'
Questa era stata la loro ultima conversazione su un film dopo la visione di La La Land. Ma per Amanda non era così. Per lei le storie non dovevano essere necessariamente fedeli alle leggi della realtà, anzi. Il bello era proprio quello, che fossero in grado di trasportati ovunque. Ogni giorno si poteva scegliere chi essere.
Le piaceva mettersi alla prova con qualsiasi genere ma più di tutti adorava le storie romantiche. Proprio quella mattina aveva iniziato un nuovo libro che le avevano regalato per il compleanno. Il titolo era "Io prima di te" dell'autrice Jojo mojes e più proseguiva nella lettura più se ne sentiva ammaliata. Si sentiva incredibilmente vicina alla protagonista, Louisa Clarke, una ragazza di 26 anni, che aveva vissuto da sempre nello stesso paesino. Poche ambizioni, legata alla famiglia e intrappolata in una relazione monotona.
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Incredibile
RomanceAmanda è una giovane studentessa di infermieristica al terzo anno di università e allenatrice di minivolley nel tempo libero. Una tipa dolce e solare che però molto spesso sente la necessità di isolarsi e di rifugiarsi nell'unico mondo in cui si sen...