PARTE 1° :
Lo sapeva,dopo anni,millenni, lo sapeva,un sorriso gli spuntò sul viso senza riuscire a trattenersi,quel dottore,il dottore che non ride,che non piange ora lo faceva contemporaneamente, le lacrime si confondevano tra le sue labbra sorridenti,era felice,in un modo strano e che non aveva mai provato,voleva ridere,cantare e gesticolare come non faceva da troppo tempo,allo stesso tempo voleva indossare un cravattino e una giacca di pelle,gridare GERONIMO! e ALONSI!, ma quei tempi sono andati spariti,lo sentiva fin dentro le ossa,in qualsiasi sua faccia,espressione,modo di fare,carattere,era indubbiamente e assolutamente felice,di una felicità unica e sprezzante,di quelle che si prova solo dopo una lunga fatica quando si ritorna a casa,finalmente protetto,al sicuro. Doveva solo tornarci,sapeva come fare,stupido,stupido dottore come aveva fatto a non notarlo prima? Era sempre stato lì e lui,il dottore che da sempre si vantava di essere un genio,non l'aveva visto. Si girò,un gesto involontario,non voluto ma una volta fatto non si poteva tornare in dietro, rivoltarsi e fare finta di niente,si rese conto,allora,che era solo,in un modo straziante e distruttivo , che Clara non sarebbe spuntata dalla console con il suo solito sorriso da bambina,erano passati anni ma ne sentiva ancora la sua mancanza ,come tutti gli altri , si voltava e si ricordava che nessuno di loro sarebbe tornato e faceva male,un male cane,lacerante niente più Pond ne River,si gira e lo sa,lo sa che non vedrà mai più quei boccoli biondi,dietro di lui mentre lo supera, a quel punto la felicità diventa tristezza, che lo fa a pezzi , sa che dovrebbe essere felice ,in fondo ha trovato quello che cercava da sempre ma allora perché si sente così da schifo ? Perché di colpo quelle lacrime di felicità sono diventate di una tristezza disarmate? Allora capisce,non era quello che cercava , sì gli era mancata da morire,sì avrebbe voluto rivederla,solo che aveva ,passato così tanto tempo ad inseguirla , cercarla ,per farsi sparire questi sensi di colpa e di incertezza , doveva solo aprire quella porta e una parte di lui,forse quelle che indossava ancora un cravattino gli disse che se lo avesse fatto quelle lacrime sarebbero sparite magicamente che tutto si sarebbe sistemato , ma quel dottore dalla zazzera di capelli bianchi sapeva che non era così,sapeva chi gli mancava in quel momento,di più in tutto l'universo,ritornò indietro verso la console , con la proteste di Sexy fece marcia indietro,nel vortice del tempo , in fondo , non scappava da lì,no? Non sapeva quanto tempo era passato o se lei aveva mai visto la sua faccia, la sua nuovissima faccia , ma in fondo non gli importava , voleva solo rivederla ,anche solo per un attimo,forse si sarebbe intrufolato in una sua lezione e avrebbe fatto il saputello tutto il tempo. Non volle farlo , si materializzò direttamente nel suo ufficio, prima di uscire , come al solito , si sistemò alla ben meglio , asciugandosi le lacrime e sperando che non se ne accorgesse,la trovò impegnata a sfogliare il suo diario blu TARDIS , non aveva alzato nemmeno lo sguardo ,odiava quando faceva così , come se fosse una cosa da tutti i giorni, per lei lo era ,forse era più il fatto che lei incontrava versioni più giovani di lui, che non la conoscevano , l'aveva visto , l'ha fatta a pezzi , le volte in cui gli chiede chi è , cosa ha fatto , oh lui se le ricorda,stupida rigenerazione con il cravattino ma anche quella con le scarpe di tela non scherzava , l'avevano fatta soffrire così tanto , anche questo viso l'aveva fatto , tutti quegli "spoiler!" li avevano fatti a pezzi entrambi , se c'era una cosa che accumanava il dottore e la riccia ,era proprio questa, voler sapere sempre tutto, alla fine ci rimanevano scottati in un modo che avrebbe ucciso una persona normale , ma loro non lo erano mai stati "dove siamo , dolcezza ? " le chiese lei ,alzando lo sguardo, riconoscendolo ,uno sguardo divertito negli occhi e la felicità per poter rincontrare un'altra volta suo marito ,forse l'ultima , pochi giorni dopo sarebbe partita per una spedizione , una cosa da nulla in una biblioteca , abbandonata, ma a quanto pare molto interessante per degli idioti , in fondo , non l'avevano pagata fior di quattrini ? Lo riconosse , il dottore di Darrilium , quello che non aveva riconosciuto , tempo dopo si era data della stupida così tante volte per non averlo fatto , aveva pianto "cos'è successo ? " le domandò lei , se c'era una cosa che proprio non poteva nasconderle era questa ,lei se ne accorgeva sempre quando piangeva o mentiva , con le altre rigenerazioni doveva fingere , fingere di non capire più di quello che lasciava trapelare , far finta di non saper capire le sue espressioni , nascondendo tutto dietro a uno SPOILER! quasi ingenuo ma con lui non doveva, era il dottore che la conosceva,questo era confortante ,alle volte,altre devastante,lui sa qualcosa,qualcosa che ancora le sfugge , del suo futuro , lo sa,lo guarda e lo capisce da come lui osserva lei, con minuziosa attenzione come a voler ricordare ogni più piccolo dettaglio "niente" gli risponde lui, mentendo,lo faceva continuamente,perché smettere?Un'ultima bugia,non faceva differenza o almeno era quello che pensava lui , solo che voleva dirglielo ,anzi farglielo vedere ma quando l'aveva vista , così indifesa e fragile come vetro chinata su quel diario blu , l'avevano di colpo bloccato,non voleva più andare da nessuna parte ma rimanere lì con lei, per sempre, quante volte aveva desiderato essere un umano?Troppe mai mai così tanto come in quel momento , avrebbe voluto invecchiare e morire accanto a lei ma la realtà era diversa, era un Signore Del Tempo e lei era sua moglie e come tale aveva avuto una vita orribile,ogni volta che ci pensa lo fa a pezzi,gli ha distrutto la vita,insieme a quella dei suoi genitori,i suoi migliori amici, alle volte aveva l'impressione di distruggere tutto quello che tocca,quante volte aveva toccato River? Quante volte l'aveva distrutta?Tenerne il conto sarebbe stato devastante ma una parte di se l'aveva fatto e quel numero tornava a tormenterlo nei momenti più impensabili,senza nessun preavisso"non é vero,so sempre quando menti"le rispose lei,avvicandosi a lui con in mano ancora quel diario orribile per lui,perché gli l'aveva regalato? Non era un punto fisso,poteva cambiarlo,poteva dargli una vita fantastica,cos'era stato? Cosa l'aveva fatto avvicinare a quel diario? Se lo ricorda,quelle parole che avrebbe voluto cancellare ma che nei giorni bui vengono sempre a trovarlo,parole che maledice,come maledice quella biblioteca e quelle manette che l'avevano incatenato mentre lei moriva davanti ai suoi occhi giovani"non sempre"le disse lui,a tono perché quello era il dottore sbruffone ed egocentrico che credeva di poter essere irraggiungibile ma che in realtà era il più fragile essendo anche il più vecchio,cercava di capire cosa l'avesse fatto piangere,sembrava triste "Clara?" chiese lei,supponendo già la risposta,se n'era andata anche lei,come tutti i suoi compagni,alla fine lo lasciano,muoiono o si dimenticano di lui ma lui,invece non li dimentica mai,nessuno di loro,nessuna avventura o risata,non vuole "non è per lei,anzi a dire la verità ero felice,ero così felice e poi.....poi non lo so"non è vero che non lo sa,lo sa fin troppo bene,il peso delle sue perdite l'aveva colpito come un fulmine a ciel sereno, il suo primo istinto fu quello di correre da lei,in un modo orribile,sapeva che lei ci sarebbe sempre stata per lui,qualunque problema avesse,lei era lì,in fondo l'aveva giurato quando l'aveva sposato e a sua madre " poi ti sei ricordato di averla persa,di averli persi tutti ed eccoti qui"lo sapeva di essere il porto sicuro a cui tornare,la spiaggia sicura,alle volte,troppe volte,pensava di essere solo quello per lui, faceva male ma resisteva, sorrideva e voleva che fosse tutto a posto ma non era così,la parte più razionale di lei,lo sapeva. Non gli sembrò strano che lei lo capisse,sapeva quello che lui non aveva detto come se fossero in contatto telepatico"quindi, cosa hai trovato di così bello, dolcezza?"le disse lei lisciando il colletto della camicia,lui la guardava sorridendo,aveva già capito, aspettava una nuova avventura,per un attimo si chiese se andasse bene portarla lì,dopo tutto quello che avevano passato ormai doveva essere quasi una tappa obbligatoria, gli veniva quasi da ridere pensando alla faccia che lei avrebbe fatto “Ti ci porto” gli rispose lui, perché non c'era mai niente di facile con il Dottore ma neanche di noioso,non si smette mai di correre o almeno questo è quello che pensano tutti, inevitabilmente però tutti si fermano i suoi "compagni" o se ne vanno o muoiono, persino il Dottore si ferma alla maniera dei Signori del Tempo cert ma lo fa,lui crede di no, cambia faccia, cambia modo di essere,si rinventa tutto per continuare a correre,l'unica che non si è mai fermata,che rimasta sempre la stessa,è lei, Sexy.
Lui corre per tutta la console allegro,con la chitarra elettrica in mano e il cavo un tempo nel amplificatore in quel momento penzolante,un pulsante lì,una leva là,senza neanche accorgersi che la moglie gli aggiusta il tiro “Ti piacerà River...” È la terza volta che lo dice,da quando ha messo piede sul TARDIS, ripete cose del genere da quasi mezz'ora “È stupenda...” River quasi dubitava di averlo mai visto così felice per qualcosa, qualsiasi cosa,questo la agitava doveva essere un avventura molto pericolosa se lui era così felice. Atterarono, entrambi si fiondarono sulla porta del TARDIS ansiosi di attraversarla,anche se per due differenti motivi. Il Dottore si scosta per lasciarla passare “ Come sempre sei un galantuomo” le sorride lei,guardando verso di lui anche se la porta è già aperta “Ovviamente” gli risponde lui,senza spostare lo sguardo da lei,allora River si volta, il suo viso è nascosto dai suoi ricci voluminosi ma quasi riesce a vederla con la bocca spalancata mentre fa qualche passo sul terreno umido,deve aver piovuto da poco pensa il Dottore, mentre anche lui posa un piede a terra ma si appoggia subito al TARDIS quasi a mo' di saluto sussurra “Sono tornato” non si accorge nel frattempo che la moglie sussurava “Oh mio Dio” ad ogni passo che faceva finché ad un certo punto si volta e urla “Oh mio Dio” era esattamente come se le era immaginata : bocca spalancata dallo stupore, occhi strabuzanti è un espressione basita in volto mentre si tiene una mano tra i capelli ricci e l'altra a indicare il paesaggio davanti a loro “Questa è Gallifrey!” lo urla,il Dottore ride,questo è il momento giusto,gli viene praticamente spontaneo “Ti ho portata qui per chiederti di far parte della più grande avventura delle mie vite...
Vuoi sposarmi?
Questa volta per bene però,niente versione da battaglia.”P.S.
Non tenendo conto di come in realtà l'ha lasciato Clara e di come ha trovato Gallifrey.
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