SECONDO GIORNO

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Rebecca
Ero arrivata in ritardo perché Michael non stava bene ed eravamo dovuti tornare a casa per metterlo a letto. Così mi sono ritrovata a dover correre per arrivare in classe.
Era la prima lezione di storia e ero in ritardo.
Sono entrata in classe e il professore mi ha sorriso e chiesto di sedermi. Forse non era arrabbiato.
Sembrava simpatico a prima vista. Era un uomo con una lieve forma di calvizia. Quei pochi capelli che aveva erano neri. Gli occhi erano grigi e il naso era grosso e aquilino. Le labbra sottili e un' immensa concentrazione di grasso sulla zona della pancia. Non era molto attraente ma sembrava una brava persona.
Mi giro e col fiatone cerco un posto libero.
L'aula era ricca di librerie con tantissimi libri ma non riuscivo a vederne i titoli. Presumo fossero libri di storia. I banchi erano tutti singoli ma non lontani gli uni dagli altri. Questo mi ostacolava un po il passaggio.
Ma... 
"Quello è Grayson. " Ho pensato.
Si non mi potevo sbagliare.
Ero proprio nel banco affianco al suo.
Inizialmente mentre mi sistemavo ho fatto finta di non vederlo, ma poi l'ho guardato e in quel momento mi ha sorriso. 
Ero davvero imbarazzata.
"Hey" mi ha detto.
"Hey" gli ho risposto. Ho iniziato a sudare freddo, credo di essere diventata rossa in quel momento.
Lui ha continuato a guardarmi ridacchiando e io gli ho sorriso.
Dopo la lezione sono uscita dalla classe e mi sono recata verso il mio armadietto per cambiare i libri per la prossima lezione.
Improvvisamente ho sentito una mano che si appoggia alla mia spalla.
Mi sono spaventata, ma fortunatamente non l'ho dato a vedere.
Quando mi sono girata l'ho visto. Era Grayson.
"Hey" mi ha detto
"Ciao" ho sorriso.
"Non ci siamo presentati. Io sono Grayson"
"Beh in verità ci ha presentato Robyn" dico sorridendo. Non volevo metterlo in imbarazzo, ma sembrava che dopo la mia affermazione fosse un po arrossito.
"Comunque io sono Rebecca, ma puoi chiamarmi becca o.... come vuoi tu" ho detto ridendo.
Anche lui rideva.
"Bene allora ci vediamo a pranzo" ha detto, facendomi l'occhiolino
In quel momento il mio cuore si è sciolto. Quanto poteva essere sexy?
"Va bene" ho riso ricambiando l'occhiolino.

Durante le altre lezioni non riuscivo proprio a stare attenta. Non riuscivo a smettere di pensare a lui. Ero ossessionata.

Il Pranzo
Avrei tanto voluto passare il pranzo parlando con lui, ma Pamela e Robyn mi avevano trattenuta chiacchierando di argomenti che al momento non mi interessavano. Così ogni tanto io e lui ci lanciavano occhiate furtive. Aveva capito che mi stavo annoiando, ma giurerei che lo divertiva nel vedermi poco interessata alla conversazione con Robyn e Pamela. 

Successivamente Hannah è venuta a prendermi sorridente e mi ha chiesto come fosse andata.
Mi sentivo già a mio agio nonostante fossi arrivata lì solo da pochi giorni.

Scusate per l'ora 😁 un nuovo capitolo arriva tra poco😘😘😘

Ricordati di me •Grayson DolanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora