Uscì velocemente, e mi chiusi la porta alle spalle.
Iniziai a correre per il corridoio, e me ne accorsi subito:
Le lettere sui muri che prima formavano la parola "Vieni" si erano trasformate.Adesso su tutti i muri c'era scritto "ladra".
Corsi ancora più veloce, fino a ritornare nella stanza dei due quadri, dove c'erano le scare da dove ero scesa prima:
Erano sparite!Al posto delle scale c'era un muro.
In panico continuò ad aumentare.
Presi l'altra strada, ovvero quella del quadro rosso.Anche stavolta mi ritrovai davanti ad una porta blu.
Mi ritrovai davanti a una serie di quadri: uno di una coccinella, uno di un'ape, uno di una farfalla e uno di un ragno.
Sul pavimento vidi qualcosa che si muoveva, mi avvicinai incuriosita."Sono una formica"
La confusione aumentò .
~da quanto le formiche parlano?~ pensai."Adoro dipingere" continuò " e il mio dipinto è davvero bello. Vorrei tanto rivederlo, ma è così lontano.."
Continuai sulla strada di destra, ma arrivata in un altro corridoio, mi dovetti fermare: c'era un bel buco nel pavimento che rendeva impossibile passare.
Allora tornai indietro, e presi l'altra strada.
"Attenti ai confini" stava scritto su un cartellino.
~perché dovrei strare atten..~
Non riuscì a finire la frase, che iniziarono a fuoriuscire delle mani dei muri.
Cacciai un'urletto.
Velocizzai il passo, stando attenta a stare lontano da qualle mani, che cercavano di acchiapparmi."Dipinto di una formica" era scritto sul cartellino sotto al quadro di fronte a me.
~credo che sia questo il quadro di cui parlava la formica~ dissi tra me e me.
Lo presi e tornai indietro, stando attenta a passare "lontano dai confini ".Porsi il dipinto alla formichina.
"È bello proprio come me lo ricordavo!" esclamò
All'improvviso ebbi un lampo.
Mi diressi nel punto dove il pavimento era rotto, e posai il dipinto, in modo da formare "un ponte" per potere attraversare, e funzionò.
Passata dall'altro lato, proseguì.
Arrivai in un'altra stanza, anch'essa verde, proprio come il corridoio precedente.
Mi trovai davanti un manichino senza testa vestito in rosso, e alla mia sinistra un quadro:
"Epilogo" era intitolato.Notai qualcosa per terra... un'altra chiave!
Stavolta era verde, a differenza di quella di prima, che era blu.Raccolsi anche essa.
Non appena la presi, ebbi come la sensazione che il manichino si fosse mosso.
~stai tranquilla...~ pensai, ed indietreggiai lentamente, il manichino fece l'azione opposta.
Per ogni mio passo indietro, lui ne faceva altrettanti in avanti.
Iniziai a correre, ed esso mi seguì.