Capitolo 1

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Ehi, il mio nome è Allison e questa è la mia storia. Eccomi ancora una volta nello stesso e identico luogo.E' come se questo posto fosse una calamita per me ,non riesco a farne a meno. Tutto mi sembra fuori dal normale, il posto perfetto, dove i problemi sembrano non esistere, mi basta chiudere gli occhi e iniziare a sognare, a viaggiare con la mente e tutto, anche la terra sotto i miei piedi, sparisce.

-Allie!-Così Eleonor mi riporta alla realtà                      -Finalmente, ti sto cercando da un pezzo, a casa tua Dan e Grant mi avevano detto che ti avrei trovata qui
-Ehi Lennie... avevo intenzione di scriverti che ero qui, ma me ne sono completamente scordata-                     -Sì...questo lo avevo capito, ma ti perdono solo perchè sei la mia migliore amica.              

E' vero Eleonor è la mia migliore amica , dai tempi delle medie. E' stata fin dal primo istante come una sorella per me, mi è sempre, ma sempre stata accanto nei momenti peggiori. A proposito di momenti peggiori, dovrei raccontarvi un po' di me...                    La mia vita non è stata semplice, mia madre è morta quando avevo circa 8 anni, incidente stradale; io ero con lei nel momento dell'incidente, ma a quanto pare il destino aveva in mente programmi diversi per me, cosa che ovviamente non posso dire per mia madre. Il nostro rapporto era unico, non eravamo semplici mamma e figlia, eravamo due migliori amiche, le confidavo tutti i miei segreti (per quanto oscuri potessero essere i segreti di una bambina di 8 anni). Era il mio porto sicuro, la mia ancora di salvezza.

Ricordo come se fosse ieri i momenti in cui gli incubi prendevano il sopravvento sulla mia mente e la notte non riuscivo a chiudere occhio, ma lei era lì, con la sua voce a cantare la sua ninna nanna, la più dolce che io abbia mai sentito in vita mia e quei brutti sogni come per magia sparivano come se non fossero mai esistiti.Di lei mi è rimasto il nostro più grande ricordo, il Garden, il posto più bello che abbia mai visto nella mia vita; una volta mi spiegò che quello sarebbe stato sempre il nostro rifugio,soprattutto dopo la sua morte, disse che avrei dovuto custodirlo come se fosse la cosa più preziosa al mondo. Per quanto riguarda mio padre, mi ha abbandonata quando avevo circa 11 anni con una lettera, una stupida ed insignificante lettera; l'ho conservata affinché la possa rileggere e ricordarmi che persona insulsa avevo come padre. La lettera diceva che non era in grado di crescere tre figli da solo e di fare sia da padre che da madre... è facile immaginare la mia reazione al suo abbandono : tutte le persone che amavo alla fine se ne andavano e mi lasciavano da sola. Per fortuna ho sempre avuto al mio fianco i miei fratelli Dan e Grant di 21 e 23 anni. Loro sono sempre stati la mia famiglia, mi hanno cresciuta come se fossi una figlia e non una sorella e come biasimarli... sono dovuti crescere in fretta per occuparsi non solo di loro stessi, ma anche di me, la più piccola. E questo non è tutto...

Non sono sempre stata Allison, la ragazza dagli occhi azzurri come il mare e i capelli neri come l'oscurità,dall'aspetto impeccabile, ma ben altro. Quando mio padre ci lasciò, le cose per me peggiorarono: iniziai a sfogarmi sul cibo,non facevo altro che mangiare ancora, ancora e ancora e le conseguenze credo siano chiare. I miei compagni di classe iniziarono ad escludermi e ad indicarmi come la "grassottella", mi prendevano in giro e quando passavo per i corridoi sentivo il bisbiglio di chi mi circondava, tanto che piangevo ogni giorno, in camera mia, nei bagni della scuola, senza far capire niente a nessuno. Non riuscivo a parlarne con i miei fratelli, perché sapevo che non avrebbero capito fino in fondo ciò che realmente provavo.Più il tempo passava, più il mio dolore diventava insopportabile,quasi soffocante, è come se stessi affogando e nessuno se ne fosse accorto; fino a quando la mia più grande sofferenza divenne la mia più grande forza. Ad un certo punto della mia vita capii che dovevo smetterla di piangermi addosso, di affrontare la vita per com'era...una rosa rossa: illusoriamente splendida, ma piena di spine. Ho raccolto le ultime forze che mi erano rimaste e sono andata avanti,contro tutto e tutti, contando solo su me stessa e costruendo intorno a me una barriera indistruttibile, pronta ad abbattere chiunque avessi incontrato sulla mia strada.

-A cosa stai pensando?- mi chiede Eleonor -Niente di importante- rispondo.
-So che hai qualcosa,ormai ti conosco da anni e so cosa ti frulla dentro quella testa - ha ragione, mi conosce meglio di chiunque altro ed è una delle persone a cui tengo di più nella mia vita;
  -Nel frattempo che pensi a cosa dirmi, credo che dovremmo andare. Fra poco iniziano le lezioni, non possiamo ritardare  il primo giorno di scuola- è sempre stata una secchiona. D'altronde, anche io lo sono sempre stata, ma non lo do a vedere. -Certo che no!Non ti farei mai un torto del genere -dico con tono ironico.Mi dà uno spintone e subito cado sul prato bagnato.Dopo aver riso per un tempo che mi è sembrato infinito, ci dirigiamo verso scuola. Entrambe andiamo alla Manhattan High School . Lennie crede che dato che questo sia il nostro ultimo anno qui, dovremo trascorrerlo nel migliore dei modi... ho paura di quello che avrà intenzione di farmi fare.

Mentre percorriamo l'ingresso della scuola, provo una strana sensazione nello stomaco e un brivido, improvvisamente, percorre la mia pelle. Ho uno strano presentimento. Sarà il primo giorno di scuola a farmi questo effetto ? Si vedrà...

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