Capitolo 1

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"Alessia!"
Aspetto un'attimo prima di alzarmi.Fisso il muro.
"Alessia se fai tardi..."
"Se faccio tardi cosa?"
"Lo sai..."
"Mh in realtà no..."
Mia mamma entra spalancando la porta e aprendo tende e finestre.Mi rifugio sotto le coperte ancora calde.
"Non ti permetto di prenderti gioco di me signorina..."
Mi stropiccio gli occhi per un paio di volte.Scendo dal mio caldo e comodo letto.Il pavimento al tatto è freddo per cui mi viene naturale ritirare i piedi.
"Esistono queste" interviene mamma nei miei pensieri,lanciandomi un paio di pantofole.
"No,non esistono queste..." vinco la pigrizia e corro fino all'armadio. Tiro fuori un paio di calze pulite e le sventolo in faccia a mia madre quando le passo vicino.
"Esistono queste mia cara..."
"Ale se entro al tre non inizi a prepararti ti porto a scuola col pigiama di HELLO SPANK!"
"Pf...Me lo invidierebbero tutti però vabbè,vado,camomillati..."
Prendo fuori un paio di jeans neri,una canotta bianca e una felpona nera.
Mi vesto velocemente e corro in bagno a truccarmi.
Mi metto solo un filo di mascara.
Oggi è il mio primo giorno di superiori.Ho molta paura anche se non lo do a vedere.
Mi infilo le Jordan,prendo lo zaino,il mio berretto nero ed esco.
"Ciao mà!"
"Ciao tesoro!Divertiti!"
Come se a scuola ci si potesse divertire!Mi infilo le cuffiette e vado verso la fermata del bus.
Quando entro nell'autubus ci sono un sacco di ragazzi che stillano.Volano areoplanini di carta mentre il conducente è a poco dal tirare un bestemmione.Mi siedo a fianco a un ragazzo moro,appoggiato al finestrino mentre ascolta musica.
"Benvenuta nel bus della pazzia completa amore..." non mi degna di un minimo sguardo. Resta appoggiato al finestrino ad ascoltare la sua musica.Non so come faccia a sapere che sono femmina visto che ha gli occhi chiusi.
"Mh...Si...Okay grazie..."
"Piacere comunque...Mattia..."
"Alessia..."
Il viaggio è breve e io sono sempre più agitata.
"Se vuoi puoi girare con me e i miei amici...Esseno nuova aspettati il peggio se non giri con quelli giusti..."
"Voi sareste giusti?" gli domando io ridendo.

"No" mi guarda e sorride "Ma almeno con noi non ti toccano"
Non gli rispondo ma lo seguo come un cagnolino.Bene già devo essere dipendente da qualcuno!
Mattia è più grande di me di due anni ma è stato bocciato due volte per cui freguenteremo insieme le lezioni.
"Quello è il prof. Matteoni, quello di matematica" fa indicandomi un'uomo molto giovane "Tutte le ragazze gli sbavano dietro,ha trent'anni e a me mi odia..."
Faccio un risolio che mi pare scemo ma che fa tanto ridere a Mattia.
"Ci sediamo vicini?" azzardo io ma a lui questa idea pare non dispiacere.
Passa così il mio primo giorno di scuola,tra le ora dell'unico prof. che conosco,le battute di Mattia e il guardarmi intorno per sapere perchè l'universo oggi è buono con me.
Di solito la mia frase è: Fine. Oggi è: Inizio.



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