- Emmaaa, dov'è la valigia grande? – gridò Luis dalla cantina.
- E dove vuoi che sia... al solito posto: nello scaffale accanto alla finestra – gli rispose la moglie un po' irritata e rassegnata insieme. Ormai ci aveva fatto l'abitudine alle domande scontate di Luis.
Trascinò il suo corpo pesante all'entrata della cantina e gli urlò ancora: - Sbrigati! Mi serve! Non vorrai fare tardi proprio oggi. Mancano poco più di 12 ore alla fine del mondo.
In casa Forrester il consueto ordine maniacale di Emma era stato sostituito eccezionalmente da un inconsueto disordine altrettanto maniacale, condizionato dagli ultimi eventi. Si era resa conto che finalmente non sarebbe più stata costretta a faticare inutilmente tutto il giorno per mantenere un ordine che non sentiva suo; tra qualche ora nessuno avrebbe potuto più giudicarla, niente avrebbe avuto più importanza.
Dopo che il primo aprile tutti i Capi di stato della Terra avevano annunciarono la fine del mondo, gli eventi erano precipitati e questo naturalmente aveva cambiato tutto. Tutto il mondo aveva tre giorni per fare le valigie.
Considerando la data particolare dell'annuncio, molti lo considerarono uno scherzo di cattivo gusto, ma poi le cose si fecero serie e allora anche i più increduli cominciarono a credere che un fondo di verità in questa pazzia poteva esserci, e cominciarono a darsi da fare per la partenza.
Il primo giorno fu un vero caos; come ci si era aspettato la gente fu presa dal panico e ogni genere di negozio fu preso d'assalto, ma poi si comprese che soldi e merce rubata non sarebbero serviti a niente nel posto in cui sarebbero andati, perché avrebbero dovuto lasciare tutto indietro, non c'era neanche il tempo di godersi la refurtiva: tra poche ore tutti sarebbero dovuti partire; addirittura in molti non si preoccuparono neanche di chiudere negozi e uffici: supermercati, banche, perfino i ristoranti dove nella fretta di scappar via non tolsero nemmeno le padelle dal fuoco.
Questo naturalmente causò dei principi di incendio, e a parte quelli pericolosi per la vita della popolazione, molti focolai furono lasciati andare senza controllo: anche i vigili del fuoco avevano fretta di fare le valigie. Di tempo ne era rimasto poco.
Poi anche i giornali smisero di uscire e per la prima volta in sala stampa regnò il silenzio assoluto: non avrebbe avuto senso pubblicare un quotidiano quando non ci sarebbe stato nessuno che lo avrebbe letto; solo alcune TV nazionali funzionavano ancora per trasmettere i comunicati governativi; le emittenti locali invece facevano del loro meglio per documentare quello che stava succedendo per le strade;
Ormai poche auto viaggiavano ancora, pochi ritardatari che ritornavano a casa in fretta e furia. Nel primo giorno ci furono diversi incidenti, e la maggior parte vennero soccorsi, mentre quelli del secondo giorno... beh... lasciamo perdere.
Dalle poche immagini televisive trasmesse dalle TV locali ci si interrogava sul perché una notizia così drammatica fosse stata diffusa con così poco preavviso, e poi quale sarebbe stata questa minaccia? da dove veniva? perché non si sono trovate soluzioni anziché spedirci lontani chissà dove e verso quiale destino?
La maggior parte di queste domande rimasero senza risposta, venne fuori qualcosa, ma niente di preciso. Sembrava che tutti i governi conoscessero da tempo questo problema: c'è chi parlava di un meteorite, chi di un'invasione aliena, ma erano solo ipotesi; venne risposto che la minaccia era stata rivelata all'ultimo momento per non creare panico tra la popolazione di tutto il mondo, e solo quando la soluzione finale non sarebbe diventata operativa e adesso erano pronti.
Questa tecnologia era uscita dall'Area 51 o qualcosa del genere, ed avrebbe permesso di trasportare ogni essere umano sulla terra all'istante su un pianeta abitabile, già pronto per accogliere tutta la popolazione mondiale. Molti, anzi tutti, erano increduli: come era possibile – si domandavano - che esistesse già mondo pronto ed abitabile e che nessuno ne sapesse nulla? E i soldi per preparare una cosa del genere da dove venivano? I governi si giustificarono dicendo che erano frutto dell'aumento delle tasse degli ultimi 10 anni, ma molti rimasero con i propri dubbi. Ciononostante il tempo non c'era, né per pensare né per altro, era sufficiente appena per fare le valigie e sistemare le proprie cose.
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Ore 17.00 la fine del mondo
Science FictionOccorre essere puntuali per la fine del mondo... non dobbiamo farla aspettare, sarebbe sconveniente.