Capitolo 5.

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Apro gli occhi e vengo accecato da una luce bianca.
"Dove sono?" Mormoro in preda al panico.
Subito un'infermiera corre verso di me e mi urla di stare fermo.
"Sei all'ospedale Mugo. Ti ha portato qui una ragazzina che ti ha trovato per strada. Dice che sei stato investito e che ha visto la scena."
"Cavolo, non ricordo niente... ma... I MIEI GENITORI!" Urlo disperato.
"Tranquillo, sono venuti qualche ora fa. Erano molto agitati ma siamo riusciti a calmarli e mandarli a casa." Mi rispose.
"Okay okay...ma chi è quella ragazza che mi ha soccorso?"
Sento aprire la porta.
"Emh.. sono io, cioè, mi chiamo Mylena."disse.
"Mi sono spaventata molto quanto ho visto cosa era successo.. per fortuna avevi il telefono con te ed ho potuto avvisare i tuoi genitori"
Continuò.
"Grazie, grazie, grazie mille. È grazie a te se sono ancora vivo, comunque piacere mi chiamo Alex." Risposi.
"Sì vabbè, ora basta. Ti devi riposare. Scusate ma l'orario delle visite é finito. Cerca di dormire, molto probabilmente domani sarai dimesso dall'ospedale. Ciao" disse l'infermiera.
"Ciao.. Alex" disse Mylena e poi uscì.
"Oggi mi son successe proprio tante cose.. eppure non ricordo nulla. Soprattutto non riesco a capire perché ero fermo in mezzo alla strada" dissi tra me e me. Poi mi addormentai.

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