E cadde James

-EPILOGO-

Dopo quest'avventura, partita dal numero 10 di Downing Street, concluderò la storia con un breve epilogo riguardante il futuro dei nostri protagonisti:

James e Margareth si sposarono dopo la fine della guerra, nel '46, e andarono a vivere in una casetta appena fuori Londra: James, pur avendo ricevuto molte onorificenze da parte di tutto il Regno Unito, abbandonò la carriera militare e aprì un'officina al centro di Londra diventando un bravo meccanico; Margareth continuò i suoi studi e divenne una famosa dottoressa; è stata tra gli ultimi dottori a prendersi cura di Winston Churchill negli ultimi anni della sua vita. Ebbero due figli gemelli all'inizio degli anni '50.

La madre di James morì nel '55 a seguito di un brutto tumore al cervello: fu seppellita accanto al marito.

Philip Morgan, Leonard Tom Tengan e Walter McRobin furono seppelliti nel cimitero militare di Londra; al ritorno i corpi furono omaggiati come Eroi di Guerra e decorati con la medaglia d'oro al valore militare.

Anche Mark Ray, come James, ricevette molte onorificenze ma non abbandonò la carriera militare arrivando fino al grado di generale e rimase accanto alla sua famiglia; mantenne poi i contatti con James anche nella vecchiaia. Era, inconsapevolmente, la voce narrante del nostro racconto.

Trafford Leigh Mallory, Maresciallo Capo della RAF e amico di famiglia di James non ebbe il tempo di rivedere ancora James: rimase ucciso in un incidente aereo insieme alla moglie e al suo equipaggio il 14 novembre del 1944 nelle Alpi francesi: l'aereo si schiantò al suolo.

Il caporale nazista Van De Einhörn fu messo sotto processo per alto tradimento, crimini contro l'umanita e cospirazione contro il Regno Unito: gli furono dati solo vent'anni da scontare in Germania grazie a James che aggiunse: -Ha collaborato per la riuscita della nostra ultima missione in Francia, signor giudice, a mio parere si è riscattato quasi del tutto- morì in carcere poche settimane dopo la condanna per tubercolosi.

Il comandante Herbert M. Sobel, incontrato alla fine del capitolo 8, non ricevette onorificenze speciali, ma, tornato a casa, chiuse il suo negozio di fiori e divenne un ragioniere di successo, uno fra i più ricchi del Nord America.

Antoine, Renet e tutti gli altri compagni partigiani della resistenza francese furono premiati dal loro governo per averli liberati dalla piaga nazista, e furono tra i pochi collaboratori del Governo Provvisorio della Repubblica Francese, che durò pochi anni.