Jay, Stealth e Sora rientrarono alla base pochi minuti più tardi, era sera e per loro fortuna Kaiser-G non si curava di controllarli a quell'ora.
Quando fu ora di andare a dormire, come sempre Stealth diede loro la buonanotte e se ne andò.
"Jay..." Chiamò Sora mentre si sedeva sul suo letto.
"Si?"
"Stealth non ti ricorda un po F?"
L'altro, prima di togliersi gli stivali sembrò pensarci su prima di rispondere "Non mi pare... come mai?"
"Ci dà sempre la buonanotte..." Sorrise "Sembrano quel che gli umani chiamano una madre e un padre..."
"Non vorrai dire che siamo una famiglia..."
"Sembra..." Ci rise su "Lascia stare! Sono solo fantasie!"
Jay la guardava ridere. Era bello vedere come con i suoi ragionamenti infantili la facevano sembrare ingenua e allo stesso tempo... tenera? Le era davvero mancata in quei giorni.
"Va bene, credo sia ora di riposare..." Sora entrò dentro le coperte, ma rimase stupita nel sentire un profumo diverso dal suo, lo conosceva.
Non è che...
Prima che potesse dire una parola, avvertì qualcosa cingerle la vita alle sue spalle.
"Ero venuto a cercarti poche ore dopo la valanga, ma poi ho visto quelli dei machine robo rescue portarti via. Eri svenuta...
Avrei voluto correre per riprenderti ma Stealth me lo impedì. Così attesi gli ordini del nostro capo, e quando fu ora di compiere un'altra missione, causammo un incidente ad una funivia. Speravamo di vederti con coloro ma quella mocciosa dai capelli viola ci riferì che eri alla base, ancora dormiente..."
"Jay, va tutto bene." Sora si rigirò così da poter vedere il volto di Jay "Ora sono qui, e non ti abbandonerò mai! Siamo amici no?"
Jay rilassò il volto, mostrando un lieve sorriso "Si, siamo amici.." pian piano entrambi si addormentarono senza staccarsi l'uno dall'altra.Il giorno seguente i due furono svegliati da una scossa. Sapevano entrambi che quando c'era una scossa sismica nella base, Kaiser-G era di pessimo umore e li voleva entrambi a rapporto immediatamente.
"Tu resta, so che vuole me." L'avvertì Jay mentre già si avviava in uno dei tanti spazi vuoti e angusti della base.
Sora sì limitò ad annuire ma in realtà lo avrebbe seguito a distanza, come suo solito. Era chiaro come il sole che aveva trascorso più di un giorno alla base dei machine robo rescue, quindi oltre a cercarla, Jay doveva anche eseguire altre missioni.
Quando lo vide fermarsi, si nascose dietro un grosso e vecchio pilastro. Aveva il capo chino, perciò qualcosa era andato più che storto.
"Jay, qual'è la missione che devi portare a termine?"
"La mia missione, è sconfiggere i machine robo, mio signore..."
Sora sì spaventò quando sentì il tono furibondo di Kaiser.
"E allora come spieghi quello che è successo l'ultima volta!!? Guarda lo schermo!"
In alto nella grande stanza, apparve uno schermo, inquadrava una videata di Jet robo.
Ha effettuato la fusione con altre unità di supporto...
Quando vide Jet sferrare la mano di fuoco su Stealth, capì perché il giorno prima si erano limitati a prenderla.
"Il tuo unico scopo è quello di annientare i machine robo, non è un concetto difficile, lo capisci o no?!!"
"SI MA HO BISOGNO DI ESSERE PIÙ POTENTE!" Gridò Jay in risposta "DEVI TROVARE LA MANIERA DI DARE A ME E A STEALTH LA FORZA NECESSARIA O NON LI BATTERÒ MAI!!" Finì.
"Va bene Jay, ti dirò come procurarti il potere che ti serve."
Allora Stealth può essere più potente...
"Dimmi dov'è e andrò a prenderla!!"
Comparve un'altra schermata e stavolta raffigurava un edificio.
Quel posto...
"Si trova qui, il potere più grande che esista al mondo. Nemmeno i machine robo lo possiedono, impadroniscitene e li sconfiggerai."
Per la prima volta Sora lo sentì ridere. Ridere con cattiveria.
"La ringrazio mio signore." Velocemente Jay tornò indietro, scontrandosi poi con Sora "Vieni con me?" Le chiese soltanto.
"Questa volta no, so quanto tu voglia bene a Stealth e voglio che sia tu il suo Robo Master."
"Ma Kaiser-G..."
"Si lo so, tre anni fa ci disse che entrambi eravamo i suoi Robo Master. Ma io credo che sia giusto che lo sia solo tu."
Jay non sapeva cosa dire, Sora lo lasciava sempre a bocca aperta. "Vieni lo stesso."
Sora ridacchiò "D'accordo, vengo. Se mi cerchi fammi un fischio!"* * *
"Benvenuti al Centro di Ricerca A.I.!" Quel giorno si sarebbe divertito un mondo, i bambini gli erano sempre piaciuti! Forse perché erano un po' come lui.
"Io sono Sol Daystar e vi farò da guida! Credo sarà facile trovarmi, se vedete un tizio con la criniera di un leone, beh quello sono io! Però non mordo eh!" Come sempre fece scoppiare una gran risata tra i bambini e la maestra che li accompagnava.
Prima che potesse dire altro, un suo collega si avvicinó e lo richiamò.
"Sol, potresti restare con lei?" Il suo collega gli indicò una ragazza dai capelli viola e le code. Riconobbe all'istante la divisa che indossava, era quella dei macchine robo rescue.
"Ma perché? Volevo restare con loro.." mormorò indicando con lo sguardo la classe che non vedeva l'ora di guardare ogni singolo robo.
"Vedi, oggi Matsuda non c'è e tu sei l'unico a sapere un po' di più sui dati raccolti nella sala centrale..."
Tirò un sospiro, poi si rivolse ai bambini "Mi dispiace ma mi hanno appena detto che non sarò io il vostro accompagnatore... in ogni caso..." con la coda dell'occhio vide un ciuffo rosso camminare proprio lì da quelle parti. Era più grande di lui ma si divertiva a stuzzicarlo "Potete seguire Claude Beacons, lui ne sa più di me! Sarà felicissimo di spiegarvi qualsiasi cosa! Se vi perdete, basta trovare il ciuffo a tulipano!"
"Ehi! Non è un tulipano è una fiamma!!"
"Ma se è una fiamma allora è meglio spegnerla! Qualcuno può chiamare Fire robo?" La classe rise ancora, così soddisfatto, lasciò che il suo collega se la vedesse con loro, lui nel frattempo andò dalla ragazza dei machine robo rescue.
"Buongiorno Signorina! Se non erro lei è dei machine robo rescue vero?"
"Oh...Si, buongiorno!" La vide trattenere qualche risata "Io sono Rin Haruka! Piacere di conoscerla signor..."
"Sol Daystar, piacere mio! Può anche non darmi del signore, credo abbiamo la stessa età!"
"Va bene, allora diamoci anche del tu!" Stava ancora ridendo "Ma come mai lo hai chiamato tulipano?"
"Perché non lo è? Mi sarò confuso un papavero allora!" Sol riuscì a farla ridere ancora.
"Fai sempre così..?"
"Quasi, ci tengo che i visitatori si divertano! E soprattutto per loro... " Sol rivolse uno sguardo verso alcuni bambini che stavano ascoltando attentamente la spiegazione di Claude "Credo sia anche più facile ricordare le spiegazioni con qualche risata."
"Hai proprio ragione!"
"A proposito, mi hanno riferito che avevi bisogno della sala del computer centrale..."
"Si! Mi ci puoi accompagnare?"
"Certo!" Sorrise alla ragazza.
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