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L'amore ferisce in disparate maniere, nei modi più terribili.
E sei tu, un misero ferito, a dover trovare il coraggio di alzarti. Di reagire.

Si, perché l'alternativa è quella di continuare a piangersi addosso per il resto dei tuoi giorni sperando che un nuovo amore bussi alla parta.

E come si dice, la speranza è l'ultima a morire, per questo ci si ritroverà a marcire nel rimorso di quelle parole non dette, di quelle azioni non compiute.
Bisogna avere il coraggio di afferrare il presente e renderlo migliore.

Ma non tutti se la sentono, c'è chi aspetta il momento giusto, c'è chi non agisce per orgoglio, c'è chi si è perso e pensa che l'altro verrà a riportarlo sulla retta via.

Poi ci sono io, misero essere umano che ha perso tutto. Non fisicamente, ha perso tutto ciò che lo rendeva tale. È stato lentamente risucchiato in un vortice che ancora oggi continua a farlo roteare e ancora roteare.
Non può avere coraggio ne tanto meno orgoglio.
Può solo aspettare che qualcosa lo faccia uscire da questo turbine di male interiore facendolo ritornare a vivere.

E magari ad amare, partendo da se stesso.

Già, perché è proprio quello il punto: amare se stessi. Chi non lo fa non potrà nulla in questo mondo. Se prima di tutto non c'è un minimo di amor proprio, è poi impossibile pensare di amare in qualsiasi modo si voglia, una o più persone.

È impossibile.

Ed è questo il mio destino, misero essere umano.
Non tutti i vortici finiscono la propria energia.

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