L'oscurità mi avvolge nello stesso istante in cui chiudo il portone alle mie spalle.Gli unici suoni udibili sono i miei respiri affannosi e i tuoni temporaleschi.Procedo a
tentoni grazie alla luce del telefonino,sino ad un enorme stanza che suppongo sia la sala da pranzo.Riesco a distinguere un lungo tavolo in legno e parecchie sedie poste ai lati.Frugo nei vari cassetti ma trovo solo posate argentate e bicchieri di cristallo accuratamente puliti e lucidi.Proseguo per un lungo corridoio ornato di quadri raffiguranti paesaggi ed illustri personaggi.Per un attimo ho l'impressione che uno di essi mi stia fissando.É il ritratto di una bambina dell'età di circa 6;indossa un candido vestito bianco,accompagnato da delle calze trasparenti che rivelano le sue piccole e snelle gambine,mentre il suo collo è decorato da una collana in cui vi é incastonata una minuscola pietra azzurra.Un prato innevato fa da sfondo alla raffigurazione della bambina,intenta a cogliere un fiore.La sua espressione facciale é allegra,con gli occhi vivaci e un sorriso dolce.Non capisco cosa mi faccia rabbrividire fissando quel quadro.Il volto della bambina non esprime malizia o timore,il dipinto dovrebbe essere fonte di gioia e tranquillità,eppure dentro di me percepisco un'angoscia indomabile.Mi allontano,stringendo il pugno come per tranquillizzarmi.Arrivo in un'altro atrio gigantesco,salendo le scale conducenti al piano di sopra.Il mio piano iniziale era quello di trovare una coperta,posizionarmi davanti all'entrata ed aspettare l'alba,ma adesso,voglio saperne di più riguardo il castello.Chi era la bambina del quadro?Perché mi aveva procurato così tanta soggezione?Tutti quei libri perfettamente conservati?
M'incammino in direzione di un altro corridoio quando scorgo una scritta incisa lungo la parete.
"Non puoi fuggire." Molteplici brividi attraversano la mia spina dorsale alla lettura di quella frase.Sfioro la scritta,fallendo nel vano tentativo di dare una spiegazione logica al perché qualcuno abbia inciso tali parole.
Improvvisamente non ho più tanta voglia di scoprire cosa nasconde il castello.Faccio marcia indietro,ma poco prima di scendere l'ultimo gradino della scala,trovo un'altra scritta intagliata sul corrimano in legno.
"Dove stai andando dolcezza?"
Sgrano gli occhi,ansimando velocemente.Scendo in fretta e furia le scale mentre l'inquietante frase continua a mostrarsi nella mia mente,ora a scatti,ora doppia.
Inciampo negli ultimi due gradini finendo a diretto contatto con il pavimento rossastro.Ho fame e freddo e per di più,una forte emicrania mi sta annebbiando il cervello.
Mi alzo barcollando,sono stremata.
Mi impongo di aprire gli occhi,e me ne pento amaramente quando un corpo nudo e flagellato si mostra nel mio campo visivo.Il cadavere putrefatto di un uomo si trova steso al centro della sala.Dei conati di vomito mi risalgono su per la gola.Cerco di ingoiarli ma fallisco,piegandomi in due e rigettando i succhi gastrici.
L'ululato del vento é l'ultima cosa che sento prima di scivolare in un sonno senza sogni.Eveline è proprio in un bel casino,eh?Non vorrei essere al suo posto.Se il capitolo vi è piaciuto ricordate di lasciare un commento o una stellina!
Alla prossima!
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Monsieur Nuit
Horror"Ciò che sto cercando di dirti è che la paura uccide sempre l'amore."