Neve. Neve sugli alberi, sulle rotaie; neve sul finestrino.Che palle.
Apro il finestrino, sporgendomi e gridando: «Emily, puoi anche smetterla adesso! Sai che odio la neve!» È in piedi sul treno in corsa ad allenarsi per il Concorso.
Lei si ferma, gira la testa e dice: «Lo sai che sono nata per darti fastidio» accompagnando la frase con una smorfia.
Stufo torno al mio posto. Proprio in quel momento passa la cameriera e ordino una cioccolata calda per riprendermi dal freddo.
***
Sento un rumore fastidiosissimo: il treno si ferma improvvisamente. Intanto Emily è tornata a sedersi al suo posto.
Ci alziamo per andare a controllare un po' in giro cosa stia succedendo. Andiamo nell'altro vagone e sentiamo la voce del guidatore dire dal microfono: «Per favore, ascoltatemi. Il treno ha subito un guasto, vi prego di tornare ai vostri posti e attendere che si risolvi il problema. Vi informiamo che il treno potrebbe fare qualche ora di ritardo.»
Qualche ora di ritardo? Guardo Emily. So che sta pensando la stessa cosa. Il concorso inizia tra un'oretta, a quest'ora dovremmo essere quasi arrivati praticamente.
Emily si dirige a passo deciso verso i nostri posti, seguita da me. Appena arriviamo, si guarda intorno per vedere se qualcuno ci sta osservando, ma sono tutti impegnati a farfugliare qualche imprecazione.
Apre il finestrino e mi guarda, come se mi volesse dire :"Vuoi venire?" Io faccio sì col capo, e lei inizia a concentrarsi. È una maga potente, io sono ancora alle prime armi, non riuscirei a farcela.
«Possiamo andare» sussurra.
Io la guardo stranito. Che avrà mai fatto? Sto per chiederglielo, ma lei, accorgendosene, porta un dito alla bocca, poi fa cenno di seguirla.
Usciamo dal treno non con molta semplicità. Usa una magia per creare un materasso sotto di noi, sospeso nel vuoto. Ci buttiamo senza farci male, così andiamo sulle rotaie del treno, lasciandocelo alle spalle. Solo ora mi accorgo che sotto di noi c'è un grande fiume, e che per tale motivo i soccorsi arriveranno tardi.
Quando siamo abbastanza lontani dal treno da non essere visti, Emily fa svanire la magia.
«Posso chiederti cosa hai fatto?» le domando.
«Un incantesimo di II livello. Ho alterato la realtà, facendo in modo che fossimo invisibili ai loro occhi.» Inizia a correre.
Dove stiamo andando?, mi domando.
«Al Concorso, no?» risponde Emily. «Non ti spaventare, so leggere anche la mente.» Fa un cenno di sorrido mentre riprende a correre.
«Arriveremo più o meno tra una mezz'oretta, se continuiamo a correre» dice.
Io la seguo, ma non credo di resistere a correre così a lungo. Così, le chiedo: «Potresti insegnarmi ad usare meglio la magia?»
Lei mi guarda perplessa, fermandosi.
Sospira. «E va bene, al diavolo il Concorso. Seguimi.» Ricomincia a correre, ma questa volta, non appena passiamo il fiume, sparisce tra gli alberi. Io faccio lo stesso.
La trovo dietro un cespuglio, che si guarda attorno.
«Ci eserciteremo qui. È il posto perfetto per un dilettante.» Si siede, e mi invita a fare lo stesso.
L'erba è soffice come le nuvole.
Si mette a gambe incrociate e dice:«Per prima cosa devi imparare ad ascoltare ciò che la natura dice.»
«Come faccio?» Comincio a preoccuparmi, pensando che sia troppo difficile.
«I tuoi occhi parlano da soli. Tu non puoi vedere, ma adesso i tuoi occhi sono verdi. Rispecchiano il tuo Io interiore, è da questo che i maghi traggono il loro potere. Tutto nasce dalla Terra. Essa comunica con gli occhi e ti offre la sua forza. Avanti, se i tuoi occhi potessero parlare, cosa direbbero?»
Cosa direbbero i miei occhi? E io che ne so.
«Non devi domandartelo. Devi sentirlo. Forza, chiudi gli occhi e prova a sentire ciò che ti circonda.»
Ci provo. Chiudo gli occhi e ascolto ciò che la Natura ha da dirmi.
D'un tratto vedo del fuoco. Più precisamente, vedo un incendio divampare nella foresta, ed Emily dentro.
Mi dico che è stata solo un'illusione.
«Che ti hanno detto?» mi domanda.
«Oh, niente. Credo che non potrò mai diventare bravo come te.»
«Su, non ti abbattere. Dai, riprovaci.» Sorride.
Ci riprovo, ma questa volta non vedo niente.
Continuiamo così per circa un'ora, poi lei si alzò di scatto.
«Cosa succede?» chiedo preoccupato.
«Non lo senti? Qualcuno ha appiccato un incendio! Dobbiamo andarcene! Corri!»
Corriamo, tornando sui binari. Per fortuna il treno è ancora lì ad aspettare i soccorsi. Torniamo su e avvisiamo tutti i passeggeri del pericolo imminente, ma purtroppo è troppo tardi. Il fuoco sta già bruciando il legno del rotaie del treno. Tra poco tutti noi cadremo nel fiume.
Vedo Emily agitata, e ad un certo punto sembra come se abbia preso una decisione.
Le corro incontro domandandole cosa abbia, ma mi risponde soltanto "Addio". Credo si stia asciugando le lacrime. È di spalle, perciò non la vedo, ma so che è così.
«Cosa significa addio?»
Non la vedo più. Avrà distorto di nuovo la realtà. Devo scoprire cosa sta succedendo.
Intanto le fiamme hanno quasi bruciato del tutto le rotaie. O forse dovrei dire che le hanno bruciate del tutto, dato che il treno si inclina in avanti, cadendo nel fiume.
Penso a tutto ciò che ho fatto, se è stato giusto o sbagliato. Penso a tutte le persone che sto lasciando. Chiudo gli occhi, aspettando la morte.
Le grida si trasformano in sospiri di sollievo. Apro gli occhi e vedo Emily che sta tenendo il treno con la levitazione. Non credo possa resistere per molto.
Con grande fatica ci riporta sulle rotaie, ma questa volta siamo sulla terraferma, non sospesi nel vuoto.
Vedo l'ultimo respiro di Emily, prima di cadere nel fiume.
Sento una parte di me morire.
Lei ha dato la vita per noi, non posso sprecare l'opportunità che mi ha donato.
Dieci anni dopo
Ho ascoltato la sua preghiera. Non ho voluto credere alla Natura e questo è stato il risultato.
Sono tornato nella mia città natale, diventando un potente stregone.
Spero che da lassù possa vedermi, ora, ed essere orgogliosa di me.
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Storie di maghi, goblin e draghi - Wattpad In Fantasy
FantasyLibro con raccolte delle OS per il concorso di @__Brainwashed__ :3