Terza Prova - Senza Perdono

28 3 3
                                    

Non riusciamo sempre ad ottenere ciò che vogliamo. Abbiamo bisogno di un aiuto, e quell'aiuto ci verrà dato, se chiesto, ma in cambio di qualcosa. E Satana chiede sempre qualcosa in cambio. Ci chiede l'anima, affinché possa controllarci; ci imbroglia, ci fa perdere al gioco dell'astuzia, perché lui ottiene sempre ciò che vuole. E, perdendo, perdiamo ciò che è a noi più caro, la nostra vera essenza, quello che il Diavolo ambisce, quello che ci tiene ancora in vita: la nostra anima. Una volta data, saremo legati a lui per l'eternità, giaceremo all'Inferno per sempre, ma non al fianco dell'Angelo delle Tenebre, tuttavia ai suoi piedi, a soffrire, a venire torturati da chi ha vinto con l'imbroglio, mentre noi, allora, perdemmo con lealtà. Ma è pur sempre colpa nostra, noi ci siamo lasciati condurre sulla via errata, siamo stati noi a decidere se chiamare il Demonio o no. Non può venire a chiamarci lui, e su questo abbiamo un vantaggio. Possiamo manipolarlo a nostro piacere, senza che Lui possa fare niente. Senza che noi perdiamo.

***

Edmund Jefferson era un uomo come tutti gli altri. Non aveva chissà che di speciale, ma lui fu scelto per essere il Suo servo.

Edmund si svegliò di soprassalto. "Sono ancora vivo, anche questo era un maledettissimo sogno", pensò.

Si alzò dal letto e andò in cucina per fare colazione. Si sedette sulla sedia e iniziò a mangiare l'amorevole colazione che la signora Jefferson aveva preparato per lui. Accese la TV, come ogni mattina, per guardare il Tg delle 7.00.

Quella mattina, al Tg, fecero un servizio di una casa sprofondata; a quel punto poteva trattarsi solo di un'altra stupida coincidenza. Proprio quella notte aveva sognato una casa uguale a quella in TV, sprofondare con lui, sua moglie e le sue due bambine dentro. Per fortuna loro erano ancora vivi, mentre i poveri inquilini di quella casa erano, tragicamente, morti.

Continuava, anzi, si imponeva di pensare che era solo stato un caso, come tutte le altre volte.

Dopo poco uscì di casa per accompagnare le sue bambine a scuola, poi si recò a casa di un suo amico.

Lavorando sulle navi, per un breve periodo stava a terra, e poteva godersi la sua famiglia per qualche mese.

Suonò al campanello e l'amico gli andò ad aprire la porta. Entrò in casa e, sapendo cosa li aspettava, non si stupì trovando tutta la casa buia, illuminata solo dalla fievole luce di una candela rossa.

-"Sapete cosa dovete fare prima di iniziare a giocare."- disse il proprietario della casa, Andrew.

Tutti risposero all'unisono un "sì!" abbastanza deciso, così cominciarono a pregare.

Era un passaggio fondamentale per quel gioco, affinché solo la Luce Divina potesse illuminarli; non volevano affatto che le Tenebre entrassero nei loro corpi.

Appena finirono, cominciarono a disporre le carte come avevano sempre fatto: tre carte divine a ciascuno. Quella volta, però, Andrew aveva comprato un nuovo mazzo di carte, erano tutte bianche e, grazie all'Illuminazione, sarebbero dovute apparire diverse immagini su di esse.

Erano cinque in tutto a giocare; Edmund veniva chiamato "l'Angelo della Morte", perché tutte le sue predizioni si basavano su catastrofi; Andrew era soprannominato "l'Angelo del Fuoco", perché prediva incendi; Simon "l'Angelo Bianco", perché prediva le nuove nascite; Trevor "l'Angelo Oscuro", perché prediva quando e in che circostanze sarebbero arrivate le Tenebre sulla Terra; e, infine, c'era Hector, "l'Angelo del Purgatorio", poiché portava i fedeli sulla strada del Paradiso.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 06, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Storie di maghi, goblin e draghi - Wattpad In FantasyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora