G. Pt.2

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Rimasi scioccata dal fatto che G era Gennaro Raia. Seriamente volevo solo scappare. Mi si avvicinò.
"Ciao alessia. Sono G. In caso non lo avessi capito." Mi porse la mano per stringerla. Ci pensai un attimo prima di correre via.
Mia cugina era spiazzata e lui pure. Scappai il più lontano possibile e dopo quella che mi sembrò una corsa infinita, rispetto agli attuali 15 minuti che corsi senza meta, mi fermai e camminai a passo veloce per 10 minuti. Non sapevo dove fossi. E ancora peggio non sapevo come tornare a casa. Mi sedetti su una panchina di lengo che trovai e mi misi a piangere. Erano le 2:30. Faceva freddo ed ero sola. Bella la vita. Sentii il rumore dei passi che provenivano da dietro di me. La persona si mise seduta vicino a me.
"Sono stronzo. Lo so. So che mi odi fin dal principio." Feci per alzarmi ma lui fece lo stesso. Non potevo piu scappare.
"Dove siamo?" Mi limito a chiedere senza guardarlo negli occhi.
"Non ne ho idea. Ho semplicemente preso l'auto e ho guidato qui. Non ne ho idea. Ma possiamo andare a cercare informazioni." Sorrise e mi porse la mano. Non lo guardavo però sapevo che stava sorridendo. Lo sentivo dal cambiamento di voce da freddo a dolce. Sono piccolezze nel tono di voce ma per me sono un segno chiaro.
"Rifiuto gentilmente la mano. Ti cammino vicino. Preferisco." Dissi. Fredda e arrivando al punto.
"Sei sempre così fredda?"
"Non so. Perchè?" Alzai lo sguardo. Ha una faccia da pugni assurda.
"Chiedevo. Comunque mi guardi in modo strano. Che ho?"
"A parte una faccia da pugni nulla." Feci un finto sorriso e riportai lo sguardo in basso.
"Okay...sei strana" fece una piccola risata.
"Sono seria. Quindi ti conviene stare zitto."
Chiedemmo ad una signora dove fossimo e lei ci rispose un nome di una città incapibile. Poi le chiedemmo che strada dovevamo fare per tornare a Somma e lei ce la disse. E ci allontanammo.
"Ciao. Vado a pie-"
"Sali. È un obbligo."
"No!" Mi prese per i fianchi e mi mise in auto e allacciò la cintura.
"Stronzo" sussurrai e misi il broncio.
Il ritorno a casa fu silenzioso. Si fermò proprio davanti a casa mia e scesi.
Scese pure lui e chiuse la portiera. Mi salutò e...




OGGI È LUNGO.
Ho sonno.
Voglio i capelli viola.
Mi vesto da Tøp per carnevale.
Aka da persona che si è suicidata.
Belle band che ascolto.
Spero vi sia piacito.
Riuscite a mettermi qualche stelline così di date soddisfazione?
Con l'ov (l'ov is ovunque),
Meg❤️

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