Cгεεργραsτα: ιε ρiαsτгiηε

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~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤~¤Quando vado a trovare mio nonno, nella sua casetta di periferia, mi racconta sempre di come ha vissuto la guerra.Io mi siedo sul divano vicino a lui e, fra un biscotto e l'altro, mi racconta com'era vivere in trincea; di come sia stato doloroso vedere i suoi compagni lasciarlo davanti ai suoi occhi e della gioia nel ritrovarsi la sera nei rifugi a parlare del più e del meno brindando a un'altro giorno di vita.Lo ammetto, sono un tipo veramente curioso, e più facevo domande più mio nonno era lieto di ricordare le sue avventure per intrattenermi; finchè non chiesi come mai si usava portare al collo due piastrine identiche anzichè una sola.Come al solito mi sedetti di fianco a lui sul divano, ed egli mi raccontò che terminata una lotta le infermiere avevano l'obbligo di cercare tutti i corpi ancora integri dei soldati periti in battaglia, per registrarne le generalità e comunicare il decesso alle rispettive famiglie; nel fare ciò, per segnalare che il defunto era già stato registrato, una piastrina veniva messa nella bocca del malcapitato. Detto questo si infilò una delle piastrine in bocca. Mi si gelò il sangue quando notai un bagliore metallico provenire dalla bocca in putrefazione di mio nonno, che mi sorrideva compiaciuto.
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