•capitolo 8

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POV. BENJAMIN
Mi siedo nel posto più isolato della classe di filosofia. Purtroppo Michael non segue questo corso e quindi o mi relaziono con qualcuno oppure mi isolo. Ora come ora vorrei solo isolarmi per davvero.

Non riesco a non pensare alla discussione con mio padre. Perchè continua a nascondermi le cose?

La cosa che mi fa più male è che non vuole parlarmi di mia mamma. Non so quasi niente su di lei,se non il nome. Ho passato metà della mia vita a farmi domande su di lei: i tratti del suo carattere,i suoi gusti musicali,i suoi cibi preferiti,se amava viaggiare... le cose più banali,ma che per me significherebbero molto.

Capisco che parlare di questo argomento a mio padre faccia male,ma che nemmeno le mie nonne ne possono parlare? Tutto questo mi sembra alquanto strano.

Ad un tratto sento il telefono vibrare nella tasca dei jeans. Lo prendo e noto un messaggio da un numero sconosciuto. Chi è?

Da: Sconosciuto
È un peccato che tuo padre ci abbia diviso per tutti questi anni.
Per qualsiasi cosa scrivimi. AL.

Rileggo più volte il messaggio. Chi è sto tipo o tipa e soprattutto come fa a conoscere mio padre.

Possibile che mio padre sia sempre avvolto da strani misteri del cazzo!!

Per tutta la lezione non faccio altro che pensare a quel fottuto messaggio. Chiunque me lo abbia inviato deve conoscere molto bene,sia me che mio padre e bhe... a sto punto anche mia madre. Se invece mi stessi sbagliando? Se tutto questo fosse solo uno stupido equivoco? Eppure suona tutto così strano. La preside,il litigio e questo messaggio.

La campanella suona e in fretta metto tutte le cose nel mio zaino ed esco dall'edificio. Devo andare subito a parlarne con il mio migliore amico,non riesco a tenermi tutto dentro. Sono una persona complicata.

Apro la porta dell'edificio e il sole mi colpisce il viso. Sento il chiacchiericcio degli studenti intorno a me,però ne riesco a percepire solo una. Un melodia più che il suo di una voce.

"Che costai insinuando,che ti tradisco? Con un ragazzo per giunta!" esclama quella voce melodiosa. Ora però mi sembra davvero molto alterata.

Mi avvicino maggiormente e le urla cominciano a farsi più rumorose. "Ti ho visto con quel ragazzo nel ristorante! Non puoi negare l'evidenza,cazzo Jade!!" tuona una seconda voce femminile.

Mi nascondo dietro ad un angolo e sotto una quercia noto Jade con un'altra ragazza bionda. Assomiglia alla stessa ragazza con cui si stava baciando,anzi no,è proprio lei. Il suo viso però mi sembra conosciuto.

Ma perchè gridano?

"Ti ho già detto che stavamo solo parlando di scuola. Amore ascoltami ti prego. Io amo solo te,sei la ragazza che amo,di quel ragazzo a mala pena conosco il nome." mormora la mora mettendo le mani a coppa sul viso dell'altra ragazza.

"Lo piccola,ma non voglio perderti. Tu conti moltissimo nella mia vita e con tutto questo lavoro sono stressata e probabilmente mi immagino le cose." risponde la bionda abbassando gli occhi.

"Okay. Allora che ne dici se sta sera andiamo a cena insieme? Una cenetta romantica solo io e te." propone Jade. Ad un tratto sento qualcosa di forte propagarsi dentro il mio corpo. Un sentimento quasi insolito.

"Va bene amore. Ora devo andare,ho una riunione con le altre." afferma lasciando un piccolo bacio sulle labbra della mora. Quel sentimento negativo inizia a rafforzarsi.

Un Amore Tatuato 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora