Capitolo 1

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Quel quartiere non era fra i più luminosi e frequentati della città, anzi non era affatto luminoso e le persone che lo abitavano erano tutte piuttosto spaventose, tipi loschi dall'aspetto minaccioso. Aileen aveva la sensazione che se avesse osato guardare negli occhi l'uomo poggiato al palo della luce davanti a un locale, le avrebbe cavato gli occhi dalla testa. Purtroppo, però, lei non poteva farci niente: da quello stesso locale proveniva la musica che l'aveva attratta in quel luogo, quella che l'aveva fatta scendere dalla sua auto immacolata e l'aveva portata di fronte a quel sudicio e vecchio pub, probabilmente pieno di gente poco socievole, ma dal quale proveniva la voce più bella che avesse mai ascoltato, o almeno per lei: era una voce di donna, e nonostante ciò molto bassa ma capace di cantare anche note molto alte. Non era limpida, era graffiante e roca. Insomma, era l'esatto opposto di una voce bella e delicata o della musica che era solita ascoltare all'opera insieme a suo padre, eppure lei la trovava meravigliosa. E non le importava che provenisse da quel luogo malfidato, avrebbe conosciuto la persona la cui voce l'aveva catturata. Si risvegliò dai suoi pensieri e abbandonò le sue insicurezze e, passato il losco uomo poggiato al palo, entrò nel locale. Dentro era pieno di uomini vestiti in modo piuttosto simile, sembravano essere tutti degli amanti di borchie e pelle nera. Le pareti del locale erano anch'esse nere, così come il pavimento, mentre tavoli e sedie erano rossi e bianchi e le luci erano molto basse. In un ambiente del genere, Aileen spiccava più di tutti con i suoi lunghi capelli biondi, la pelle chiara e il cappotto bianco con gonna a campana. Era come una luce in una grotta, probabilmente il termine più adatto per descrivere quel locale. Ma non erano i clienti o l'aspetto del posto a interessarla, ciò che aveva catturato la sua attenzione erano le persone che si stavano esibendo in quel momento sul palco nel fondo del locale, il punto più illuminato dello stesso, e in particolare la ragazza con quella voce magnifica che tanto l'aveva affascinata. Una ragazza il cui aspetto era tutto l'opposto del suo: mentre i suoi capelli erano chiari come la luce del sole e lisci come la seta, quelli dell'altra ragazza erano lunghi e scompigliati e dello stesso colore del sole stesso; Aileen aveva la pelle bianca come quella di una bambola e il suo viso era pulito e delicato, mentre la cantante aveva la pelle scura e indossava un pesante trucco nero attorno agli occhi. Anche il modo di vestire era totalmente differente, infatti la giovane cantante sembrava molto a suo agio in mezzo a tutte quelle borchie e catene dalle quali anche lei, come i clienti, era ricoperta dalla testa ai piedi. E infine il fisico: Aileen era sempre stata una ragazza molto magra e minuta, tanto da sembrare sempre più giovane di quanto non fosse realmente; quella ragazza, invece, aveva un corpo armonioso con tutte le curve al posto giusto, come una donna vera e propria. Un po' la invidiava, ma non riusciva a smettere di ammirarla e soprattutto di ascoltare la sua voce. Talmente era presa da lei che, a un certo punto, le era sembrato che stesse guardando proprio lei mentre cantava, senza rendersi conto che a osservarla erano i clienti del locale, i quali si chiedevano cosa ci facesse una ragazza come lei in un posto del genere e, soprattutto, perché era immobile nel mezzo del locale. Probabilmente credevano fosse pazza. Terminata la canzone, Aileen si risvegliò dalla sua trance e battè le mani, rompendo il silenzio che si era venuto a creare al termine della performance, silenzio interrotto dallo sbattere di qualche boccale di birra sui tavoli o da qualche sussurro. Aileen era l'unica ad applaudire, ma il suo entusiasmo si spense quando si accorse di ciò e tentò di ricomporsi con insuccesso, legermente imbarazzata anche dal fatto che adesso la ragazza la stava guardando davvero, le stava sorridendo e la stava invitando ad avvicinarsi al palco, dal quale la band era nel frattempo scesa. Aileen obbedì, ma non disse una parola, totalmente imbarazzata dalla situazione che si era venuta a creare; notato il disagio della giovane dai capelli biondi, la musicista parlò per prima alleggerendo un po' la tensione.
"Quindi, ti è piaciuta la nostra esibizione?" La giovane non ebbe neanche il tempo di pronunciare l'ultima parola che la bionda esortò con un "Tantissimo!" Pieno di entusiasmo. La ragazza dai capelli rossi si mise a ridere, cosa che imbarazzò Aileen ancora di più.
"Non abbiamo molti fan, anzi credo che tu sia l'unica," affermò la ragazza. "Vuoi dirmi come ti chiami o devo tirare a indovinare?" Chiese ironica.
"Aileen!" Rispose con foga la giovane, poi si ricompose. "Mi chiamo... Aileen. E tu?" Chiese a sua volta.
"Io sono Rachel, e questa è la mia band." Disse indicando gli altri membri del gruppo, che fino a quel momento erano rimasti in disparte.
"La tua band?" Domandò apparentemente infastidita l'altra ragazza del gruppo, dai capelli viola e corti.
"Ok, scusa, la nostra band." Si corresse Rachel. "Ma io sono comunque la seconda in comando." Precisò infine, più a se stessa che alla ragazza.
"Io sono James, il frontman della band, ma preferisco essere chiamato Jim." Disse uno dei due ragazzi della band, un po' per cambiare argomento su chi fosse il leader del gruppo (che, per la cronaca, era lui).
"Io sono Carrie, la batterista." Disse l'altra ragazza in modo un po' disinteressato.
"Quel musone lì, invece, è Malcolm, il nostro bassista." Concluse Rachel. Malcolm rispose con un semplice mugugno, evidentemente il termine "musone" era azzeccato.
"È un piacere conoscervi." Replicò timidamente Aileen.
"Non sei di questa zona vero?" Domandò Carrie.
"È vero, l'ho pensato anche io appena l'ho vista da sopra il palco." Asserì Rachel. Questo confermava che la rossa l'aveva effettivamente guardata mentre era sul palco, e non l'aveva immaginato.
"In effetti no," confermò Aileen, "stavo andando a casa ed ero solo di passaggio, anche se normalmente non faccio questa strada. Mio padre ha assunto un nuovo autista per me che ha voluto prendere una scorciatoia e..."
"Autista?!" Esclamarono sorpresi Rachel e Jim.
"Allora sei ricca. Abiti in una villa?" Chiese Carrie.
"Beh, sì..." Rispose un po' imbarazzata la bionda.
"E scommetto che hai anche un maggiordomo!" Disse convinto Jim.
"Ecco..." Aileen cominciava a sentirsi a disagio nel sentirsi rivolgere tutte quelle domande. Rachel se ne accorse, e cambiò subito discorso.
"Come mai sei entrata in questo pub se stavi tornando a casa?" Chiese. All'improvviso Aileen arrossì.
"Sono stata attratta... Dalla tua voce..." Sussurrò la ragazza. Evidentemente la domanda di Rachel aveva peggiorato la situazione, ma provò nuovamente a rompere la tensione.
"Normalmente non sono io a cantare, come ha detto Jim è lui il frontman, mentre io sono la chitarrista e occasionalmente vocalist." Affermò Rachel. "La performance di oggi è stata fatta solo per divertimento, non sono neanche così brava da cantare come solista."
"Non è vero, non dire così!" Esclamò Aileen. "Voglio dire, la tua voce è davvero bella e credo che dovresti sfruttarla di più!" Asserì.
"Oh, beh... Grazie!" Rispose Rachel un po' a disagio dalle lodi della bionda, ma allo stesso tempo felice.
"M-ma con questo non voglio dire che tu non dovresti cantare!" Si rivolse a Jim, un po' a disagio. "Vorrei sentire cantare anche te... Cioè, vorrei ascoltarvi un'altra volta, se posso..." Disse rivolta anche agli altri membri del gruppo.
Jim e Rachel sorrisero, poi il ragazzo parlò. "Noi proviamo qui tutti i giorni dalle quattro del pomeriggio fino all'apertura del locale, alle sette. Naturalmente, puoi venire a sentirci provare tutte le volte che vuoi."
Aileen fu felicissima nel sentire quelle parole, e rispose con un "Verrò sicuramente!".
Subito dopo, Rachel venne chiamata da un uomo al bancone, e il gruppo cominciò a sistemare i propri strumenti per poi andare a casa. Prima di allontanarsi, però, Rachel sussurrò un "Ti aspetto." rivolto alla bionda. Dopodiché, anche Aileen uscì dal locale, dove ad aspettarla da quasi un'ora vi era ancora l'auto con l'autista, che la portò a casa.

Strings - LegamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora