Ma possibile che i miei genitori devono trasferirsi ai due estremi dell'America? Uno a Los Angeles e l'altra a New York.
Si sono lasciati da due mesi e sono già entrambi fidanzati.
Ma non ci stanno male? A me non frega niente, ad essere sincera.Mi hanno chiesto di scegliere uno dei due. O con mia madre o con mio padre. E, qualche giorno dopo, ho felicemente affermato:
<< Sentite cari, io sono stufa di entrambi. Me ne andrò in un dormitorio a scuola >>.
Si sono guardati negli occhi, lei pallida e lui senza parole.
<< Perché? >> mi hanno chiesto,
<< Mi è sembrato di averlo già detto >> sospirai, mangiando una mela verde.Oggi, dieci gennaio, alle ore undici e mezza mi trovo di fronte alla mia nuova scuola.
È stata mia madre ad accompagnarmi, assieme al suo tipo orrendo.Prendo da sola la mia valigia, metto gli occhiali da sole in testa e ci direzioniamo verso il cancello.
La struttura non è niente male, è di un rosa chiaro, non fastidioso. È attorniata da un parco, bellissimo. I pini ci fanno strada verso l'entrata principale.Vengo accolta da un ragazzo, alto e tatuato che mi prende la valigia e ci segue.
<< La segreteria? >> gli chiedo sorridendo,
<< Seguitemi >> risponde, facendoci strada.
Dopo aver sorpassato qualche corridoio, arriviamo in un ufficio.
<< Laura!>> mi chiama la signora da dietro il banco, alzandosi e venendo a stringere la mano, prima a me, e, poi a mia madre ed al suo tipo.
<< Allora, l'iscrizione è a posto, adesso Niall ti porterà alla tua stanza >> mi dice, << Va bene, arrivederci >> concludo, seguendo la mia valigia in mano al ragazzo.Camminiamo per qualche minuto in silenzio, e, dopo uno stretto corridoio con il pavimento trasparente, arriviamo ai dormitori. Mi hanno informata che avrò un ragazzo in camera, ma è tranquillissimo. Speriamo bene.
Numero 323.
Niall apre la porta bianca e mi fa entrare, seguita dai due scimmiotti.
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It Was February
RomanceStavo congelando, ma quegli occhi color caramello e quell'odore di menta non mi facevano muovere.