15 marzo 2007
Le mie dita carezzano dolcemente i tasti del piano. Libertà. Se dovessi dargli un suono, un colore, sarebbe quello bianco e nero di un piano, in una stanza vuota. È di questo che si parla... Tutti cerchiamo la nostra libertà in un luogo, un gesto, una persona, una droga.Ma per me quello era l'unico momento di vera felicità. Potevo essere ciò che volevo, circondato dai suoni celestiali del mio piano. Un giovane scalatore, che a ritmo di Mozart, lotta contro le rocce. La bufera cerca di staccarmi dalla montagna.Sono ormai passati già due mesi dall'ultima volta che ho visto qualcosa di diverso dalla dura pietra. Si. E via la fune. La. Un chiodo. Destra, sinistra. Un piede sulla sporgenza. Sol. Ora un piccolo salto. Un altro chiodo. Fa. Il mio piede sta per scivolare. Mi. Sento la terra sgretolarsi, poi un rumore sordo. Re. Sto cadendo. La fune che prima di sosteneva si è staccata dalla parete. Abbraccio la morte con un dolce sorriso. L'ultima immagine nella mia mente: la mia dolce famiglia. Do.
Alcune volte l'intensità di un sogno può portarci dall'altra parte del mondo. È come poter vedere con gli occhi di qualcun altro. È ora di andare. Raccolgo da terra le mie poche cose. Chiudendo la porta mi volto ad osservare il mio piccolo angolo di felicità, come per assicurarmi che ci sia ancora. Chiudo la porta e mi metto il cappuccio.
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Viandante in un mare di nebbia
Mystery / ThrillerSe mai l'uomo riuscirà a cogliere il sottile filo che separa la realtà dal sogno e separare le ambizioni dalla vita, allora quest'ultima sarà mai degna di essere vissuta?