Capitolo 13

14.7K 647 97
                                    

-Si, si Holland. Ho capito. Ti ringrazio,moltissimo. Non puoi capire come mi sento, grazie.-
Concludo la telefonata con Holland, sorridendo felice. È da un paio di giorni che stiamo decidendo come muoverci, per quanto riguarda il lavoro.
Alla fine ha deciso che le manderò i quadri tramite posta.
Per me è il massimo. Adesso devo solo comprare il necessario e poi potrò iniziare.
Metto il telefono sul comodino e mi sdraio sul divano. Sospiro annoiata.
Non capisco perché non posso uscire. Questa cosa mi fa salire una rabbia assurda.
Per intenderci, Alarick mi ha vietato di uscire. Lui può girovagare come una libellula dove cazzo gli pare e io devo rimanere in casa, rinchiusa.
Mi giro di pancia e guardo verso la finestra. Sono furiosa.
Non capisco perché?! Perché?! Non sono una bambina so dove metto i piedi. È assurdo.
Ho venticinque anni. Venticinque, dannazione.
Basta, questo è il mio limite.
Mi alzo dal divano e vado verso la porta d'entrata.
Non succede nulla di male se mi faccio un giretto qui intorno.
Prendo il cappotto appeso ai ganci e le chiavi di casa.
Esco fuori, coprendomi bene, e chiudo la porta dietro di me.
Velocemente scendo le scale e mi avvicino al lago, che si trova difronte la casa.
È strabiliante. Mai visto nulla del genere. Il sole da una colorazione particolare all'acqua ghiacciata, tra il verde e il blu notte. Non sono neanche sicura che si possa riprodurre a colori. Molto probabilmente se ci provassi ne uscirebbe una brutta copia. E nego anche la possibilità di fotografare questa meraviglia. La bellezza è racchiusa in un attimo di eternità. Fotografare qualcosa di eterno è come renderlo accessibile a tutti. Renderlo normale.
Passeggio tranquillamente intorno al lago, affondando non solo nella neve, ma anche nei miei pensieri.
Sospiro stanca.
Da quando vivo con Alarick non faccio altro che mangiare e dormire. Mi sto tramutando in un'eremita, praticamente.
Il mio animo sta bene, ma il mio corpo no. Se non mi muovo il mio culo aumenterà sempre più.
Quando l'ho spiegato ad Alarick si è messo a ridere e mi ha detto che se aumento sarà meglio per lui. Più cose da toccare.
Indignata, mi sono girata e mi sono chiusa in camera.
Sbuffo spazientita. È davvero un barbaro.
-Gwen.- alzo lo sguardo sorpresa, mentre noto due sagome raggiungermi velocemente. Stringo gli occhi sorpresa. E loro che ci fanno qui?
-Sorellina, è bello sapere che ti siamo mancati.- ironizza Ryan, mentre Seth si avvicina e mi abbraccia.
Mi irrigidisco velocemente e non ricambio il saluto.
Seth si allontana tranquillamente e mi lascia un bacio sulla guancia.
Lo fisso a bocca aperta.
Ryan si avvicina e mi lascia anche lui un bacio, questa volta sulla fronte. Mi accarezza gentilmente i capelli e mi guarda con amore.
Li fisso senza dire niente per circa dieci minuti, poi sbotto.
-Ma dico avete davvero del fegato a presentarvi a casa mia e a comportarvi come se non fosse successo nulla. Davvero. Devo riconoscere che avete le palle, ma io ve le macino in due secondi se non sparite dalla mia vista.- concludo seccata puntando il dito verso la strada.
Loro si guardano e scoppiano a ridere. Inizio a vederci rosso dalla rabbia.
-Gwen sei davvero nostra sorella.- dice stupidamente Ryan mentre Seth mi manda un occhiolino.
-Si nota anche dal fatto che sei bella come noi.- conclude Ryan ridacchiando. Ma che modesti.
Incrocio le braccia al petto e li fisso scura in volto.
-Cosa volete da me? Perché siete venuti qui?- domando seccata mentre mi incammino verso il bosco. Prima che arrivassero loro, era quella la mia destinazione.
Immediatamente due mani si posano sui miei fianchi, mentre Seth mi si para davanti. Ha uno sguardo tagliente.
-Alarick non ti ha detto di non entrare nel bosco?- sbotta arrabbiato mentre Ryan mi trascina verso la casa.
Emetto un suono indignato. Come si permettono.
-Brutti idioti. Io faccio quello che mi pare.- inizio ad urlare scalciando senza risultato.
-Hey, Ryan, ci senti? Mettimi giù.- concludo indignata mentre continua imperterrito a trascinarmi.
Mi lascia solo difronte una macchina. Una Volvo se non sbaglio. Li fisso furiosa.
-Oggi, noi tre, ci prendiamo un bel caffè.- esclama Ryan entrando in macchina mentre avvia il motore per ricarcare il concetto.
-E chi vi dice che io voglia venire con voi? Anzi io non vi voglio proprio vedere. Addio.- mi volto indispettita da tanta superbia e mi avvio di nuovo, verso l'entrata del bosco. Purtroppo non faccio neanche due passi che vengo caricata di peso e lanciata su qualcosa di morbido.
Il tempo di capire che quell'altro idiota, ovvero Seth, mi ha buttata in macchina, che Ryan parte sgommando.
Mi levo i capelli dal viso e li guardo furiosa.
-Questo si chiama rapimento, brutti trogloditi.- commento piccata mentre allungo una mano e afferro i capelli di Seth. Sono davvero morbidi. Non mi rendo conto di accarezzarli. E dire che ero partita con l'intendo di strapparli uno per uno.
Ritiro velocemente il braccio non appena sento una carezza sulla mano.
Incrocio lo sguardo di Seth che mi sorride felice. Una piccola fitta colpisce il mio cuore.
Oltraggiata dai miei sentimenti incrocio le braccia e metto il broncio.
Perché devo perdere tempo con loro? Perché sono così testardi?
E perché ci dobbiamo prendere un caffè? Io non voglio il caffè.
Sbuffo spazientita e aumento il broncio.
-Oh avanti Gwen facci felici. Non dobbiamo fare molto. Ci andiamo a prendere un caffè, parliamo un pò e ti lasci spupazzare dai tuoi fratelloni.- ridacchia contento Ryan mentre svolta velocemente verso sinistra. Vengo sballottata verso l'altro lato della macchina come una bambola. Guida come un pazzo.
Mi aggrappo alla portiera e lo fisso pronta a una ramanzina. Poi penso a ciò che ha detto.
-Spupazzare? Dico ma sei uscito fuori di testa? Non ho cinque anni. E rallenta dannazione!- sbotto nervosa mentre sento l'auto aumentare di velocità. Morirò giovane.
Ryan mi lancia un'occhiata divertita dallo specchietto e mi lancia un bacino.
-Oh avanti sorellina, ci sei mancata. È ovvio che ti vogliamo spupazzare.- commenta allegramente il pazzo omicida mentre frena bruscamente. Se non fosse stato per Seth che mi ha bloccata, sarei stata scaraventata sul cruscotto della macchina.
Sia io che Seth lanciamo un'occhiata di avvertimento a Ryan che se la ride tranquillamente.
-Mi piace andare veloce.- dice per giustificarsi e esce dall'auto.
Seth alza gli occhi al cielo esasperato. Stranamente, trovo tutto questo divertente.
-Su avanti scendiamo.- mi invoglia Seth mentre esce anche lui.
Lo guardo truce mentre mi sistemo sul sedile.
Se lo può scordare. Io non mi muovo da qui.
Le mie intenzioni devono essere chiare ad entrambi perché aprono entrambe le portiere e mi fissano divertiti.
-Se non scendi ti tua volontà, ti ci porto io.- dicono all'unisono. Li guardo strabiliata.
Ryan velocemente mi prende per i fianchi e mi fa scendere dall'auto mentre Seth mi sorride gentile.
Devono finirla di trascinarmi ovunque. Sbuffo arresa e guardo Ryan.
-Avete vinto, prendiamoci questo caffè. Adesso mi fai scendere? L'ultima volta che ho controllato sapevo camminare.- concludo stizzita.
Ryan si mette a ridere, seguito da Seth, mentre mi rimette in piedi.
-Che caratteraccio.- commenta divertito Seth mentre mi fa segno di proseguire.
Gli lancio un sorrisetto impertinente e mi incammino insieme a loro. Sospiro silenziosamente.
Sarà difficile tenere il broncio con loro. Sono tenaci. Ho come l'impressione che mi ritroverò a fare pace con loro.
Guardo il bar che hanno scelto come "luogo di spupazzamenti calndestini".
Si trova in uno spazio posto difronte a un lato del bosco. Ha uno stile rustico. Tipo il locale preferito dai boscaioli sexy.
Tutto in legno, finestre con tendine rosse. Piante arrampicanti su per le pareti, e un piccolo balcone in legno dove noto qualche tavolo. Sembra piccolo, ma in realtà è enorme.
Entriamo e un profumo di caffè mi assale immediatamente.
Sposto lo sguardo per il locale e confermo la mia supposizione. È enorme.
Appena entri trovi un bancone in legno davvero bello, dove ci sono tanti sgabelli messi in fila.
Ci sono vari tavoli, in legno ovviamente, per tutto il locale.
Alla fine della stanza ci sono due zone con divani rossi e tavoli, e una scale. Sicuramente porta al balcone.
Inutile dire che il locale è pieno. Passo nervosamente lo sguardo per il locale mentre mi incammino verso la zona dei i divani, seguendo i gemelli.
Mentre camminano salutano un po di gente, sicuramente li conoscono tutti. Purtroppo fissano anche me. Per lo più sono uomini. Uomini grandi e grossi, e davvero belli. Poi spunta qualche donna vicino al bancone e seduta in qualche tavolo.
Sembrano uscite da qualche rivista nordica.
Nervosamente mi avvicino ai gemelli. Odio essere fissata.
Mentre raggiungiamo finalmente i divani, seduti in un tavolo alla mia destra, due uomini mi fissano e bisbigliano tra di loro.
-È lei. La nostra Luna.- mormorano estasiati. Io li fisso sbalordita. Loro mi fissano gentili e abbassano la testa con rispetto.
Cosa?
Ryan intercetta il mio sguardo e ringhio innervosito. Mi prende la mano e allunga il passo. Si siede al divano all'angolo, nascosto a tutto il locale e mi stringe a se. Mi accarezza dolcemente i capelli, cullandomi.
-Quanto ci sei mancata. Vederti solo in foto, o in qualche video mandato dai nonni, ci ha ucciso Gwen.- commenta Ryan tristemente mentre Seth si siede dall'altro lato. Mi prende la mano e scaccia bruscamente Ryan, che lo fissa seccato.
-Vedi che è mancata anche a me. Facciamo a metà. Prima che arrivi Alarick e se la prenda tutta per se.- dice Seth mentre mi lascia un bacio sui capelli.
Ryan annuisce e mi prende l'altra mano. Io li fisso sopraffatta.
Alarick sta arrivando? Forse non lo sa che mi hanno rapito.
Riprendo il controllo immediatamente.
-Non sono stata io a mentire e a nascondere la mia esistenza.- commento acida mentre sfilo le mani dalle loro e mi stringo sul divano, culo permettendo.
I gemelli incassano senza dire nulla. Ma mi fissano dispiaciuti.
Saggia decisione.
A interrompere il nostro momento arriva una ragazza davvero carina. Sicuramente la cameriera. Non deve avere più di vent'anni. Ha un viso dolce e una cascata di ricci rossi che le arrivano alle spalle. Due occhi grigi mi fissano sorpresi. Appena sposta lo sguardo verso Ryan le sue guance si dipingono di rosso e ritorna a guardare me. Le sorrido gentilmente mentre Ryan non le toglie gli occhi di dosso.
-Ciao ragazzi. Cosa prendete?- farfuglia velocemente sfuggendo allo sguardo di Ryan. Mhh interessante.
Le sorrido dolcemente. Mi sta proprio simpatica.
-Per me e mio fratello una birra.- dice Seth scambiando un'occhiata con Ryan. Aggrotto le sopracciglia.
-Ma non dovevamo prendere un caffè?- domando retorica spostando lo sguardo tra i gemelli.
Loro sorridono angelicamente.
Sento distintamente il respiro della cameriera mozzarsi. Mhh, sempre più interessante.
-Per noi prendere un caffè è una situazione ipotetica. Noi non beviamo caffè. Tu ordina ciò che vuoi.- conclude Ryan ritornando a guardare la cameriera sorridendo divertito.- Dico bene Winter?- conclude roco mentre la cameriera lo fissa incantata. Si riprende e annuisce frettolosamente. Scrive velocemente le ordinazioni e mi fissa aspettando una mia scelta. Non so come interpretare il suo sguardo. Vuole scappare via da mio fratello ma ogni tanto lo fissa estasiata.
Sorrido gentilmente.
-Io prendo una cioccolata calda, grazie Winter. Comunque è un piacere conoscerti, io mi chiamo Gwendolyn.- concludo gentilmente mentre Winter mi fissa sorpresa.
-Anche per me è un piacere. Le ordinazioni arrivano subito.- conclude felice mentre si volta e si avvicina al bancone.
Mi giro verso Ryan e lo fisso.
Lui ricambia sorridendo.
-Chi è Winter?- domando curiosa.
Sento Seth ridacchiare mentre Ryan mi fissa.
-È la cameriera. Non te ne sei accorta?- domanda retorico mentre prende una ciocca dei miei capelli e ci gioca distrattamente.
Crede di avermi zittito?
-No, no. Intendo è la tua ragazza?- domando schietta e stranamente speranzosa. Mi sta troppo simpatica quella ragazza.
Lui smette di giocare con i miei capelli e mi fissa.
-Ti ha dato questa impressione?- domanda curioso mentre sento Seth stringermi in un abbraccio. Lascio correre solo perché sono troppo curiosa di Winter e Ryan.
-Più che altro ci spero.- mento spudoratamente mentre gli prendo una mano. In realtà mi danno una strana sensazione insieme. Tipo quella che sento con Alarick.
Lui mi fissa dubbioso.
-Non non è la mia donna, per il momento.- commenta ad alta voce proprio mentre Winter fa di ritorno con le ordinazioni. Le lancia un'occhiata da sotto le ciglia. Lei arrossisce e senza commentare mette le ordinazioni sul tavolo e fugge dietro al bancone. Come la capisco.
Ryan e Seth ridacchiano mentre li fulmino con gli occhi. Soledarietà femminile.
-Beh cosa aspetti?- domando velocemente mentre prendo la tazza di cioccolata tra le mani e ci soffio sopra.
Ryan prende la birra e mi fissa indeciso.
-Sto aspettando la conferma.- commenta. Lo fisso senza capire mentre Seth beve la sua birra senza commentare.
-Conferma? Quale conferma?- domando curiosa bevendo un sorso di cioccolata. Mhh, buonissima e caldissima. Ci voleva proprio.
Lui mi fissa ma non dice niente. Aggrotto le sopracciglia e mi volto verso Seth. Lui fa finta di vedere qualcosa al cellulare.
Ma che gentili. Non faccio in tempo a commentare il loro silenzio che la porta di entrata viene sbattuta violentemente e quattro ragazzi entrano ferocemente.
Seth e Ryan si alzano e mi si parono davanti ringhiando verso i nuovi arrivati. In realtà lo fanno tutti nel bar, tranne Winter.
Non so cosa stia succedendo ma lei si trova proprio in in una zona scoperta. Le faccio segno di raggiungermi e lei nega con la testa. La fisso preoccupata.
Poi sento una voce parlare sprezzante.
-Oh ma guarda quante belle persone riunite al Wolf Café. Devo dire che come nome è abbastanza banale.- cerco di sbirciare oltre le spalle dei gemelli ma Seth mi blocca con una mano tenendomi ferma. Entrambi i gemelli hanno i muscoli in tensione e non staccano gli occhi dai nuovi arrivati.
-Cosa volete? Questo non è il vostro territorio.- commenta Ryan con una voce rabbiosa. Lo fisso sorpresa. Territorio?
Sento dei passi e entrambi i gemelli fanno un passo avanti ringhiando.
Sento ridere qualcuno.
-Mhh, che buon profumo. Ma cosa abbiamo qui? Non mi dite che c'è la vostra sorellina?!- commenta la stessa voce mentre i gemelli ringhiano in avvertimento.
-La puttanella di Alarick?- domanda un'altra voce con il chiaro intento di sminuirmi.
L'intero bar ringhia in avvertimento.
-Come vi permettete bastardi. Nessuno parla cosi alla nostra Luna.- sento gridare da qualcuno e come aggiunta sento qualche minaccia verso i nuovi arrivati.
Loro ridono divertiti.
-Su, su non ve la prendete. Johnny parla in modo volgare con tutti.- afferma la prima voce. Cerco di non pensare a tutti gli insulti e faccio segno a Winter di alzare il culo. Lei mi fissa terrorizzata e mima un 'No' con la bocca.
Cerco di alzarmi ma Seth mi tiene ancorata al divano.
-Oh avanti falla alzare Seth. Vogliamo conoscere anche noi la bellezza di cui ho sentito tanto parlare.- commenta divertito mentre sento dei versi di stizza per la sala.
-Stanno arrivando.- avverte i nuovi arrivati Ryan mentre Seth si avvicina a me coprendomi sempre di più. Stanno arrivando? Chi?
-Alarick e Aaron? Bah ma a noi non importa. In realtà siamo venuti per la sorellina.- commenta un'altra voce. Ryan si fa più avanti.
-Voi non toccate mia sorella.- li minaccia ringhiando furioso mentre Seth ringhia come avvertimento.
-Per il momento la vogliamo solo vedere.- afferma la prima voce.
-Hey parla per te. Io la voglio scopare. Da quanto ho sentito ha due tette e un culo da paura.- commenta, il tizio di nome Johnny, informando tutti delle sue azioni. Io deglutisco disgustata.
Sento qualche sedia sbattere a terra prima che un'altra voce prende parola.
-Sono qui vicino. Per il momento ritiriamoci Jess.- commenta annoiato.
-Si, per il momento.- afferma la prima voce, il presunto Jess.
Sento dei passi e poi più nulla.
Subito i gemelli si girano verso di me preoccupati seguiti da tutte le persone del bar.
Io li fisso confusa. Okay è arrivato il momento che qualcuno mi spieghi qualcosa. Subito.
-Tutto bene Luna?- domanda un ragazzo alla mia destra mentre Seth e Ryan si siedono sul divano ai miei lati.
Guardo il ragazzo e annuisco insicura.
-Si, si. Sto benissimo grazie. Eh, a tutti.- continua a disagio non sapendo cosa fare. Cioè mi hanno protetta anche se non so perché.
Vedo i volti degli sconosciuti guardarmi gentilmente e abbassare il capo. Oh mia dea.
Voglio delle risposte. Subito.
-Alarick?- domando in generale. Una ragazza prende parola.
I gemelli si fissano senza dire nulla.
-Sta arrivando Luna. Non si deve preoccupare.- commenta dolcemente. Annuisco e le sorrido grata.
Cerco tra la folla Winter e la trovo più in la. Mi alzo e la raggiungo. Le poso le mani sulla spalle e l'avvicino a me.
-Winny perché non mi ha raggiunta? Stavi in una brutta posizione. Mi hai fatto preoccupare.- concludo frettolosamente mentre la stringo forte. Lei ricambia sorpresa.
Mi allontano sbalordita dalle mie azioni. Oh mia dea.
-Scusa, io..- non concludo la frase che le si avvicina e mi prende le mani.
-Non si deve scusare Luna. Sono onorata, anche se non si deve preoccupare cosi tanto della mia vita. La sua è molto più importante.- conclude sincera mentre mi guarda speranzosa.
Io la fisso sbalordita.
-Scherzi? Certo che tu sei importante. Per non mettere in conto il fatto che se la ragazza di mio fratello. Sei importante quanto me.- concludo inferocita dalle sue parole. Lei arrossisce e abbassa lo sguardo.
-Non sono la sua ragazza, Luna.- annuncia bisbigliando. Io la fisso divertita e le accarezzo una guancia bollente.
-Lo sarai, e smettila di chiamarmi Luna. Mi chiamo Gwendolyn. Anzi chiamami Gwen, capito Winny?- domando seria. Lei vaga con lo sguardo. Mi volto verso la piccola folla e sorriso gentile.
-Gradirei che anche voi mi chiamaste Gwen. E che la prossima volta facciate attenzione in una situazione del genere.- commento speranzosa. Loro abbassono la testa lusingati dalle mie attenzioni.
-Mia Luna non abbiamo il permesso di chiamarvi con il vostro nome. Solo l'Apha può.- commenta lo stesso ragazzo di prima, senza alzare la testa.
Li fisso sbalordita. Alpha?
Guardo i gemelli che mi fissano impassibili.
Voglio delle risposte adesso.
-Gwendolyn.- afferma la voce roca e sexy del mio Alarick.
Mi volto verso la porta del bar e lo vedo fissarmi ansioso. Si avvicina velocemente insieme al ragazzo biondo che ho visto alla gara di torte di mia nonna. Insieme a loro ci sono altre due ragazzi.
Appena si avvicina mi prende per i fianchi, stringendomi a se.
-Stai bene? Cosa hanno fatto?- domanda velocemente con uno sguardo carico di odio e una voce fredda e tagliente.
Addolcisco lo sguardo e mi metto in punta di piedi baciando le sue labbra calde e morbide. Mi è mancato.
Lui ricambia velocemente.
Mi stacco poco dopo con l'affanno e lo fisso.
Ha lo sguardo meno pericoloso.
-Niente tesoro. Io sto bene. Davvero. Tutti nel bar mi hanno difeso. Sul serio stavo protetta.- affermo sincera mentre gli accarezzo le braccia possenti. Avevo ragione, è più grosso.
Lui annuisce e sposta lo sguardo verso i gemelli. Oh oh.
-Voi. Come avete osato portare via Gwen da casa? L'ho fatta rimanere rinchiusa apposta per evitare tutto ciò. L'avete servita a quei bastardi su un piatto d'argento.- esplode furioso mentre la folla si allontana di un passo. Oh oh.
Ryan e Seth si alzano e fissano Alarick determinati.
-È nostra sorella. Abbiamo tutto il diritto di trovarla. O di portarla dove vogliamo. Volevamo solo stare insieme a nostra sorella. Stiamo nel nostro territorio non pensavamo che loro sarebbero arrivati fin qui.- afferma Seth con l'approvazione di Ryan. Alarick ringhia furioso.
-Sarà anche vostra sorella ma lei è mia. Mia e di nessun altro.- afferma scuro in volto mentre mi stringe a se.
La folla fa decisamente molti passi indietro.
I gemelli lo guardano torvo.
Non mi piace proprio per niente questa situazione.
Appoggio la testa sul petto di Alarick e gli massaggio i muscoli delle braccia in tensione, cercando di calmarlo.
-Tesoro. Stai calmo. Non mi piace vederti litigare con loro.- sussuro sincera mentre lancio uno sguardo ai gemelli che mi fissano dolcemente.
Alarick mi fissa furioso.
-Ti hanno messo in pericolo. E hanno disubbidito ai miei ordini. Tu non puoi uscire di casa Gwen per quello che è successo prima. Ti hanno esposta a un pericolo che poteva essere evitato.- sbotta furioso guardando male i gemelli. L'ansia inizia a divorarmi. Non vorrà fargli del male vero?
Inoltre perché gli devono obbidire?
Alarick sposta lo sguardo su di me e mi accarezza i capelli gentilmente. I suoi occhi ritornano ad essere celesti. Prima erano neri.
-Va tutto bene Gwen. Non voglio fargli del male. - commenta sincero mentre li guarda come avvertimento. Non gli vuole fare del male ma gli farà sicuramente il culo appena possibile.
Meglio di niente. Sospiro sollevata e gli circondo il collo con le braccia. Bacio velocemente il suo collo e mi stringo a lui.
Troppe cose in poche ore. Ho la testa che mi scoppia.
Alarick mi prende in braccio e mi accarezza la schiena.
Forse ho capito perché Alarick mi vuole tenere all'oscuro da questo segreto.
Anche senza sapere niente, mi trovo già nei casini.

Momento autrice.

Amori miei. Anche questa volta vi ho fatto aspettare. Sono imperdonabile.
Ma voi comunque sapete che io vi amo immensamente. Quindi spero in un perdono.
Beh che dire del capitolo? Niente. Non dico niente perché è diviso in due parti quindi amen. Non commento. Spero lo facciate voi.
E niente sono distrutta.
Buonanotte dalla ritardataria.
Un bacione enorme.
Marika.

P.s. spero in tanti commenti. Nell'altro capitolo ne ho ricevuti in tanti. Quindi continuate cosi.
Ah per eventuali errori grammaticali non vi preoccupate che appena posso correggo tutto.

 Ah per eventuali errori grammaticali non vi preoccupate che appena posso correggo tutto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Alpha Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora