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È passato un mese dal matrimonio con Sophia. Un mese dopo il giorno più bello della mia vita.

Sophia è la ragazza che amo. Sono pronto per creare una famiglia con lei.

C'è un problema. Lei non può avere bambini.

Ci abbiamo provato un po' di volte ma niente.

Per questo siamo qua, in un centro di adozione per adottare una bambino.

«Buongiorno signori Payne» ci salutò una donna di mezza età «accomodatevi»

Io e Sophia ci sedemmo sulle poltrone vedi davanti alla scrivania.

«Passiamo subito al dunque. Voi vorreste adottare giusto?»

«Certo. Ecco perché siamo qui» disse Sophia accanto a me « ci piacerebbe avere un bambino di 4 anni. È un età perfetta. Non è né troppo piccolo né troppo grande»

«Si » la donna si mise a scrivere qualcosa al computer e poi disse

«Abbiamo una bambina di 4 anni. È qua da noi da 2 mesi. Si chiama Luna»

La signora ci mostrò la sua foto. Era una bambina con i capelli biondo scuro e la pelle un po' scura. Magrolina. Gli occhi erano color nocciola.
Nella foto teneva un orsacchiotto bianco, grande almeno quanto lei

« È stupenda» sussurrò Sophia accanto a me mettendosi la mano davanti alla bocca

« È una bambina molto educata. Viene dal sud America ma è stata portata qua a Londra appunto due mesi fa. Mi spiace ma non posso raccontarvi molto della sua vecchia famiglia, queste sono le regole»

«Si capisco» dissi «allora quando possiamo procedere con l'adozione?»

«Possiamo anche adesso. Oppure potete tornare tra qualche giorno cosi decidete bene»

«Noi abbiamo già deciso. Vero Liam?» disse Sophia guardandomi

«Si è vero» sorrisi

«Bene allora io preparo i documenti e poi tra due giorni porterò la bambina da voi»

«Si perfetto » dissi

.......

Dopo aver firmato i vari documenti, insieme a Sophia torniamo a casa.

Entrati dentro casa una piccola creatura corre verso di noi per poi scivolare sul pavimento

«Ciao amico» saluto Ralph il nostro cane «non hai fatto casini vero?»

È metà novembre e fa molto freddo

«Liam io preparo il pollo a pranzo. Per te va bene?» mi chiede Sophia

«Qualunque cosa farai sarà buonissima» le dico stampandole un bacio sulla guancia

Lei va in cucina per cominciare a cucinare e io mi siedo sul divano

Comincio a pensare alla bambina che dobbiamo adottare. I nostri manager erano d'accordo sull'adozione di un bambino. Ma anche se non lo fossero io lo adotterei lo stesso. È un sogno cominciare a formare una famiglia con Sophia.

Il mio telefono squilla e sullo schermo compare il nome "mamma" eccola qua che vuole sapere tutto

"Pronto"
"Liam!" esclama
"Ciao mamma, è una bambina"
"Oh caspita!! Ha 4 anni quindi?"
"Si ha 4 anni"
"Oh cielo oh cielo!! Non vedo l'ora di vederla. Sarò nonna!!"
"Si mamma, sarà da noi tra due giorni"
"Oh cielo! "
"Mamma calmati, andrà tutto bene"
"Certo Liam. Adesso vado a preparare il pranzo"
"Un bacio"
"Ciao Liam"

.............

«Liam è pronto» Sophia esclama dalla cucina

Insieme ci sediamo a tavola e cominciamo a mangiare

«Dobbiamo cominciare a comprare delle cose per la sua camera. Non ha neanche un letto» propongo

« Si. Io pensavo di prendere solo un semplice letto. Non sappiamo che colore preferisce per la camera eccetera»

«Ma ha solo 4 anni! Cosa deve decidere?»

« Guarda che voglio che si senta a casa e al suo agio. Magari a lei non piace il rosa e se noi arredassimo la camera di rosa a lei non può piacere e...»

«Sophia calmati! Andrà tutto bene davvero»

« Si, forse mi sto preoccupando troppo»

..........

Oggi dovrebbe venire la signora dell'adozione a portare la piccola Luna da noi.

Nella sua camera c'erano mobili in legno così se voleva cambiare colore potevamo dipingerli

Sophia non ha dormito quasi tutta la notte e per la mia sorpresa ha cucinato una torta alle pesche alle 2 di notte

Il campanello suona e Sophia si precipita ad aprire la porta

Io mi alzo dal divano e vado verso di lei

«Buongiorno» ci saluta la donna

«Buongiorno signora» dice Sophia stringendole la mano

«Mi chiami pure Susan» dice la donna

« Salve Susan e tu...tu ti chiami Luna giusto» dice Sophia guardando la piccola bambina affianco a Susan

La bambina tiene davanti a se l'orsacchiotto bianco come per proteggersi

I lunghi capelli sono legati in una coda e con si suoi occhi guarda curiosa Sophia

Non dice nessuna parola si limita ad annuire

«Beh allora accomodatevi» Sophia conduce Susan e Luna nel salone

«Ecco questa è la borsa con alcuni vestiti di Luna, non ne ha molti» Susan mi porge una borsa gialla un po' rovinata, io la prendo e la poso da parte

«Mh...c'è qualcosa che dobbiamo sapere di Luna prima che lei se ne vada?» chiedo

«Si. Beh...preferirei che la bambina non ascoltasse »

«La porto in cucina» dice Sophia «allora Luna, vuoi assaggiare la torta di pesche che ho preparato?» dice Sophia rivolgendosi alla bambina

Luna annuisce e segue Sophia in cucina, sempre tenendo il suo orsacchiotto

«Beh allora...» comincia a parlare Susan « Luna è molto educata. Non parla molto però, quasi mai, a me ha rivolto la parola soltanto due volte. Poi non si stacca mai dal suo orsacchiotto che c'è l'ha già da quando era nel suo paese nel sud America. Ha solo 4 anni ma è una bambina sveglia e non dimostra la sua età, sembra almeno che ha già 6 anni. Mh...ha ancora usanze che aveva nella sua vecchia casa, non è abituata a vedere una città moderna come la nostra, non ha visto mai una TV, negozi pieni di cibo e cose comuni per noi. Lei viveva in un paese povero e spesso viveva senza cibo. Beh credo che sia tutto, ma se c'è qualcosa che deve chiedermi mi può sempre chiamare, il mio numero ce l'ha» mi porge un biglietto « adesso vi lascio con la bambina. Arrivederci»

Accompagno Susan fino alla porta e quando è uscita vado in cucina per salutare bene la bambina

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