TRASCINATI DAL DESTINO

9.

AMBRA

I giorni passano in fretta e arriva giovedì.
Il mattino,in attesa di andare a lavoro decido di studiare un po' ma non mi riesce,sono troppo agitata all'idea di rivedere Enea.
Da quella sera,quando mi ha riaccompagnata a casa, non ci siamo più visti né sentiti.
Volevo che mi cercasse lui,che sentisse quella voglia di parlarmi o vedermi dato che le volte precedenti ero stata sempre io a fare la prima mossa.
Ma a quanto pare non c'è stata quella curiosità,mi sento già in imbarazzo all'idea di trovarmelo davanti.
Decido che non riesco proprio a concentrarmi per studiare quindi mi cambio e vado a fare una corsetta.
L'aria fredda mi riempie i polmoni e nonostante fatichi a respirare,continuo a correre fino al momento in cui incontro Andrea.
Ci fermiamo affannati,anche lui stava correndo.
"Ei Ambra,non sapevo corressi." Mi dice sorridendo.
Evidentemente date le mie forme nessuno pensa che io faccia attività fisica,la cosa che non sanno è che le mie forme sono muscoli e sono molto tonica.
"Andrea!" Lo saluto con un bacio sulla guancia. "Sai,non si finisce mai di conoscere una persona" accenno un sorriso?
"Hai ragione,prima o poi ti conoscerò meglio." Quell'affermazione mi prende alla sprovvista,non sapevo fosse così determinato. Mi piacciono i ragazzi determinati.
"Io sto tornando a casa,ti va di accompagnarmi e  fare un pezzo insieme a me?" Gli chiedo indicando la strada che stavo percorrendo.
"Certo,ma sappi che non puoi battermi" mi fa l'occhiolino e inizia a correre,mi lancio al suo inseguimento e in meno di quello che pensavo siamo già arrivati davanti casa.
"Mica male ragazza,sei veloce." Dice con la voce mozzata.
"Modestamente" gli sorrido.
Entro in casa e mi preparo velocemente,arrivo a lavoro con dieci minuti di anticipo e c'è un sacco di gente fuori che aspetta i Red thread per fare foto e farsi firmare le loro copie del cd.
Mi preparo ad accoglierli quando mi arriva un messaggio.

È stato bello incontrarti,mi hai migliorato la giornata. Andrea

Decido di rispondergli subito.

Anche a me ha fatto molto piacere. È da rifare.Ambra

Sento un soffio sfiorarmi il collo.
"A chi scrivi?" Mi dice una voce vicina all'orecchio.
Riconosco immediatamente il suono della voce. Enea. Nascondo velocemente il telefono e mi giro.
"Quanta fretta"dice guardando la tasca dove ho riposto il cellulare.
"Ciao anche a te" gli dico in tono sarcastico. Dietro di lui si riuniscono gli altri componenti della Band.
"Ragazzi lei è Ambra" uno ad uno si presentano. Sono tutti bei ragazzi,vedo da vicino Luca e mi riprometto di fargli una foto di nascosto da mandare a Emma.
Si accomodano dietro il tavolo davanti al quale si forma una lunga fila di persone.
Osservo tutte le persone che si fanno avanti e noto che molte sono bellissime ragazze. Ma cosa mi ero messa in testa? Pensavo di poter piacere ad uno che può avere chi vuole e quante ne vuole? Sono proprio una stupida. Di fianco a certe ragazze che passano mi sento piccola come un granello di sabbia.
I componenti della Band sono tutti gentilissimi,firmano autografi,fanno foto,sono molto disponibili.
Alla fine del firma copie la folla si dirada e i Red thread raccolgono le loro cose.
Tutto sommato è passato velocemente il pomeriggio.
All'improvviso mi sento tirare per un braccio.
Enea mi trascina in fondo alla libreria dietro alcuni scaffali,mi ci appoggia contro e a denti stretti sussurra "non riesco più a resistere".
Le sue labbra si appoggiano bramosamente sulle mie,non mi stacco,desideravo da troppo tempo questo momento.
Mi bacia avidamente come se gli mancasse l'aria e la mia bocca fosse l'ossigeno.
Le sue mani risalgono sulla mia schiena sotto la maglietta e lì si fermano.
Ci stacchiamo con il respiro affannato. Il cuore mi batte forte e una strana sensazione mi si propaga nello stomaco.
"È tutto il pomeriggio che aspettavo di farlo" ammette dandomi un'altro bacio leggero.
"Sono contenta che tu lo abbia fatto" ammetto a mia volta.
"Aspetto che finisci il turno,ci vediamo fuori" mi accarezza dolcemente e si allontana.
Mi prendo un minuto per ricompormi e per cercare di non strillare dalla felicità,dopodiché torno all'entrata del negozio e attendo che arrivino le 20.