Capitolo 2.

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Non ci posso credere, sto mangiando del caviale al "The star", è uno dei ristoranti più prestigiosi e lussuosi di Londra. Ogni volta che ci passavo davanti avrei voluto prendere qualcosa da mangiare, ma non ho mai avuto abbastanza soldi per permettermelo. Ora però sono qui, lui è davanti a me, mi ha invitata a uscire questo sabato. Ovviamente non potevo non accettare, un ragazzo così affascinate e gentile.
Quando finisco di mangiare, comincio a guardarlo, quanto è bello. Poi mi accorgo che anche lui alza lo sguardo e i nostri occhi si incontrano. Ci baciamo.
-Driiiiiin driiiiin- NO! In un momento così appassionante mi suona il telefono, lo prendo, mi cade di mano. Apro gli occhi.
Accidenti, stavo sognando! E non era il mio telefono a suonare, ma la mia sveglia.
Sono già le 07.00, devo prepararmi e andare all'università, anche se ci lasciano del tempo libero per potere scrivere i nostri lavori di maturità. Oramai siamo agli sgoccioli, ancora due settimane e sarà tutto finito. Comincerà una nuova vita.
Vado in bagno a prepararmi, questa mattina ho voglia di mettermi la mia gonna bordeaux con i fiori e una magliettina nera, semplice. Anche se di solito indosso sempre i pantaloni, ma oggi mi sento felice e ho voglia di fare qualcosa di diverso.
Mi trucco un po' di più, metto il mascara nero e un rossetto rosso opaco. Poi mi guardo allo specchio, quasi non mi riconosco, cosa mi sta succedendo? Non mi metto mai così in tiro per andare all'uni. Ma oggi sento qualcosa nell'aria, e anche qualcosa in me.
Ripenso al sogno fatto poco prima, non riesco a compiacermi per il fatto di aver sognato un ragazzo. Non mi era mai successo.
-Charlotte...charlotte, ci sei o stai ancora dormendo? Oppure stai pensando a Mr Biondo?- Jenny fa un grande sorrisso, mentre versa il latte in una tazza con i cereali.
-Ehm..ciao..io non stavo pensando a nessuno, sono solo stanca, ieri ho studiato fino a tardi.- Le rispondo prendendo una tazza e rovesciandoci dentro del caffè.
-Lo sai che con me puoi parlare di queste cose, anzi, sarebbe normale se ne parlassimo.-
-Jenny, non c'è niente di cui parlare perché non succede niente. Se mi piacesse un ragazzo te lo direi subito.- Le rispondo, un po' snervata per la sua curiosità. Lo so che lei non lo fa per impicciarsi, però a me non piace parlare di ragazzi, ho sempre preferito stare da sola e parlare di altro.
Nel frattempo, la mia amica esce di casa per andare anche lei all'università; non andiamo nella stessa, perché lei studia medicina e io giornalismo.
Resto a casa ancora per una quindicina di minuti, così ne approfitto per leggermi un libro: Un amore improvviso, di Kevin Steel. È un libro che mi ha prestato Jenny una settimana fa, mi ha detto di leggerlo perché è bellissimo e io le credo, anche se non è molto il mio genere, preferisco storie di gialli o avventure. Ma dopotutto non mi dispiacciono le storie d'amore nei libri, e sottolineiamo nei libri.
Alla fine il tempo è passato in fretta, perciò vado a prendere la mia macchina e mi dirigo all'università. Nel tragitto metto un CD di Adele, è una cantante che mi piace molto. Ma la canzone parla d'amore, perciò il mio pensiero va di nuovo automaticamente al ragazzo biondo. Non ce la faccio più, l'ho visto solo ieri, non lo avevo mai visto prima, e mi sta facendo questo strano effetto. Non riesco a capire, sono così confusa. La mattinata sta passando molto velocemnte, sono andata in biblioteca per finire il lavoro di maturità, dove mi sono anche incontrata con Alice e Cloé, le mie due amiche dell'università da quattro anni. Anche loro sono all'ultimo anno, e come me non vedono l'ora di finire.
-Cosa pensate di fare dopo la laurea?- Chiede Alice a me e Cloé.
-Bhe..a me piaceebbe trovare un lavoro nell'ambito dell'arte.- Risponde Cloé.
-A me piacerebbe trovare lavoro in una redazione di moda.- Rispondo io.
Già, amo la moda e scrivere, quindi sarebbe un lavoro perfetto.
Invece ad Alice piacerebbe andare a Parigi ad imparare il francese, deve essere proprio una bella città. Io non ci sono mai stata, ma un giorno la visiterò.
Anche il pomeriggio passa in fretta, e ora sono già le 16.00, le lezioni sono finite. Non è stata una giornata pesante. Poi per fortuna sta sera non devo l'avorare! Almeno potrò studiare con calma.
Sento il mio telefonino che vibra nella mia borsa, così lo prendo. È un messaggio di Jenny, mi dice che ha una notizia importante da dirmi.
All'inizio mi preoccupo, non so cosa potrebbe volermi riferire di così importante. Spero che non sia successo nulla di grave. A questo punto mi affretto ad andare a prendere l'auto e torno a casa.
Jenny è seduta al tavolo in cucina, appena mi sente viene di corsa da me, mi abbraccia e si mette a fare salti di gioia.
-Non ci crederai mai Charlotte, e all'inizio non ci volevo credere neppure io, ma ora ho realizzato che è tutto vero!-
-Santo cielo Jenny, mi hai fatta preoccuoare, pensavo che fosse successo qualcosa di grave.-
-Ma no, cosa pensavi?! Tu ti preoccupi subito. Sono stata invitata alla festa di Nate!-
-Nate?- Rispondo io sorpresa.
-Sì, Nate Cavanaugh, uno dei ragazzi più ricchi della mia università, in più fa anche il modello. È troppo bello. Fa una festa per festeggiare la fine della scuola e inaugurare un nuovo inizio.-
-Wow, che fortunata, ma come mai sei sorpresa che ti abbia invitata? Non fa una festa aperta un po' a tutti?.- Le chiedo, daltronde quando qui fanno delle feste invitano mezzo mondo, anche gente che non conoscono personalmente, sono amici di amici.
-Oh no, mi ha dato un biglietto personalizzato, e mi ha detto che posso portare anche un'amica o un amico. Sarà una festa chic, nella sua lussuosa villa.-
-Ah, che bello, sono felicissima per te.-
-Devi essere felice anche per te, perché a me piacerebbe che venissi anche tu.-
-Io? Ma non lo conosco neanche.-
-Dai non fare l'associale, ci divertiremo un sacco, poi potremo fare nuove amicizie!-
-E va bene verrò alla festa, ma lo faccio solo perché sei mia amica e ti voglio bene.-
Così, alla fine, mi convince ad andare a questa super festa del suo compagno di scuola. Però dovrò comprarmi un bel vestito di una buona marca, visto che sarà una festa di lusso da quel che mi ha detto Jenny.
Alla sera mi metto un po' a studiare, ma poi io e la mia coinquilina decidiamo di guardare un film, perché nessuna delle due ha veramente voglia di stare con la faccia sui libri.
I giorni successivi passarano tranquilli come tutti i miei giorni qui all'università, io continuo a studiare ed a lavorare tre volte alla settimana alla boutique e per fortuna non ho mai fatto tardi.
Il ragazzo biondo non l'ho più visto dalla prima volta al negozio, perciò i miei pensieri verso di lui cominciarano a diminuire.
Ciò nonostante, il giorno prima della consegna dei diplomi arrivò, anche se sembrava così lontano, è già qui. E io non vedo l'ora del 2 luglio, la consegna vera e propria dei diplomi.

...Continua...

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