epilogo

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罪=senso di colpa

La sigaretta che aveva in mano si stava pian piano spegnendo, ma il ragazzo non ci fece caso.
Stava guardando quella tomba, la sua tomba.
Sentì un fruscio di fianco a se, ma era troppo concentrato a guardare quella lapide.

Emily Jessica Heynes
1998-2016

Tre parole, otto numeri, diciotto lettere.
Quella giovane ragazza, che lui aveva imbrogliato, a cui lui aveva mentito.
Non riusciva a credere che, tre metri sotto terra, in una bara di legno, ci fosse lei, quella dolce ragazza dai corti capelli neri e le orecchiette da gatto.
Delle lacrime scesero dai grandi occhi neri del ragazzo, si sentiva un mostro.
Sentì qualcuno stringergli la mano, e vide il dolce volto dell'unica ragazza che aveva mai amato, Victoria.
«non è colpa tua» gli ripeteva spesso la sua amata, ma lui non le credeva.
La colpa era completamente ed esclusivamente sua, e avrebbe dovuto convivere con questo straziante senso di colpa.
« addio piccola, la vita è stata così ingiusta per te, troppa sofferenza per un anima fragile come la tua.
Spero che un giorno tu possa perdonarmi per quello che ti ho fatto, mi dispiace così tanto, non ti dimenticherò mai, e mai dimenticherò tutto quello che hai fatto per me, vorrei tanto aver saputo amarti come meritavi.»
Il ragazzo aveva le lacrime agli occhi quando finì di parlare, e, insieme alla sua amata, uscì da quel lugubre cimitero.


S/r
questa è la fine buh buh, mi sentivo in vena di scrivere cose triste quindi eccolo qui. la storia è finita, ringrazio con tutto il mio cuore chi ha letto questa "storia„ vi sono grata.
addio,,

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