Intro - I will help you remember
'Oh, speriamo di non essere in ritardo!' borbottai io mettendo il cellulare in borsa. Era notte, quasi l'una del mattino, e stavo tornando a casa. In strada non c'era nessuno. Feci una corsa sul marciapiede. Avevo tante cose in testa, lavoro, dovevo badare alla casa. Una sola cosa mi distolse da essi: una forte luce davanti a me, una frenata, un grande botto e poi più nulla.
POV ragazzo
Stavo ritornando a casa da una festicciola, quando per puro caso vidi una sagoma stesa per terra, e una macchina che sgommava per andarsene.
Percorsi tutto il marciapiede per poi andare a soccorrere la ragazza.
'Stai bene? Rispondimi ti prego!' esclamai mettendo la mia mano sul viso di quella povera ragazza. Mi risollevai da terra, tolsi il cellulare dalla tasca del giubbotto e digitai nella tastiera 118. Aspettai. Quelli furono i minuti più lunghi della mia vita, ma poi due fari i lontananza fecero tornare la speranza.
POV Miriam
Aprii piano piano gli occhi, ero su un letto bianco. La stanza era bianca, e così lo erano anche i mobili. Ero forse morta? Cosa mi era successo? Vidi un ragazzo affianco a me, seduto su una sedia. Moro, riccio, il colore degli occhi non lo potè vedere per via delle mani poggiate sopra di essi. All'incirca poteva avere 19 anni. Ero curiosa.
'Scusa, chi sei?' bisbigliai io toccando la mano del ragazzo, che era appoggiata sul lettino.
'Oh grazie, ti sei svegliata!' esclamò lui, spalacando gli occhi verdi, prendendomi una mano.
Che occhi belli che aveva.
Arrossii.
'Chi sei?'
'Beh, non sò come definirmi'
'Come scusa?'
'Qualcuno ti ha investito, io ti ho soccorso e ora siamo quà in ospedale'
'Oh'
'Non ho saputo come fare' disse lui con gli occhi lucidi.
'Non preoccuparti, hai fatto già tanto, non mi sarebbe piaciuto passare gli ultimi attimi della mia vita sull'asfalto' sorrisi.
'Come ti chiami?' dissi sorridendo ancora.
'Harry' 'E tu come ti chiami?' chiese lui.
'Io...' mi interruppi abbassando la testa.
'Io... io mi chiamo...'
'Buongiorno' esclamò un dottore, spalancando la porta.
'Che stà succedendo?' chiesi io preoccupata. Come facevo a non ricordarmi come mi chiamo? 'Vedi, Miriam' disse lui sedendosi.
'Tu hai avuto una perdita di memoria' abbassò la testa.
'Cosa?' esclamai io scattando sul letto.
'Temporanea' Sospirai.
'Dottor. Johnson, la attendono' disse un'infermiera sporgedosi dalla porta.
'Ora devo andare' disse il dottore allontanandosi. Restai per un paio di secondi a fissare lo specchio che era affianco a me. Come era possibile? Chi ero?
'Se vuoi' disse Harry avvicinadosi a me.
'Ti aiuterò a ricordare' quell'affermazione mi tirò su di morale.
'Grazie mille, Harry' esclamai abbracciadolo.
Beh, non lo conoscevo, ma quando lo abbracciai sentii una strana senzazione. Stavo bene.
