Butterflies

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Quel giorno di fine marzo il sole splendeva sopra Hogwarts.
Gli alunni camminavano nei giardini, beandosi del calore che da tempo non si vedeva in Inghilterra.
Accompagnati dal canticchiare degli usignoli, che erano finalmente tornati a posarsi sui rami più alti degli alberi, i ragazzi parlavano, si rincorrevano, leggevano libri alle ombre delle querce e ridevano.
Niente sarebbe riuscito a rovinare loro quel caldo sabato, pensavano.
Ma si sbagliavano, perché erano appena scoccate le tre del pomeriggio, che un urlo si diffuse nel cortile, facendo vibrare l'acqua del Lago Nero.
-Potter! Vieni subito qui, razza di idiota!- la voce di Lily Evans risuonava per i prati, mentre quest'ultima rincorreva come una furia, con la bacchetta nella mano destra, il bel James, facendo scansare i terrorizzati primini.
-Vedete, signori e signore, alla fine corre anche lei dietro a me! Ce l'ho fatta!- urlò James, scatenando l'ilarità generale.
-Se ti prendo sei morto, Potter!- strillò la rossa, cercando, invano, di raggiungerlo.
-È già pazza di me!- rispose Potter alla folla di persone che ormai aveva rinunciato a leggere un libro e a passeggiare in tranquillità e si godeva la scena, ridendo.
-AAAARGH!- con un salto, la Evans era riuscita ad aggrapparsi alla schiena di James e lo aveva fatto cadere a faccia in giù, ad un metro dal Lago Nero.
Il poveretto, che cercava di non disintegrarsi gli occhiali, mugugnò qualcosa di incapibile, non affatto felice della scomoda posizione in cui si trovavano.
Dal canto suo, Lily rideva, seduta sopra la muscolosa schiena del moro.
-Hai intenzione di stare tutto il giorno sopra di me?- domandò Potter, sputacchiando l'erba che gli era finita in bocca cadendo.
-Se sarà necessario..- rispose la rossa, ghignando.
A quelle parole, il grifone sbuffò.
Certo, non gli dispiaceva avere la Evans sulla schiena, ma la sua splendida faccia rischiava di sciuparsi.
Con un pò di fatica, riuscì a mettere le mani a terra e a sollevarsi.
Lily rischiò di cadere, e quando si accorse cosa stava tentando di fare il moro, cercò di spingerlo nuovamente a terra.
Ma quello che fece il ragazzo fu ben altro: in un modo che solo Godric sapeva come, si voltò di colpo, sbilanciando Lily e facendola cadere definitivamente sopra di lui.
La rossina ebbe la decenza di mettere le mani a terra, prima di schiantarsi contro il bel viso di James.
Fischi risuonarono nell'aria, da chi li fissava da prima.
Sembravano proprio adatti per uno di quei film babbani.
Dietro di loro il sole si rifletteva sulle acque del Lago Nero.
Il leggero vento soffiava tra le chiome degli alberi, strappando via le poche foglie che erano cresciute in quel mese.
Gli uccelli canticchiavano e le api si posavano sui fiori che avevano appena iniziato a sbocciare.
Lily rimase qualche secondo così, sdraiata sopra colui che odiava, prima di rendersi conto quel che stava facendo.
Arrossì lievemente, sperando di non essere stata vista, e tolse lo sguardo da quegli occhi color nocciola così profondi, in cui era quasi affogata.
Si rimise in piedi e, prendendo le sue cose se ne andò, lasciando il povero James a terra, il profumo di lei ancora nell'aria.

TheHappyHippyGirl aveva chiesto una Jily, quindi eccola!
Questo sarebbe il primo capitolo di una storia che ho nelle bozze da tanto, ma che pubblicherò solo quando avrò terminato la dramione. (Manca ancora pochissimo)
Quindi se vi fa piacere continuarla, la pubblicherò.
Baci,
Accio_Firebolt_

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