COME LE MANDORLE

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Ho sognato di una vita insieme: una mano da accarezzare, i tuoi baci da sussurrare... tra le lenzuola, intrecciati come rose ed edera nobile, avvinghiati al nome dell'altro, mentre sgraniamo una passione.
Ho sognato e d'amarti e di perdermi nei tuoi occhi tristi, abbandonati e abbracciati sul letto disfatto. poi le tue palpebre si socchiusero ed io tornai a guardarti addormentata sul mio petto.

eri una mandorla... e ti Spaccai il guscio.

In quella vita onirica ho sognato che fossi il motivo di ogni mia rassegnazione, il motivo di ogni parola.
ho sognato anche d'amarti e di essere amato: infossati in quel letto, oltre ogni cuore, ho sognato di tenerti per mano, labbro su labbro, occhi negli occhi, due battiti asincroni e correlati.
Ho sognato di sognare te, e di riposare dolce.

Ho sognato... questo è quanto: ho sognato una vita, in uno spazio d'ore, in un mondo non mio. Il tuo viso si è confuso nel sonno, le tue carezze sono ormai graffi, le mie labbra sono amare, ho dimenticato il tocco della tua carne: non ricordo cos'era amarti.
ho aperto gli occhi, ho guardato il soffitto, poi la finestra, il sole ha bruciato le mie iridi stanche, ho guardato l'orologio, l'ho trovato buffo: ho cercato i contorni del tuo viso nella memoria grezza ed ho saputo solo che ho sognato di una vita... e non ricordo altro.

MANDORLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora