L'appuntamento

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ERIKA:
Era una delle solite calde giornate d'estate, ed io stavo tranquillamente camminando per le strade del quartiere. Ad un certo punto sento una musica provenire dalla mia borsa, così mi cimento per cercare il cellulare. Appena preso noto il nome sulla schermata "KYOYA♥" e mi scappa una sorriso.
《Pronto?》 Chiedo io con voce incerta. 《Cagnolino..》 dice dall'altra parta l'unica voce che non confonderei con nessun'altra. 《TI HO DETTO DI SMETTERLA DI CHIAMARMI COSÌ!!》Urlo in risposta, mentre le persone in strada si girano a fissarmi. Sento una risatina sadica dall'altro lato del telefono.
《Cagnolino, non essere scortese. Sai che mi fai innervosire. Comunque hai da fare oggi?》 Dice lui con una voce annoiata che non noto per la mia felicità. MI HA DAVVERO CHIESTO DI USCIRE? Mi scappa un gridolino e subito mi copro la bocca imbarazzata che posso avermi sentito. 《Allora ci vediamo alle tre alla fermata dell'autobus, e cerca di non tardare, sai che odio aspettare》 dice il ragazzo prima di attaccare e lasciarmi con un palmo di naso. Corro a casa a cambiarmi, è l'una e mezza, posso farcela in un ora a mangiare e prepararmi? Certo, tutto per kyoya.
Prendo un vestito fiorato, sul viola che mia madre mi aveva regalato allo scorso compleanno e lo abbino ad un paio di ballerine nere. Poi corro a prepararmi il pranzo mangiando solo dei takoyaki, ma quando addento il primo boccone una buona parte di sugo finisce sul mio vestito appena indossato. "CAVOLO!! TUTTE A ME OGGI?!" Penso mentre corro in camera a cambiarmi. L'orologio batte le due e mezza nel momento in cui io esco di casa perfettamente pronta. Mi incammino verso la fermata e mi siedo sulla panchina sperando che kyoya arrivi a momenti. Possono cinque minuti e kyoya non arriva, ad un certo punto verso le quattro vedo passare takeru e lo saluto attirando l'attenzione su di me. 《Ehi takeru, hai visto kyoya?》 Chiedo io sorridente. 《Devo averlo visto alla fermata precedente a questa.》 Dice lui indicandomi la strada. Lo saluto e inizio a correre lì, e se avessi capito male il punto d'incontro?

Arrivo alla fermata con il fiatone e ormai sono le quattro e mezza. Vedo kyoya (*^*) appoggiato ad un palo stringersi nel suo giacchetto e guardarsi intorno con aria spensierata, finché non si gira dalla mia parte. Appena realizza che sono li si avvicina con passo deciso e una smorfia scocciata sulla faccia. 《Ti sembra questa l'ora di arrivare?!》 Inizia lui l'ennesima discussione. 《Scusa avevo capito mal...》 neanche riesco a finire che mi interrompe 《 TU NON DEVI PERMETTERMI DI ARRIVARE TARDI, CAPITO CAGNOLINO?!》 Mi urla contro. A queste parole gli occhi si riempiono di lacrime ed io cerco di trattenere qualche singhiozzo finché non scoppio in lacrime e mi fiondo sul primo autobus passato in quel momento. Dal finestrino vedo la faccia di kyoya che si guara in torno preoccupato. Finché i nostro sguardi no si incontrano. I suoi occhi freddi come il ghiaccio. E i miei bagnati dalle lacrime. Mi volto e chiudo gli occhi. Scendo alla prima fermata che mi capita, correndo e a volte inciampando. Mi siedo su una panchina, sotto ad un albero di ciliegio. Guardo il panorama e le coppiette che passano di lì. Perché noi non siamo come loro? IDIOTA! STUPIDO DI UN KYOYA! Inizio di nuovo a singhiozzare, finché non sento una mano sulla mia spalla. Non voglio vederlo, mi farebbe stare male di nuovo. Ma lui mi toglie con delicatezza le mani dal viso e lo sposta nella sua direzione. Siamo faccia a faccia. Più vicini che mai. Lui si avvicina e mi bacia, un bacio dolce e passionale che mi affretto ricambiare. Appena staccati lui mi guarda con la sua solita faccia da superiore 《 per questa volta ti perdono, cagnolino》 dice infine. 《Idiota!》 Dico io ridendo. Ci alziamo e andiamo a prendere un gelato, anche se ho dovuto convincerlo un po' per farlo. Alla fine, ora, stiamo caminando per andare lì. Insieme. Mano nella mano. Sto forse sognando?

Wolf Girl And Black PrinceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora