Non Lo Dimenticherò

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Stavamo andando verso la scuola, io e Luca dopo che eravamo scesi dall'autobus ci siamo diretti verso l'aula da dove era iniziato tutto (più che altro era nella foresta ma vabeh).

Stavo pensando a quello che era successo la sera prima. E pensai che se ero tra gente non mi avrebbe "attaccato", ma ovviamente mi sbagliavo. Dopo essere entrato nella mia classe mi sedetti nel mio posto è seguì la lezione fino alle 9:30 dove c'era l'intervallo. Andai verso la panchina dove mangiavo sempre il mio panino. Finito l'intervallo mi diressi verso la mia classe. Dopo circa 15 minuti vidi che la mia cartella non c'era più, guardai in giro nell'aula, ma niente. Alla fine mi accorsi che era fuori dalla finestra. La professoressa se ne era accorta e esclamò:
"Molto divertente Marco...!"
Io non dissi nulla.
"Vai dal preside!"

Mi diressi verso l'ufficio del preside, dopo essere arrivato il preside chiamò i miei genitori e così sono stato 50 minuti seduto a sorbirmi una stupida ramanzina  che non avevo neanche fatto. I miei genitori andarono via e io rimasi col preside che mi disse ancora qualche cosa. Dopo aver finito uscì dall'ufficio del preside e mi dirigevo verso la porta d'uscita della scuola (ormai finita). In quel momento successe quello che non volevo che succedesse, ovvero, lui era qui. I armadietti iniziarono a sbattere l'uno contro l'altro e anche a cadere per terra. Mi girai di scatto e vidi questa ascia "volante" dirigersi verso di me. Capì che non voleva solo infastidirmi e rapirmi. Ma quando aveva detto "Verrai con me" intendeva negl'inferi e sottrarmi la mia vita per sempre. Allora li iniziai a correre il più veloce possibile. Quando fui quasi alla porta di uscita, si chiuse. A un certo punto il mostro o il fantasma che voleva uccidermi si fece vedere. Era alto 2/2.50 metri ed era anche molto muscoloso e aveva una faccia molto spaventosa, camminava molto lentamente con l'ascia in mano.
La porta era chiusa e io non potevo fare nulla, allora mi sedetti per terra e aspettai la mia morte. Il mostro era davanti a me.

Marco: "Cosa vuoi *singhiozzi* da me!?"
Mostro: "ORA VERRAI CON ME"

Iniziai a piangere. Chiusi gli occhi, silenzio, solo silenzio. Quando apri gli occhi ero in un ospedale. Guardai cosa c'era scritto sul mio libretto:

Paziente Numero 65839
Stato: In coma da 1 mese
Causa: Taglio profondo nel petto, provocato da una lama, una scia o un coltello,ecc.

Finito di leggere ero spaventato.

(Passati 3 anni)
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Ora ho 18 anni e questo fatto lo ricordo bene.
Non lo posso dimenticare.

Sei sicuro di essere ben protetto?

Adesso è dietro di te

Girati e guardalo

Capirai quello che ho provato.

Spazio dell'autore:
•Ragazzi spero che la storia ci sia piaciuta, grazie per averla letta!
•Ci vediamo con altre storie!
•Ciao!
-Rufy

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