IL VERO INIZIO

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Dopo un' estate che giudicherei ridevole a dir poco tornai a scuola.
Nuova classe, nuove persone, si comincia da zero.
Sono sempre stato molto timido e poco interessato a fare amicizie quindi, appena entrato in classe, semplicemente dissi un timidissimo "Piacere" e mi sedetti al primo banco lato muro.
Iniziai a guardarmi intorno e mi accorsi che conoscevo di vista pochissime persone, pensai "mmm, meglio così" e aspettai l'inizio della lezione chiedendomi chi sarebbe stato il mio compagno di banco.
Rimangono tre posti liberi, due nel lato opposto della classe e uno accanto a me.
Entrano tre ragazze, due di corsa vanno al banco da due e dicono "mettiti accanto a quello", mi si siede accanto questa ragazza e la prima cosa che penso è "Ora inizierá a lamentarsi perchè non è accanto alle sue amichette del cuore, che palle", invece da quel che mi dice inizio a capire che non le vanno molto a genio queste due, Emily e Sasha.
I professori diedero il benvenuto a me e a un'altra ragazza, mia coetanea, che era anche lei nuova come me.
Dopo un'ora di quasi silenzio iniziai a parlare con la mia compagna di banco, scoprii il suo nome, Jess.
Passammo la mattinata a chiacchierare, lei mi parlava dei professori ed io le chiedevo pettegolezzi sugli altri compagni di classe anche se non mi disse quasi niente al riguardo.
La mia scuola è divisa in due parti, quella principale e il bunker (così lo chiamiamo), per qualche mese, a causa dei lavori che venivano fatti nel cortile, non si poteva andare da una parte all'altra e questo mi impedì di andare a trovare la mia vecchia classe che era nel bunker insieme ad altre poche persone con cui avevo legato nella scuola.
L'anno prima ci eravamo messi d'accordo io e due miei amici che se fossi bocciato avremmo fatto qualche uscita ogni tanto, inutile dire che non fu così.
Ben e gli altri non si fecero sentire per un mese circa lasciandomi ancora più solo.
Mi sentì abbandonato e ebbi una grande nostalgia della mia vecchia classe e delle loro bimbettate, questi qui erano delle mummie noiose.
Io e Jess eravamo molto simili, timidi e con un carattere difficile, inoltre eravamo i due isolati della classe. Non mi sembrava avesse amicizie lì dentro e iniziai a chiedermi come mai, in fondo era particolare, ma mi piaceva per quello.
Dietro di noi c'erano Duff e Dennis, Duff era simpatico ma immaturo mentre Dennis era strano forte, erano due secchioni lecchini dei professori, ma nonostante quello mi stavano simpatici.
Avevo scelto, come gli altri anni, di non fare religione visto la stupidità del tutto, perciò ogni volta uscivo da scuola quell'ora e stavo con gli altri che non la facevano (che poi i credenti non la facevano e gli atei sì, giustamente).
Durante queste ore iniziai a conoscere Emily anche se in realtà ci avevo parlato già quando il professore di arte l'aveva sbattuta fuori di classe, attraverso il vetro della porta avevamo chiacchierato un po' tramite gesti.
Mi prese il telefono e mi guardò che musica ascoltavo, sembrava ascoltasse musica simile alla mia ed io per scherzare le dissi "Quando è che ci sposiamo?", lei si mise a ridere e dopo un po' che si discorreva mi mostrò un agendina dove segnava tutte le frasi che le piacevano, molte prese da libri o da film.
Jess mi parlò non molto bene di lei dicendo che era persona che pugnalava alle spalle e che era una falsa, ma non riuscivo bene a capire perchè, quando poi mi disse che le aveva portato via Sasha. Mi disse che lei e Sasha erano migliori amiche e che dopo aver conosciuto Emily erano diventate un trio, che avevano formato un gruppo con altra gente di classe e che ad un certo punto, senza un motivo valido, l'avevano esclusa, questo era successo anche a Dennis che però non mi disse mai nulla.
Era un quadro molto sommario del tutto quindi non capivo se fidarmi o meno, mi fidai, ma cercai di non avere pregiudizi nei confronti di Emily nonostante tutto, conoscendola poi di più mi faceva fatica vederla come una stronza.
Intanto avevo ricominciato a uscire con Ben e controvoglia ero diventato rappresentante di classe, controvoglia perchè non volevo rotture di balle ma mi avevano quasi costretto a candidarmi e dopo mi avevano votato in parecchi, in parecchi coglioni.
Jess prendeva l'autobus da sola e la fermata era un po' lontana, così decisi di iniziare ad accompagnarla ogni tanto alla fermata dopo la fine delle lezioni e...
Mi iniziò a piacere.
Inizialmente non tantissimo, ma non mi sarebbe dispiaciuto avere una ragazza, per la seconda volta: ne avevo avuta una in prima superiore e non era andata molto bene, proprio no.
Mmm penso che prima di continuare sia doveroso parlarvi di Beth, la dolce e cara Beth.
È un po' lunga la cosa, se non vi frega potete passare direttamente alla parte 4.
A dopo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 08, 2016 ⏰

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