Crying lightning

487 22 10
                                    

Your past-times, consisted of the strange, and twisted and deranged

And I love that little game you had called crying lightning


Lily Luna Potter era fredda, incredibilmente fredda. Con due fratelli come i suoi ci si sarebbe aspettato di tutto: una personalità spumeggiante, focosa, imprevedibile. E invece lei era controllata, razionale e molto fredda. Calcolava tutto con una precisione che spaventava, attenta a commettere solo azioni che le avrebbero portato qualcosa in cambio. D'altronde, era pur sempre una Serpe.

Non si lasciava mai andare di fronte agli altri, nascondendosi sempre dietro a una maschera di perfetta impassibilità; nessuno poteva dire di conoscerla bene, anzi, nessuno poteva dire di conoscerla, nemmeno i suoi cugini. Era circondata da un'aura di mistero, e circolavano nella scuola storie su di lei, leggende, quasi fosse una creatura mistica inafferrabile: si diceva che ridesse solo le notti di luna piena, che avesse mandato al San Mungo un ragazzo che aveva osato sfidarla, che evitasse la luce del sole perché l'avrebbe bruciata e l'acqua perché l'avrebbe sciolta.

Scorpius Malfoy aveva deciso di saltare la cena, quella sera: qualcosa l'aveva attratto fuori, come una specie di calamita, e poi non ne poteva più dei continui sfottò di Potter e compagnia. L'aria fresca della sera era piacevole a contatto con la poca pelle lasciata scoperta dalla divisa; Scorpius infilò le mani nelle tasche dei pantaloni e rilassò le spalle: la preparazione per i M.A.G.O. era incredibilmente stressante, ed essere continuamente preso di mira dal clan pel-di-carota non aiutava ad alleviare la tensione.

Quando un raggio di luna la colpì, per lui fu come una visione. Lily Potter, di per sé, non era particolarmente bella: troppo bassa ed esile, gli enormi occhi quasi rossi troppo grandi per il viso sottile, puntigliato da un eccessivo numero di lentiggini. Aveva, però, un certo fascino animale, e alla sua sola vista i pensieri del ragazzo divennero abbastanza spinti. Se ne stava appoggiata ad un albero, divertendosi ad accendere fiammiferi – presi chissà dove – e vederli estinguersi lentamente, mentre masticava quella che sembrava la gomma più grande al mondo. Ogni tanto si puntava la bacchetta al petto e, poco dopo, iniziava a diffondersi una specie di grido acuto perfora-timpani.

« Quello è probabilmente il rumore più fastidioso che io abbia mai sentito » le disse, avvicinandosi.

« Te lo ha chiesto qualcuno? ». Aveva risposto senza nemmeno guardarlo, troppo impegnata ad osservare l'ennesimo fiammifero che si spegneva lentamente tra le sue dita. Scorpius si chiese se non provasse dolore: la punta dell'indice era rossa e lucida, ma lei pareva non farci caso.

« Fredda ». Questa volta la piccola Potter si girò a guardarlo, provocandogli una serie di brividi lungo la spina dorsale. Lei, probabilmente conscia dell'effetto che gli faceva, gli allungò una Gomma Bolla Bollente, e se ne infilò un'altra in bocca. Scorpius sollevò un sopracciglio: quella ragazza doveva essere d'amianto!¹

« Ti sbagli se pensi che nessuno mi abbia mai chiamato così prima d'ora. Ormai non è più un insulto ».

« Non era un insulto ».

Questa volta fu il turno di Lily di guardarlo sorpresa. « Vuoi provare una cosa? » gli chiese, facendolo girare verso di lei. Scorpius annuì, e lei gli puntò la bacchetta al petto, sussurrando velocemente un incantesimo a lui sconosciuto. Improvvisamente si sentì come pervaso da miliardi di piccole scosse, e un urlo acuto si propagò dal suo corpo: non proveniva dalla sua bocca, era come se fuoriuscisse dai suoi pori.

« Ti piace? » chiese Lily con gli occhi che le scintillavano. « L'ho chiamato Lampo Urlante² ».

Scorpius la fissò negli occhi, serissimo. « Lo adoro ».

Crying LightningDove le storie prendono vita. Scoprilo ora