La Divina Commedia

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"Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura

ché la diritta via era smarrita..."

disse preoccupato Dante Alighieri camminando di sera nelle campagne della sua Fiorenza. Il sole se n'era già andato, ed egli non portava un lume con sé. S'era allontanato troppo e si era smarrito nei dintorni di una foresta.

Così decise di salire su un colle; gli parve di vedere una leggera protuberanza terrena, probabilmente una collina, appena illuminata dalla Luna, volle arrivarci in cima per scorgere una possibile cittadina.

Riprese a parlare da solo come un matto.

"Ahi quanto a dir qual era è cosa dura,

esta selva selvaggia e aspra e forte,

che nel pensier rinova la paura!"  

Improvvisamente sbatté la fronte contro quella di un suo collega poeta, che stava camminando nella selva oscura, a far cosa, non si sa. Virgilio.

Virgilio, appena riprese conoscenza, sbottò:

"Ma và all'Inferno!"

E Dante ci andò. 

Tenne un diario, perché gli parve un'avventura interessante, e forse nel futuro, anche proficua.

Non fu facile attraversare l'Inferno, ma quando uscì esclamò felice:

"a riveder le stelle"

Era così entusiasta dell'esperienza, che vide la possibilità di scrivere un best seller.

Volle andare anche nel Purgatorio. Un'ansia incredibile lo accompagnò tutto il viaggio, gli sembrava più facile avventurarsi nell'Inferno. Si perse pure là. Ma vide una bella donna, Beatrice, che lo portò fuori fino alle porte del Paradiso.

Ma la donna era velocissima nel volare in cielo, così Dante patì una gran difficoltà in questo trasumanare, andarono così veloce che quasi presero fuoco. Il sommo poeta si preoccupò un istante, guardandosi indietro.

"poca favilla gran fiamma seconda

forse di rietro a me si pregherà"

Spinto dalla curiosità, tanto ormai era arrivato laddove molti ci arrivavano già defunti, cercò anche Dio. Lo trovò, ci parlò, e finalmente fu davvero soddisfatto e sereno. Da lassù poteva ammirare le stelle e l'opera di Dio in Terra.

E così concluse il suo diario, riappacificandosi con l'Universo, esprimendo un ultimo pensiero.

"L'amor che move il sole e l'altre stelle"

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