Capitolo 1

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Siamo tutti uguali, ma al tempo stesso, siamo tutti diversi. Siamo tutti corpi e anima, ma abbiamo corpo e anima diversi. Se fossimo tutti uguali non sarebbe tutto così bello. Chissà quanti sbagli farò, ma so che li farò con la consapevolezza che nessuno farà il mio stesso sbaglio, perché siamo diversi.
Ho appena cambiato città. È tutto nuovo, bellissimo. La mia città non mi piace, è poco amata dagli abitanti. Messina è poco rispettata, è bella, ma poco curata. Roma, invece, è bellissima. L'ho sempre amata, l'ho sempre sognata: io nelle strade di Roma, felice e col mio ragazzo... Già, il mio ragazzo... Lui però non c'è. Non vuole lasciare la sua amata Messina,ma io ho dovuto per un altro tipo di amore. Non sono proprio a Roma, sono ad Ostia. Il mare non è limpido e bello come quello del sud, ma almeno c'è. Il centro olimpico è fantastico e non vedo l'ora di allenarmi. Sono qui solo da ieri sera, per ora mi ospitano degli amici, ma ben presto andrò in caserma. È maggio e la risposta la avrò a settembre.. Aspetto con tanta ansia e spero che questi mesi passino in fretta.
Tra una settimana è il compleanno di mia sorella, io non sarò lì, ma il regalo gliel'ho fatto. L'ho nascosto in casa. Adoro fare le sorprese. Amo che mi facciano le sorprese. Quanto vorrei che Salvo fosse qui con me. Vabbè sta finendo la scuola, ma tanto so che a luglio non verrà.. Ama troppo Messina e i suoi amici. Ma so che ama anche me. Tra meno di un mese scenderò, finirò la scuola, e saremo di nuovo insieme, anche se per poco.
<<Buongiorno!>> Il Sorriso di Giulia è impastato dal sonno, ma non troppo. <<Buongiorno.>> Rispondo in tono un po' secco. <<Scusa, non ho dormito bene e ancora non ho notizie di nessuno, sono un po' ansiosa per l'allenamento, è tutto così nuovo ed emozionante.>>
<<Tranquilla, è normale.>> Risponde in tono gentile e materno.
I passi di Leo sono lontani e gli corro incontro stritolandolo tutto!
Dopo una ricca colazione preparo il nuovo borsone Mizuno con tutti i miei nuovi accessori per l'allenamento regalato dal mio maestro-padre. È contento ed emozionato per i miei successi dopo tutti gli infortuni passati...
Squilla il telefono distogliendomi dai pensieri. Il display si illumina con il contatto di Salvo. <<Buongiorno amore mio.>> Rispondo. <<Buongiorno principessa.>> cerca di rispondere affettuosamente, ma so che è triste. Non riusciamo a star lontani per una settimana.. Penso proprio che in un mese moriremo. <<Come va?>>
<<Abbastanza bene.. Credo..>> Sospira. <<Già amore.. Capisco.. Fra un po' parto da casa, ho allenamento fra mezz'ora.>>
<<Ah.. Va bene.>>
<<Dai amore che appena torno ci vediamo!>>
<<Va bene dai! Allora ci sentiamo dopo. Ti amo.>> Chiude la chiamata con la voce roca, spezzata dal pianto. Non mi incazzo, non gli do colpa di nulla. So di mancargli, manca anche a me! E so che è doloroso e questo è solo l'inizio.. Se solo si convincesse..
Mi manca anche Adriana. Siamo amiche da poco, ma sono affezionatissima a lei. Le scrivo un messaggio dove la informo che appena finisco l'allenamento la chiamo. Esco e mi dirigo verso la macchina!
Non vedo l'ora di iniziare questa nuova vita!

Il sogno di una vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora