Stephen

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"Decadiamo
finchè saliamo;
Scappiamo
perchè ignoriamo;
Fuggiamo
tantè uccidiamo.
Ed è questo allora il mero principio della vita?
Addormentarsi sotto un cielo in fiamme"

La pagina era ingiallita e consunta, sbriciolata dagli anni fuggiti senza pietà. Piccoli insetti bianchi, dai corpi tondeggianti, zampettavano sulla carta, cibandosi della stessa. Il grande scrittore Stephen O'connor era chino su di uno scrittoio in mogano scuro. Potevo intravederlo nel pulviscolo afferrare la candida piuma d'oca per poi intingerla nell'inchiostro nero come pece. Potevo sentirlo ragionare a voce alta, o in sussurri, discutere con i suoi pensieri, alla morbosa ricerca di un significato, di un principio, di una via. -Quale mai sarà il principio?-. Lo udivo formulare domande. Chiusi il libro frettolosamente, dando vita ad una nuvola di polvere grigiastra. Riposi il pesante volume nella scaffalatura fra i tanti. Volsi il viso verso l'alto, alla ricerca di un principio.
-Cosa significa "Principio"?-, chiesi ad un non so che di superiore.
-È tutto ciò che esiste-.

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