Cap.3
Dopo avermi scortato fuori dalla tenda, si decisero a liberarmi i polsi.
Così mentre la mia personale guida turistica, conferiva con il figlio del loro capo, un ragazzo dalla barba cespugliosa e sporca di fango, fece scivolare via la corda dalla mia pelle.
Comparvero, lì dove si trovava il nodo, un paio di cicatrici ancora aperte.
-Ah!- feci percependo un forte bruciore
Il ragazzo con la barba, nemmeno mi guardò: si dileguò nel nulla in tutta fretta.
Tintinnando sul da farsi, alla fine provai a toccarle, pensando che magari comprimendole, le ferite avrebbero cessato di bruciarmi così tanto.
-Non toccarle...-mi intimò Brad avvicinandosi-...con le mani sporche potresti provocarti un'infezione!-
Alzai lo sguardo su di lui e mi accorsi che in spalla aveva la mia borsa a tracolla.
Feci per prenderla, ma lui mi sorpassò, ignorando completamente il mio tentativo.
Mi voltai e lo guardai immobile, chiedendomi come avesse acquisito così giovane, un carattere burbero e serioso.
Portandosi una mano sulla fronte, ammirò quello che era uno spiraglio nella parete di pietra della caverna, poi si voltò e mi ordinò di seguirlo.
Obbedì, standogli dietro a due metri di distanza.
Durante il tragitto, di cui la meta mi era sconosciuta, non potei fare a meno di notare quante persone lo riconoscevano, lo salutavano e gli chiedevano come stava.
Lui rispondeva sempre in modo solenne, sganciando qua e là qualche sorriso di circostanza.
-E lei chi è?-gli chiese un uomo anziano, vestito di stracci lunghi di differenti tonalità azzurre e avente un bastone più alto di lui come sostegno
-E' una fuggitiva, recuperata questa notte.- rispose secco Brad
Io, però, nemmeno seguivo più la loro conversazione.
Stavo ammirando i simboli intagliati sul legno del bastone, chiedendomi il loro significato.
Alcuni mi sembravano quasi famigliari, ma più mi proponevo di capirli, più non vi riuscivo.
-Benvenuta a Grotta Nuova Vita, signorina!- mi salutò l'anziano, mostrandomi tutta la sua compassione
Rimasi quasi pietrificata quando i miei occhi incontrarono i suoi, così azzurri, così intensi.
Dietro tutto quel colore, sembrava celarsi qualcosa di più limpido e pulito e per un attimo mi sembrò di affogare nelle profondità marine.
Riprendendomi da quello strano stato in cui mi ero ritrovata, annuì.
Lo guardai andarsene via sorridendo, mentre il lungo strascico delle sue vesti accarezzava il terreno.
Vedendomi incantata da quella figura, Brad richiamò la mia attenzione, incitandomi a seguirlo.
Mi rimisi a pensare al mio mal stare, a quel profondo senso di nausea che stavo provando da un bel pezzo.
L'aria lì, rispetto a quella di Villa Diamond, era diversa.
Non sapevo cosa fosse, ma in qualche modo, mi rendeva difficile respirare a pieni polmoni.
Camminammo ancora un po', dopo quel vecchietto simpatico, finché non giungemmo ad una tenda enorme.
Tenuta su da diversi paletti, la tenda era completamente rossa, fatta ad eccezione di alcuni ricami e simboli di color giallo simile all'oro.
Identificai alcuni simboli del bastone sopra il tessuto leggermente rovinato dall'umidità e da un po' di fango.
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REBEL
AventuraAllyson non è più lei. Ora si chiama Alyx e la sua vecchia vita non le appartiene più. Sullo sfondo di una realtà futuristica e fantastica, la ragazza dovrà lottare per la propria esistenza e per portare avanti quello in cui crede. Sul suo cammin...