Capitolo 12

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Mi svegliai intontita con Sorry di Justin Bieber che risuonava nel mio telefono.
Bella sveglia vero?
Comunque scossi Luke al mio fianco il quale grugnì infastidito e abbracciandomi.

<Lukey non grugnire come un maiale e svegliati che tra poco abbiamo l'aereo su>dissi io alzandomi ed iniziandomi a vestire con dei pantaloncini corti di jeans e con una maglia rosa che lasciava scoperto l'ombelico e che quindi lasciava intravedere il mio piercing a forma di croce argentato.

Come scarpe mi misi le mie adidas nere e dopo essermi messa il mio lucidalabbra preferito richiamai luke solo che stavolta si alzó.
Dopo 20 minuti eravamo in macchina a fare colazione con il frappuccino di Starbucks.
Buono come sempre devo dire.

Arriviamo in aereoporto e dopo aver fatto il check-in aspettiamo un ora e quando annunciano il nostro volo ci dirigiamo verso il nostro aereo.
Sarà un viaggio non troppo lungo considerando che da Sydney taglieremo sull'Oceano Pacifico quindi ci metteremo 7 ore credo...

Le prime due ore le passiamo a chiacchierare poi decidiamo di guardarci un film sul mio portatile.
Siccome successivamente non sappiamo cosa fare decidiamo di ascoltare un pó di musica e finiamo per addormentarci.

<Bella addormentata svegliati dai> mi sento dire da Luke.
Lentamente apro gli occhi e mi stiracchio.

Noto che siamo arrivati per cui un sorriso enorme spunta sul mio viso.
<Sei felice> mi chiede mettendo in mostra le sue bellissime fossette.
<Sì Mr. Dimple> dico infilando un dito tra di esse. (N.B. Per chi non lo sapesse dimple in inglese significa fossette...buona visione😊)

Si mette a ridere e mano nella mano scendiamo dall'aereo andando a recuperare le nostre valigie.
Dopodiche una macchina guidata da un signore che mi pare si chiama Jack e che ha detto che sarà al nostro servizio per questo mese, ci porta fino a casa nostra.
Devo dire che è meravigliosa.

Stile moderno. Pareti grigie, tavolo grigio con sedie dello stesso colore ma con sfumature diverse; divano bianco di pelle e televisione a plasma davanti ad esso.
Un bagno piccolo ed accogliente si trova sul lato del salotto.
Al piano superiore c'è la nostra stanza che ha le pareti bianche e il letto nero molto bello devo dire.

C'è anche la stanza degli ospiti anzi in realtà sono due...e un bagno con vasca e doccia.
<Questo sarà il tuo> mi dice Luke non appena mi fa vedere questo bagno.
<Va bene ma sai potremmo usifruirne insieme non credi> dico guardandolo e facendogli un occhiolino.

Solo dopo mi accorgo di quello che ho appena fatto solo che ormai è troppo tardi.
Sono tra il muro e il suo corpo e mi ha presa per i polsi alzandomeli sopra la testa.
<Ti ho già detto di non farmi l'occhiolino perchè mi fa fottutamente eccitare e tu lo fai? Sei proprio una stronza ma mi piaci proprio per questo>dice iniziandomi a baciare.

Solo dopo capisco che mi ha detto mi piaci...
Io gli piaccio Dio mio!
Quando ci stacchiamo dal bacio gli chiedo:

<In che senso ti piaccio?>
Lui arrossisce e balbettando dice
<No perchè sei...come dire..> cerca di trovare una scusa me lo sento. <Eccitante?> dice quasi facendosi una domanda.

<Ah quindi ti piaccio solo per questo> dico avvicinandomi lentamente a lui che si era staccato da me non appena gli ho fatto la fatidica domanda.
<Quando ti bacio cosi non provi nulla quindi.> dico baciandogli il collo e morsicandoglielo di tanto in tanto.
<Quando faccio cosi non provi nulla> dico facendo passare la mano sui suoi addominali facendola arrivare proprio sui suoi boxer.

<E quando ti bacio cosi tu non provi niente di niente> dico baciandolo sulle labbra prima dolcemente e poi in maniera più passionale.
<I-Io> balbetta rosso in viso e mordendosi il piercing al labbro che io amo da morire.
<Tu> dico spronandolo ad andare avanti.

<I-io ti...

SBAMMMM

The police officer [L.H.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora